Roglič IV: c'Heras una Vuelta


Primož Roglič, per la quarta Vuelta.

Come lui in 89 anni e 79 edizioni solo lo spagnolo Roberto Heras (*), l'altro con lo sloveno a centrare il poker, e a vincerne tre consecutive come lo svizzero Tony Rominger.

Per la primula roja, 35 anni il 29 ottobre, e terzo un anno fa, quinto grande giro in carriera. Gli manca solo il Tour, sfiorato nel 2021 contro il tempo e Tadej Pogačar.

La crono finale di Madrid, 24,6 km piatti piatti, vinta dallo svizzero Stefan Küng per 31" sul leader, ha solo suggellato il podio già scritto venerdì sull'Alto de Moncalvillo con la terza vittoria parziale di Roglič e blindato col secondo posto di Enric Mas sabato sul Picón Blanco.


Ben O'Connor, 12 giorni in rosso dopo la fuga-bidone alla sesta tappa, sale a 2'36" sul suo primo podio in un grande giro; Mas, già tre volte piazzato a Madrid, stavolta è terzo a 3'13".

Ritiratosi per cadute Wout Van Aert, le sue maglie sono andate a due australiani: a Kaden Groves, tre vittorie parziali come il belga, la verde della classifica a punti; a Jay Vine quella a pois blu della montagna.

Miglior squadra la UAE Emirates.

Primo degli italiani Lorenzo Fortunato, 16esimo a 40'43".

Piazzati qua e là Marco Frigo e Filippo Zana; Mattia Cattaneo e Filippo Baroncini terzo e quarto nell'ultima crono, col duplice colpo di calore di Antonio Tiberi abbiamo perso la bianca di miglior giovane, andata al danese Mattias Skjelmose.

E il nostro unico uomo di classifica di una Vuelta non scontata, ma - senza i Big "Three" (Pogacar Vingegaard e Evenepoel) - mai davvero in discussione.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
Domenica 8 settembre 2024

(*) Roberto Heras è risultato positivo al test nel 2005 ed è stato squalificato. Si è poi appellato al Tribunale Arbitrale dello Sport, che ha stabilito che c'era un “difetto tecnico” e la sua vittoria è stata ripristinata.

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