Atlanta, 1996. Tutti i protagonisti di Argentina-Nigeria



La storica finale del torneo olimpico di Atlanta: da un lato l’Argentina di Passarella, dall’altro le Super Aquile di West e compagni. Tutti i nomi dei cavalieri di quella storica impresa (e degli sconfitti)

Operazione nostalgia - 26 Marzo 2021

Un “quasi Mondiale” per la qualità dei talenti messi in campo, vinto da un collettivo animato da una sana follia, da una ottima tecnica, da furore agonistico e da una straripante superiorità atletica. È il 1996 e durante le Olimpiadi di Atlanta si assiste a quello che possiamo definire con certezza un evento storico: la prima volta che una nazionale non europea e nemmeno sudamericana a vincere la medaglia d’oro, una ascesa che si intravedeva già due anni prima, quando a USA '94 quei ragazzi con la maglia verde avevano decisamente ben impressionato. Avete indovinato? Vi stiamo riportando indietro di 25 anni, quando la Nigeria usciva vincitrice dal durissimo torneo olimpico. La Nigeria di Amokachi e Babangida, dei Babayaro e di Ikpeba, di Kanu, Oliseh e Okocha, e del reverendo Taribo West, difensore centrale che da lì a poco avrebbe indossato la maglia dell’Inter. Ed è proprio in occasione del compleanno del treccioluto difensore che vogliamo ricordarvi tutti quelli che sono scesi in campo nella finale del torneo, quell’Argentina-Nigeria che, a leggere i nomi in campo (e quelli in panchina, Passarella compreso, commissario tecnico dei sudamericani anche in nazionale maggiore) sembrava avere un esito scontato. E invece la medaglia d’oro è finita sulla maglia delle Super Aquile del mister Jo Bonfrère, in quella memorabile e indimenticabile finale di Athens diretta dal nostro Pierluigi Collina. Cominciamo con i vincitori della medaglia d’argento.


ARGENTINA

 

Pablo Oscar CAVALLERO

Classe 1974, il portiere argentino è stato nel giro della nazionale albiceleste per un decennio. Protagonista in patria con Vélez prima e Union de Santa Fe poi, il buon Pablo si è consacrato nella Liga come estremo difensore di Espanyol, Celta Vigo e Levante. Chiude la sua carriera al Peñarol. Un portiere affidabile, capace anche di exploit significativi, come conferma il Trofeo Zamora vinto come miglior portiere del campionato spagnolo per la stagione 2002-03, quando difendeva i colori del Celta.


Roberto Fabian AYALA

Non ha bisogno di presentazioni. Protagonista nel Napoli, un po’ meno nel Milan, Roberto nelle Olimpiadi del 1996 si conferma il talento che aveva incantato tutti con la maglia del River Plate. La delusione della sconfitta contro la Nigeria viene mitigata dall’oro di Atene 2004. Difensore centrale di classe e temperamento, è il cuore pulsante di un reparto formato da giocatori di qualità, alcuni destinati a diventare stelle di prima grandezza.


José Antonio CHAMOT

Volto più che noto del calcio italiano, il nostro José scende in campo come fuoriquota nel torneo olimpico, garantendo l’esperienza acquisita dagli anni nel nostro campionato, dove arriva con il Pisa, per passare poi al Foggia e diventare poi imprescindibile per la Lazio. L’esperienza con l’Atlético Madrid e poi il ritorno in Italia, con la maglia del Milan, dove si toglie anche lo sfizio di vincere una Champions League. Vero e proprio pallino per Zeman, che lo porta con sé dal Foggia alla Lazio.


Javier Adelmar ZANETTI

Talleres, Banfield e poi Inter, ormai casa sua. È impossibile racchiudere quello che Zanetti ha rappresentato per il calcio mondiale, per la sua grinta, per il suo talento, per la sua abnegazione e la sua capacità di “cantare e portare la croce”, come dicono quelli bravi. Ha già al suo attivo parecchie presenze con la nazionale maggiore prima della partecipazione al torneo olimpico, nel quale, come sempre, è protagonista. Uno dei migliori interpreti del ruolo di terzino degli ultimi venticinque anni, definizione quasi riduttiva per quello che Zanetti è stato sul campo.


Roberto Néstor SENSINI

Dove lo metti, lui gioca. E bene. Difesa o centrocampo, mediano, stopper, incontrista, Néstor ha sempre fatto le fortune delle squadre in cui ha giocato, sia quelle di club (per informazioni chiedere a Udinese, Parma e Lazio). Classe 1966, alle Olimpiadi da fuoriquota, Sensini esordisce con la nazionale argentina nel 1987. In campo nella finale dei mondiali del 1990, ha partecipato ad altri due mondiali, USA ’94 e Francia ’98. Classe, temperamento ed esperienza: una bella chioccia per i ragazzi del 1996, fortunati a poterlo ammirare al loro fianco.

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