L'Impresa di Tiberi, sfortunato per vincere


Colpo di pedale e di sfortuna. 
C'è tutto questo nella partenza-choc di Antonio Tibèri, al mondiale di Harrogate.

Il giorno prima, la foratura di Elisa Longo Borghini era costata - per 4 secondi - il podio alla staffetta mista azzurra.

Nella crono junior maschile, Tiberi ne perde trentasei - trentasei! - per la rottura della pedivella sinistra. Ma è lì che nasce l'impresa.


Anziché scoraggiarsi, il 18-enne talentino di Gavignano spinge come nessun altro il 52x14, il rapporto imposto dal regolamento.

Ne rimonta cinque (partiti un minuto l'uno dopo l'altro) prima di lui, chiude con un tempone - 38'28"25 alla media di 43 km orari - e poi aspetta gli altri 31 rimasti, compresi tutti i favoriti. Tra questi, l'altro azzurro - Andrea Piccolo - campione europeo in carica, sesto al traguardo e terzo a l mondiale di Innsbruck un anno fa. Ottimo 23-esimo invece Andrea Piras, al primo anno fra gli juniores.


La sofferenza, per Tiberi, si chiude quando arrivano l'olandese Enzo Leijnse (argento a 7"79) e il tedesco Marco Brenner (bronzo a 12"62).

L'Italia riconquista così l'oro che nella categoria le mancava da Simone Lo Vano a Lugano 1996. È la prima medaglia azzurra di questi mondiali. Giustizia è fatta.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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