L'agguato di Visentini

Roche in difficoltà, subito il compagno di squadra ne approfitta
Beppe Saronni continua il Giro. Anzi, ieri si è messo anche in luce nella tappa vinta dal francese Robert Forest. Un recupero che fa ben sperare dopo il pauroso ruzzolone di Termoli. 
Ma la notizia di ieri riguarda la maglia rosa: Roche è apparso per la prima volta in difficoltà e Visentini gli ha rosicchiato uni manciata di secondi

dal nostro inviato DARIO CECCARELLI 
l'Unità, mercoledì 3 giugno 1987

OSIMO - Tre cose saltano fuori dall'11esima (e lunghissima) tappa del Giro d'Italia. Intanto un vincitore, il francese Robert Forest, 26 anni, di origine veneta, che ha tagliato da solo il traguardo precedendo l'italiano Randi e il svedese Wahlqvist, dopo una fuga di 75chilometri. La seconda, molto più importante, è la rapidissima (si fa per dire) risurrezione di Beppe Saronni, che ieri ha dimostrato di avere brillantemente smaltito i postumi delle botte riportate nella gigantesca caduta di Termoli. Il leader della Colnago difatti, nonostante le difficoltà della tappa, non si è mai fatto staccare dal gruppo. E anche sulla salita più impegnativa, il valico del Sasso Tetto (metri 1624), Saronni ha pedalato tranquillamente perdendosi quasi due minuti recuperati poi però con estrema facilità nella successiva discesa. Fra l'altro Saronni si è anche tolto la soddisfazione all'arrivo di precedere la maglia rosa Stephen Roche. Nulla di speciale, beninteso, che però fa ben sperare per un suo completo recupero.

Infine la terza novità che riguarda proprio Stephen Roche e Roberto Visentini. La maglia rosa difatti sempre al valico del Sasso Tetto ha accumulato 32 secondi di ritardo nei confronti di Visentini, che era passato dopo Conti, Millar, Lejarreta e Colagè. Nella discesa Roche, pur riuscendo ad annullare il distacco, non toglieva il sospetto che qualcosa in lui, dopo la maxi-tombola di lunedì, si sia inceppato. Roche infatti è arrivato al traguardo pallido e stanchissimo. «A causa dei dolori alla schiena - ha detto - ho fatto molta fatica a spingere i grossi rapporti e quindi sulla salita mi sono trovato in difficoltà. È preoccupante non vorrei che questi disturbi mi pregiudicassero la classifica finale».

Da notare Roberto Visentini che ha "fiutato" gli scricchiolii dell'irlandese, si è fatto anche vedere all'arrivo insistendo con continui scatti. Buona volontà premiata perché, insieme ad Argentin, Visentini p riuscito a sgraffignare sette secondi a Roche. Poca roba, verissimo, come un pizzicotto che comunque Roche, visto che è già dolorante, non ha certo gradito.

Per la cronaca la fuga di Forest è nata in collaborazione con altri sette compagni tra i quali Scremin, Massi, Galleschi, Pascal, Elli, oltre naturalmente a Wahlqvist e Randi. Infine l'infermeria: Hermans, già operato ieri a Roma, parte oggi per l'Olanda. Durante la corsa ieri si è ritirato anche Mantovani. Podenzana, anche lui caduto oggi, forse non riparte. Ha lasciato infine l'ospedale di Pescara lo jugoslavo Čerin, coinvolto nella paurosa caduta di Termoli.

ORDINE D'ARRIVO:
1) Robert Forest (Fagor) km 245 in 6h 44' 12 alla media di 36,368 km/h
2) Randi (Selea) a 12"
3) Wahlqvist (Gewiss Bianchi) a 20"
4) Elli (Remac) a 30"
5) Massi (Magniflex)
6) Bombini a 34"
7) Pascal a 45"
8) Zadrobilek a 47"
9) Argentin a 49"
10) Lejarreta

CLASSIFICA GENERALE:
1 ) Stephen Roche (Carrera) in 51h 15' 05"
2) Visentini (Carrera) a 25"
3) Breukink (Panasonic) a 1'35"
4) Pagnin (Gewiss Bianchi) a 1'43"
5) Millar (Panasonic) a 2'18"
6) Rominger a 2'21"
7) Giupponi a 2'21"
8) Anderson a 2'37"
9) Cassani a 2'52"
10) Winnen a 2'58"

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