Milano-Sanremo 1984 - Francesco Moser



Milano-Sanremo 1984, 17 marzo. 

Francesco Moser (1951)

Un tuffo in discesa, irresistibile. Pochi i chilometri su strada nelle gambe in quell'inverno magico, ma il Record dell'Ora era ancora fresco nei muscoli e nella testa di Francesco e il gioco fu presto fatto. E arrivò così il secondo gioiello di un’annata strepitosa; poi, a maggio, sarebbe arrivato anche il Giro d’Italia. 

Francesco era già il corridore italiano più vincente di sempre, ma questa sua seconda giovinezza, questo suo aver come portato indietro le lancette del tempo nella sua carriera, spiazzò anche gli scettici, aprendo definitivamente il mondo delle corse alle nuove frontiere della tecnologia e della preparazione atletica scientifica, comprese, purtroppo, le degenerazioni che ne sarebbero seguite. 

Ma Moser è Moser e la sua impresa rimane, indiscussa e indiscutibile. Fresca, pulita, commovente. Centro al dodicesimo assalto nel "mondiale di primavera"... 

Il Poggio fu una volta di più lo spartiacque della corsa: avevano tentato l'allungo in tre, Marc Madiot (1959), Stephen Roche (1959) e Robert Millar (1958), tre clienti scomodi, atleti tosti in salita e vincenti; ma Francesco era rimasto lì, a pochi metri e aveva chiuso il buco al momento giusto, tirandosi dietro il gruppo proprio al passaggio in vetta. Una, due curve in discesa e poi l'allungo decisivo. La condizione di forma straordinaria, le curve pennellate e in breve fu solo. Per un attimo provò a seguirlo il vecchio stoico Alfredo Chinetti (1949), ma anche lui dovette presto desistere, non ce ne sarebbe stato per nessuno, quel giorno. 

Arrivo in solitaria a braccia levate sul traguardo di Via Roma. Per Francesco il sogno di una vita, l'ennesimo, che si realizza... 

Fantastico.
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Milano-Sanremo 1984, 17 marzo. 294 km. 

1. Francesco Moser (Italia) - Gis-Tuc Lu in 7h22'25"
2. Sean Kelly (Irlanda) - Skil-Sem a 20"
3. Eric Vanderaerden (Belgio) - Panasonic s.t.
4. Paolo Rosola (Italia) - Bianchi-Piaggio s.t.
5. Daniele Caroli (Italia) - Santini s.t.
6. Dag Erik Pedersen (Danimarca) - Murella-Rossin s.t.
7. Eddy Planckaert (Belgio) - Panasonic s.t.
8. Noël Dejonckheere (Belgio) - Teka s.t.
9. Siegfried Hekimi (Svizzera) - Dromedario s.t.
10. Marc Madiot (Francia) - Renault-Elf s.t.



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