Vuelta, anche senza Pogacar è sempre tempo di Uae-Emirates


BETTINI. Brandon McNulty, 26 anni, nella
crono inaugurale della Vuelta che ha vinto per 2”

Crono di 12 km in Portogallo: vince McNulty, lo statunitense compagno di Tadej. Roglic primo dei big: 8° Nella cronometro dovevo giocare in difesa, ma penso di avere le gambe per poter lottare per vincere la Vuelta

18 Aug 2024
La Gazzetta dello Sport 
EPA di Ciro Scognamiglio @CIROGAZZETTA 
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Oggi seconda tappa, Cascais-Ourém, 194 km per velocisti. Tv: Eurosport dalle 14.30 he (anche) la Vuelta sia destinata a trasformarsi in un ‘monocolore’ della UAE Emirates è troppo presto per dirlo. Che ieri sia arrivata l’ennesima prova del dominio stagionale della squadra di Tadej Pogacar invece è un fatto. Lo sloveno alla Vuelta non partecipa, ma la crono inaugurale - 12 chilometri pianeggianti e parecchio ventosi da Lisbona a Oeiras, in Portogallo — è andata a un suo compagno di squadra, l’americano Brandon McNulty, a oltre 57 di media (la più veloce nella storia della corsa): era partito per penultimo, alle 20.17 italiane (le 19.17 in Portogallo). La differenza con Mathias Vacek - secondo a 2” - e Wout Van Aert - terzo a 3” - non è stata larga, ma sufficiente per dare alla Uae-Emirates il 65° successo stagionale. Numero già notevole a livello assoluto, che assume ancora più spessore se paragonato ai centri del secondo team più vincente, che è la Lidl-Trek: 33. Il doppio, in pratica.

Strategie 

McNulty - che ha ottenuto le prime gioie da pro’ in Italia, al Giro di Sicilia 2019 - qui non è la punta della UAE-Emirates per il successo finale di Madrid che darebbe al team lo ‘slam’ dei grandi giri dopo la doppietta Giro d’Italia-Tour de France firmata Pogacar. In quel senso, partono alla pari Joao Almeida e Adam Yates: ieri il portoghese ha ceduto 2” a Primoz Roglic, che dei big è stato il migliore, mentre il britannico — sempre prendendo come riferimento lo sloveno - ha perso 17”, ma è la salita il suo terreno d’elezione.

Animo 

«Mi aspettavo di fare qualcosa di buono, ma non di vincere - ha ammesso McNulty, 26 anni, che sabato 27 luglio aveva concluso al quinto posto la crono olimpica vinta da Evenepoel su Ganna —. Sapevo che stavo facendo un buon tempo, ma ho pensato solo a dare il massimo fino al traguardo. Ora spero di godermi la maglia per qualche giorno, poi sarò al servizio dei miei compagni». Campione USA della cronometro, McNulty aveva mostrato presto le proprie doti contro il tempo: oro iridato da junior (2016), argento tra gli Under 23 (2017). E l’avevamo visto festeggiare pure al Giro d’Italia, quando l’anno scorso vinse una tappa (in linea) sul traguardo di Bergamo.

Sistema 

Naturalmente è Tadej Pogacar - che rientrerà in gruppo il 13 settembre in Canada avendo in testa il Mondiale di Zurigo del 29 — ad avere contribuito maggiormente al ricchissimo bottino UAE-Emirates: sono suoi 21 dei 65 successi, quasi un terzo. Ma il team emiratino è primo anche in un’altra classifica, quella del maggior numero dei corridori vincenti: ben 17 dei 30 in organico sono andati a segno almeno una volta nel 2024, con largo distacco su DecathlonAg2r e Israel (a quota 12). La UAE-Emirates vince con i 20enni come Morgado, Christen e Del Toro, ma anche con il 35enne Diego Ulissi, che per inciso ora è 2° solo a Jonas Vingegaard nella classifica del Giro di Polonia (oggi l’ultima tappa). La squadra aveva già chiuso il 2023 al primo posto del ranking - nonostante fosse stata la Visma a firmare tutti e tre i grandi giri — ma ora ha preso ulteriore slancio. E questa Vuelta è appena cominciata.

ORDINE D'ARRIVO E CLASSIFICA 1T

1. Brandon MCNULTY (Usa, Uae-Emirates) 12 km in 12’35”, media 57,219
2. Mathias Vacek (Cec, Lidl-Trek) a 2”
3. Wout Van Aert (Bel, Visma-Lease a Bike) a 3”
4. Küng (Svi) a 6”
5. Affini a 8”
6. Tarling (Gb) a 8”
7. Schmid (Svi) a 16”
8. Roglic (Slo) a 17”
9. Armirail (Fra) a 18”
10. Almeida (Por) a 19”
16. Baroncini a 26”
17. Cattaneo a 27”
18. Tiberi a 27”
19. Frigo a 28”
35. Carapaz (Ecu) a 40”
62. Kuss (Usa) a 53”
69. Ciccone a 54”

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