Bundesliga, a caccia del Leverkusen



Riuscirà il Leverkusen a ripetersi? E il Bayern Monaco a tornare a vincere? Qui cosa guardare della nuova stagione del campionato tedesco

Roberto Brambilla - ago 23, 2024

Dimostrare che il 2023/2024 non è stato un magnifico atto unico. Con questo obiettivo il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso si affaccia alla Bundesliga che inizia nel weekend del 23-25 agosto. Le "Aspirine", già capaci di vincere il primo trofeo stagionale, la Supercoppa strappata ai rigori allo Stoccarda dopo essere state in 10 uomini per un tempo, hanno fatto una campagna-acquisti mirata a puntellare una rosa che l'anno scorso gli ha permesso di arrivare in fondo in tre competizioni. Dei "big", a meno di sviluppi sulla situazione di Jonathan Tah, non è partito nessuno, mentre sono arrivati Aleix Garcia dal Girona, Martin Terrier e Jeanuël Belocían dal Rennes. Xabi Alonso ha scelto di rimanere per provare a dare una continuità a un progetto che ha l'ambizione, oltre che di ripetersi in Bundesliga, di fare bene in Champions League dopo la finale di Europa League persa contro l'Atalanta.

Contendenti

A togliere il titolo al Bayer Leverkusen ci proverà prima di tutto il Bayern Monaco. Il club più titolato di Germania ha vissuto un'estate tribolata, complice una situazione societaria complicata con più anime che convivono, a volte a fatica. Dopo molti "no", ultimo quello di Ralf Rangnick che ha preferito continuare con l'Austria, è stato ingaggiato Vincent Kompany, già tecnico del Burnley. È la più rischiosa scommessa tecnica della storia recente del club, voluta dalla coppia Eberl-Freund. A disposizione del belga, reduce da una retrocessione dalla Premier League, c'è una rosa molto cambiata. Via tra gli Mazraoui e soprattutto de Ligt, dentro il talento francese Olise e il portoghese Palhinha. Da capire negli ultimi giorni di mercato il destino di Leon Goretzka, considerato sempre meno indispensabile e il possibile arrivo di Jonathan Tah, corteggiato per puntellare la difesa. Occhio anche al ruolo di Thomas Müller, in rete all'esordio ufficiale in Coppa di Germania con l'Ulm, apparso dopo la gestione-Tuchel di nuovo il vero leader in campo.

Un'altra squadra in corsa per il Meisterschale è il Borussia Dortmund. I gialloneri, finalisti di Champions League e con il miglior fatturato della sua storia, hanno affidato la panchina a Nuri Sahin. L'ex centrocampista del BVB ha preso il posto di Edin Terzic, di cui era stato assistente per alcuni mesi, dopo aver allenato l'Antalyaspor, squadra della Süperlig turca. Una rivoluzione, guidata dalla coppia Kehl-Ricken, quest'ultimo già direttore della academy. Nell'anno della partenza a parametro zero di Mats Hummels e Marco Reus e della cessione di Niclas Füllkrug al West Ham, la dirigenza giallonera ha fatto una campagna acquisti rilevante. Dalla rivelazione Stoccarda è arrivato un uomo di esperienza come Waldemar Anton e l'attaccante Serhou Guirassy, dal Brighton Pascal Groß e dall'Hoffenheim Maximilian Beier, l'uomo che per caratteristiche potrebbe essere il futuro attaccante anche della Nazionale tedesca, oltre che Yan Couto, in prestito dal Manchester City. In questa sessione di mercato il Dortmund si è privato di Paris Brunner, uno dei talenti più appariscenti del suo settore giovanile, già protagonista in Youth League e probabilmente di Youssoufa Moukoko, prima vicino all'Olympique Marsiglia e poi al Betis Siviglia. Dalle parti del Signal Iduna Park il 2024-25 potrebbe essere la stagione del lancio di Jamie Gittens e di Julien Duranville, tenuti in grande considerazione da Sahin.

Outsider

Per la Champions League e in generale per un posto in Europa lotteranno RB Lipsia, Stoccarda e Wolfsburg. I primi, che dopo qualche anno di turbolenza hanno deciso di dare continuità con Marco Rose, non avranno più Dani Olmo, passato al Barcellona e sostituito dal norvegese Antonio Nusa, in gol a Essen in DFB Pokal ma sono riusciti a trattenere di nuovo in prestito Xavi Simons, corteggiato a lungo dal Bayern. I "Tori Rossi" hanno un'identità chiara e tanti giocatori di talento, a partire dallo sloveno Benjamin Šeško, pronto a una stagione da protagonista. I secondi, in mezzo all'ennesima turbolenza societaria, sono chiamati a provare a ripetere la incredibile stagione passata. Sebastian Hoeneß, dopo l'esperienza al Bayern II e quella agrodolce al Hoffenheim, ha dimostrato di saper elaborare una delle migliori proposte di gioco della Bundesliga, fatta di aggressività, velocità e qualità. Accanto a Undav in attacco ci sarà Ermedin Demirovic, ex Augsburg e in difesa il posto di Anton l'ha preso Jeff Chabot, ex Sampdoria e Spezia. Occhio alla crescita di Enzo Millot, al 21enne attaccante Nick Woltemade e a Frans Krätzig, in prestito dal Bayern Monaco. I terzi sono reduce da una stagione, in cui hanno addirittura rischiato la retrocessione, arrivando dodicesimi. L'ha evitata il lavoro di Ralph Hasenhüttl, tornato in Bundesliga dopo l'esperienza in Premier League. L'austriaco ha a disposizione diversi giocatori di qualità, come la punta Jonas Wind o il trequartista Lovro Majer, uno dei più deludenti della stagione 2023/2024.

Spunti

Al di là della lotta per il titolo ecco un po' di squadre, club, giocatori da osservare. Nella "classe media" della Bundesliga primo alert per il Friburgo. La squadra della Brisgovia ha cambiato pochissimo a livello di rosa, guidata sempre da Vincenzo Grifo, ma dopo oltre un decennio non ha più Christian Streich in panchina. Al suo posto Julius Schuster, classe 1985, ex bandiera del club da giocatore e già collaboratore di Streich dal 2022. Una scelta di continuità, nel solco della tradizione del Friburgo (4 allenatori in 30 anni) che potrebbe dimostrare ancora una volta la bontà di un modello tecnico e gestionale che in Germania ha fatto scuola. 

Secondo alert per la coppia Eintracht Francoforte-Borussia Mönchengladbach. Due club di grande tradizione che nella scorsa stagione hanno navigato tra alti e bassi. Le "Aquile", guidate da Dino Toppmöller, figlio di Klaus ed ex assistente di Julian Nagelsmann, si sono qualificati all'Europa League, calando vistosamente nel finale con una vittoria nelle ultime sette partite. L'Eintracht, che ha preso Artur Theate, ex Rennes e Bologna, ha una rosa di buona qualità, con forse uno dei talenti più cristallini espressi dal calcio tedesco, Can Uzun, ex Norimberga, classe 2005, acquistato nell'ultima sessione di mercato e Hugo Ekitiké, attaccante francese con numeri da potenziale crack .

Il 'Gladbach invece, dopo l'addio di Max Eberl, ora ds del Bayern, sembra aver ridimensionato le proprie ambizioni, anche per far quadrare i bilanci. Gerardo Seoane però allena una squadra che ha giocatori interessanti, come Rocco Reitz, centrocampista offensivo già convocato (senza debuttare) da Julian Nagelsmann in Nazionale, l'italo-tedesco Fabio Chiarodia, l'esterno statunitense Joe Scally, oltre a Julian Weigl e Florian Neuhaus, nell'età della maturità ma che non hanno mai reso come il loro talento avrebbe presupposto.

Menzioni speciali

Nelle parte medio-bassa della classifica occhi ad alcune realtà che ogni anno riescono a reinventarsi con budget limitati e la forza delle idee. Per esempio il Mainz. La squadra del Rheinland-Pfalz nella stagione 2023-2024 si è salvata dopo una prima parte di stagione terribile. Il merito è stato soprattutto di Bo Henriksen, allenatore danese scelto da Christian Heidel, dirigente che ha lanciato in panchina Klopp e Tuchel. In pochi mesi l'ex Zurigo ha conquistato tutti e ora può provare a fare crescere un club che ha uno dei migliori settori giovanili di Germania. E poi oltre che alle imprevedibili Hoffenheim e Werder Brema (sul Weser attenti a Keke Topp), allenate da due ottimi tecnici come Pellegrino Matarazzo e Ole Werner, interessante vedere cosa farà l'Union Berlino. I biancorossi, dopo gli anni della crescita continua, la scorsa stagione si sono salvati all'ultima giornata. Per ripartire, senza la solita frenetica campagna-acquisti, si sono affidati a Bo Svensson. L'ex Mainz è sulla carta l'uomo ideale per l'Union, anche per la sua capacità di amalgamare il gruppo e di farlo rendere oltre le qualità dei singoli.

Occhio all’Augsburg di Jess Thorup. La squadra bavarese ha fatto una seconda parte di stagione notevole, proponendo un calcio organizzato e aggressivo. Per chiudere due menzioni speciali. 

La prima è per l'Heidenheim, una delle sorprese della scorsa stagione. La società del club del Baden-Württemberg, che si è qualificata per i play off di Conference League, ha perso alcuni pezzi importanti come Tim Kleindienst, Jan-Niklas Beste e Kevin Sessa e ha scelto di rinforzare la rosa con calciatori delle serie minori, come il brasiliano Leonardo Scienza, stella dell'Ulm, Luca Kerber del Saarbrücken e Julian Niehues del Kaiserslautern e sui giovani. Uno su tutti Paul Wanner, mandato dal Bayern Monaco a fare esperienza in riva al Brenz e affidato alle sapienti mani di Frank Schmidt, alla diciottesima stagione al Heidenheim

La seconda è per l'Holstein Kiel, l'unica esordiente assoluta di questa stagione, la prima società dello Schleswig-Holstein a raggiungere la Bundesliga. Le “Cicogne”, campioni di Germania nel 1912, sono sulla carta la formazione meno attrezzata del campionato, ma hanno un allenatore di qualità Marcel Rapp, scuola Hoffenheim e alcuni giocatori che la Bundesliga la conoscono bene. Come Steven Skrzybski, attaccante ex Union Berlino e Schalke 04 e il 32enne Lewis Holtby, arrivato nel 2021 dopo un'esperienza al Blackburn. E poi c'è Fiete Arp, ragazzo locale che dopo essere stato indicato come il futuro del calcio tedesco e aver esordito in Bundesliga con l'Amburgo si era perso. E ora ci torna. Sperando di rimanerci da protagonista.

Taccuino - notizie che protreste esservi persi

Borussia Dortmund, fatturato record - Il BVB ha chiuso il suo bilancio con il fatturato più alto della sua storia (509,1 milioni di euro senza tener conto dei trasferimenti), complice anche la finale di Champions League.

Zitti, parla il capitano - Dalla stagione 2024/2025 in tutte le categorie del sistema calcistico tedesco entrerà in vigore la Kapitänsregel. Durante la partita l'unico autorizzato a chiedere spiegazioni all'arbitro sarà il capitano. In caso il capitano sia il portiere, prima del fischio d'inizio verrà designato un calciatore di movimento per sostituirlo.

DFB Pokal, Kickers Offenbach ultima cenerentola - Dopo 30 delle 32 partite del primo turno di Coppa di Germania rimane in corsa solo una squadra non professionistica. Sono i Kickers Offenbach, Regionalliga Südwest, quarta divisione che hanno eliminato il Magdeburgo (2.Bundesliga).

Addio "vecchio" Ludwig-Jahn-Sportpark - Con Viktoria Berlin-Augsburg di DFB-Pokal il calcio tedesco dà l'addio al vecchio "Ludwig-Jahn-Sportpark" di Berlino, casa dello sport cittadino e teatro delle sfide europee di alcuni club della capitale, come la Dinamo Berlino. Verrà costruito un nuovo impianto di fianco a quello attuale.

İlkay Gündoğan e Manuel Neuer lasciano la Nazionale - Il centrocampista del Barcellona ha deciso dopo 82 partite di non vestire più la maglia della Nazionale tedesca. Il 32enne era stato il capitano della Nationalmannschaft agli Europei giocati in casa. Anche Manuel Neuer non giocherà più con la Germania.

Anna Maria Kaufmann canta l’inno all’inaugurazione della Bundesliga - Come accade dal 2016 prima del match inaugurale della Bundesliga Borussia Mönchengladbach-Bayer Leverkusen verrà cantato l’inno della Repubblica Federale. A eseguirlo il soprano Anna Maria Kaufmann che nel 1996 a Wembley si era esibita prima della finale dell’Europeo tra Germania e Repubblica Ceca, vinta dai tedeschi al golden goal.

Toni Kroos lancia la Icon League - Nelle prossime settimane l’ex giocatore del Real Madrid insieme con l’influencer Elias Nehrlich lancerà la Icon League, nuovo campionato di calcio al coperto, dove giocano ex calciatori professionisti, influencer e semplici giocatori dilettanti. Un lancio, previsto per il primo settembre che mette in difficoltà alcuni club dilettantistici, i cui calciatori decidono di provare l’avventura in questi tornei.

Weinzierl alla guida del Bayern Campus - Markus Weinzierl, ex allenatore di Augsburg, Stoccarda e Norimberga è il nuovo direttore del Bayern Campus, l’academy del Bayern Monaco. Prende il posto di Halil Altintop.


La parola del giorno: Fußballgott - Letteralmente “Dio del calcio”. Venne utilizzato per la prima volta dal radiocronista Herbert Zimmermann durante la finale dei Mondiali del 1954 per definire Toni Turek, portiere della Germania Ovest autore di una serie di grandi parate. L’espressione che venne criticata dall’allora Presidente della Repubblica, Theodor Heuss, viene attualmente utilizzata per giocatori che per varie ragioni hanno incantato i tifosi per la loro classe, ad esempio l’ex Eintracht Francoforte Alexander Meier.

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