Ma chi è mai questo Roche che in un lampo ha capito tutto?


Ecco il vincitore del “Corsica” e della Parigi-Nizza: un irlandese

Bicisport n. 4, aprile 1981

Stephen Roche è irlandese e ha ventuno anni. La faccia bambina e la struttura non certo imponente gliene fanno dimostrare non più di 18. Ma con la caparbietà tipica della gente della sua terra, Stephen Roche ha imparato tutto e subito dopo solo due mesi di militanza nelle file del professionismo.

Roche si è trasferito dall’Irlanda alla Francia poco più di un anno fa, l’11 febbraio 1980. Al posto della classica valigia dell’emigrante, piena di sogni e di nostalgie, Roche portava con sé il telaio della sua bicicletta e una raccomandazione, quella di Lucien Bailly, il direttore nazionale del ciclismo francese. Alloggiato a Pontoise, ospite della famiglia di un compagno della ACBB, la squadra nella quale ha corso come dilettante, Roche ha cominciato a prendere confidenza con il ciclismo ad alto livello.

Fino all’anno scorso, da un sommario giudizio estetico, poteva sembrare che Roche non avesse la taglia del corridore: quei settanta chili di peso erano un po’ troppi per la sua statura. Ma sono bastati due mesi di allenamenti serrati con i professionisti per permettere a Stephen di ridurre il suo peso di quattro chili.

Nella parte iniziale di questa stagione, prima di imporsi d’autorità nella Parigi-Nizza, Roche aveva dimostrato il suo valore vincendo il Giro di Corsica. Alla Parigi-Nizza l’exploit più rilevante Roche lo ha compiuto nella cronometro del col dÈze ribadendo una volta di più la sua predisposizione per le prove contro il tempo: nel 1980, fra i dilettanti, vinse il Gran Premio di Francia e giunse secondo al Gran Premio delle Nazioni. Solo nella tappa che prevedeva la scalata del Mont Ventoux, Roche è stato inferiore alle attese, ma più perché vittima del nervosismo per la prima esperienza su una montagna tanto famosa e impegnativa che per mancanza di doti specifiche di scalatore, messe anzi in evidenza in più di una occasione.

La pedalata di Roche è redditizia ed essenziale, tale da vietargli inutili sprechi di energie. Ma l’arma, ormai non più segreta, della quale si può valere Roche è l’eccezionale recupero: solo così si spiega la performance nella cronometro del col d’Èze a poche ore di distanza da una tappa battagliata e insidiosa. Ed è proprio contando su questa grossa dote del suo corridore che Maurice de Muer, il direttore sportivo della Peugeot, ha detto che dipendesse solo da lui farebbe correre a Roche il Tour de France già da quest’anno, naturalmente alleggerendo, anche in considerazione della giovane età del corridore, tutto il programma di gare. Ma, ha precisato de Muer, io non voglio influenzare Roche con questi discorsi, perché la decisione dovrà essere solo sua.

All’esordio fra i professionisti uno dei pochi problemi di Roche erano le discese: la scarsa esperienza specifica gli impediva di buttarsi “a tutta”. Ma nel Giro di Corsica, nel corso di una fuga a due, col compagno di squadra [Jacques] Bossis, ha avuto modo di dimostrare a se stesso di non essere inferiore a nessuno neppure nelle picchiate tant’è che non ha stentato a tenere il passo del più esperto Bossis lungo due o tre discese assai difficili.

Roche sa di aver molto da imparare ancora ma sa anche che i compagni sono dispostissimi ad aiutarlo con lo stesso entusiasmo col quale [Gilbert] Duclos-Lassalle, [André] Chalmel e altri corridori della Peugeot si erano schierati in tuta, cronometro alla mano, dopo aver concluso la loro prova, lungo le rampe del col d’Èze per incitarlo e per dargli i tempi.


PARIGI-NIZZA 1981 - LE TAPPE (11-18 marzo)

11/3 - Cronoprologo: 
1. Knudsen (NOR); 2. Vandenbroucke a 1"; 3. Clère a 11".

12/3 - 1. 1a semitappa:  
1. Contini (ITA); 2. Laurent a 12"; 3. Schepers a 2'24".

12/3 - 1. 2a semitappa: 
1. R. De Vlaeminck (BEL); 2. De Jonckhere; 3. R. Van Linden.

13/3 - 2. tappa (cronosquadre): 
1. Peugeot (FRA); 2. Bianchi-Piaggio; 3. Daf.

14/3 - 3. tappa: 
1. A. van der Poel (NED); 2. Bouscherie a 7"; 3. Gauthier.

15/3 - 4. tappa: 
1. R. De Vlaeminck (BEL); 2. Bossis; 3. Vandenbroucke.

16/3 - 5. tappa: 
1. Prim (SVE); 2. Arnaud a 1"; 3. van den Haute a 3".

17/3 - 6. tappa: 
1. Philip Anderson (AUS); 2. Vandenbroucke a 12"; 3. Clere a 14".

18/3 - 7. 1a semitappa: 
1. Vandenbroucke (BEL); 2. Clère. 3. ROCHE.

18/3 - 7. 2a semitappa (cronometro individuale): 
1. ROCHE(IRL); 2. Knudsen a 2"; 3. Vandenbroucke a 12".

PARIGI-NIZZA 1981 - 
CLASSIFICA FINALE
1. Stephen ROCHE (IRL) in 30h 17'50"
2. Adrie van der Poel (NED) a 1'09"
3. Fonse de Wolf (BEL) a 1'15"
4. Piere Bazzo (FRA) a 3'22"
5. Peter Zijerweld (NED) a 3'24"


La PEUGEOT-ESSO-MICHELIN del 1981
d.s. M. De Muer e R. Berland
  1. Phil Anderson (AUS, 1958)
  2. Jean-René Bernadeau (FRA, 1956)
  3. Jacques Bossis (FRA, 1952)
  4. Bernard Bourreau (FRA, 1951)
  5. Frederic Brun (FRA, 1957)
  6. Francis Castaing (FRA, 1955)
  7. André Chalmel (FRA, 1949)
  8. Gilbert Chaumaz (FRA, 1953)
  9. Gilbert Duclos-Lassalle (FRA, 1954)
  10. Graham Jones (GB, 1957)
  11. Michel Laurent (FRA, 1953)
  12. Roger Legeay (FRA, 1949)
  13. Hubert Linard (FRA, 1955)
  14. Philippe Martinez (FRA, 1959)
  15. Robert Millar (SCO, 1958)
  16. Patrick Perret (FRA, 1953)
  17. STEPHEN ROCHE (IRL, 1959)
  18. Dominique Sanders (FRA, 1957)
  19. Pascal Simon (FRA, 1956)
***

GIRO DI CORSICA 5-7 marzo 1981

1a tappa
1. ANDERSON Philip (AUS)
2. Duclos-Lassalle
3. Hinault

2a tappa
1. BOSSIS Jacques
2. ROCHE Stephen
3. Duclos-Lassalle

3a tappa
1. ROCHE Stephen
2. Bossis
3. Levavasseuer

4a tappa
1. CASTAING Francois
2. Larpe
3. Hosotte

5a tappa
1. LAURENT Michel
2. Hinault
3. Roche

Classifica finale

1. ROCHE Stephen (IRL) in 9h 20' 53" 
2. LAURENT a 30"
3. HINAULT 
4. BOSSIS
5. ANDERSON

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