VAN AERT HA DETTO SÌ: FARÀ IL SUO PRIMO GIRO E PUNTERÀ SUBITO ALLA MAGLIA ROSA
GETTY - All’attacco Il belga Wout Van Aert, 30 anni, in azione alla Vuelta di Spagna del 2024
Nel 2024 debutto saltato a causa di un infortunio, adesso il belga ci riprova. E la grande partenza in Albania è perfetta per lui
6 Jan 2025 - La Gazzetta dello Sport
di Ciro Scognamiglio @CIROGAZZETTA
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L’Italia di Wout Van Aert è tantissime cose insieme. Ciclistiche, e non solo. Dalle vittorie, tre, nei Mondiali di cross su Colnago – aveva i capelli dritti all’insù, da ragazzino, quando guardava ammirato le bici storiche al museo del maestro di Cambiago - al dominio sempre nel fuoristrada sulle nevi di Vermiglio, in Trentino. Fino ad arrivare, naturalmente, ad alcune delle perle più importanti della carriera come Strade Bianche e Sanremo.
Dalle vacanze in Sardegna, Toscana, Costiera Amalfitana e giù in Salento, dove confessò a un tifoso un debole per il pasticciotto leccese, al brindisi con Brunello e Barbaresco per alcuni successi memorabili. E come dimenticare la declamazione nella nostra lingua del pasto secondo lui perfetto «antipasto, primo, secondo...» alla partenza di una tappa del Tour? Manca una partecipazione al Giro d’Italia in tutto questo e, se il destino avverso non si metterà di mezzo un’altra volta, la lacuna comincerà a essere colmata da venerdì 9 maggio.
La 108a edizione della corsa della Gazzetta scatterà da Durazzo, Albania, e Wout Van Aert ha deciso, ci sarà: la Visma-Lease a Bike ufficializzerà molto probabilmente il tutto martedì 14 alla giornata prevista per la stampa nel ritiro di La Nucia, in Spagna.
Determinato
Il belga ha un motivo in più per essere determinatissimo nel volersi presentare al via: è in “ritardo” di almeno un anno. Ha disputato sei volte il Tour de France, una la Vuelta, e al Giro avrebbe dovuto esordire nel 2024. Era già tutto deciso e apparecchiato, poi la caduta – purtroppo una delle tante di cui è stato vittima in carriera – nella Attraverso Le Fiandre del 27 marzo 2024. E un infortunio serio — nove fratture tra clavicola, costole, sterno — che gli ha tolto quasi due mesi di corse.
Il suo motto resta «Stare fermi è andare indietro» e così non stupisce che il 30enne di Herentals (come il mito Van Looy, scomparso il 17 dicembre a 90 anni) continui a inseguire nuove sfide, nonostante una carriera troppo piena di secondi posti tra Mondiali, Olimpiade, Monumenti e una nemesi chiamata Mathieu van der Poel: Van Aert resta una stella, resta fortissimo, e ha mostrato sempre una capacità non comune di rialzarsi in seguito agli infortuni a partire da quello al Tour 2019, quando nella cronometro di Pau si schiantò contro le transenne. Per finire con l’uscita di scena all’ultima Vuelta – a terra in discesa nella tappa dei Laghi di Covadonga – dopo aver vinto tre tappe ed avere in tasca la maglia della classifica a punti.
Occasioni
Nella stagione del cross 2024-25, Van Aert correrà ancora a Benidorm (19 gennaio) e a Maasmechelen (25) ma non il Mondiale del 2 febbraio a Lievin, a meno di cambi di programma. Per quanto riguarda il debutto su strada, dovrebbe avvenire alla Clásica Jaen, sullo sterrato spagnolo, il 17 febbraio, prima della Volta Algarve in Portogallo (19-23 febbraio).
Come già nel 2024, Wout non dovrebbe partecipare né a Strade Bianche né alla Milano-Sanremo, mentre non si perderà le gare del Nord più importanti: dall’apertura della Omloop Het Nieuwsblad (1 marzo), ad Harebelke, fino a Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e Amstel Gold Race.
Quanto al Giro d’Italia, il percorso integrale verrà svelato lunedì 13 a Roma, ma già si conoscono nel dettaglio i tre giorni della prima, storica, grande partenza dall’Albania e non c’è dubbio che i percorsi costituiscano una “esca” formidabile per lui. A cominciare dalla prima tappa, 164 chilometri da Durazzo a Tirana con 1800 metri di dislivello e tre GPM, l’ultimo ai -12 km dal traguardo: i velocisti puri suderanno e Van Aert ha il profilo perfetto per candidarsi alla prima maglia rosa. Gli è amica anche la cronometro della seconda giornata, e neppure i 2700 metri di dislivello della terza tappa possono escluderlo dal pronostico.
Piani
Sempre nei piani fatti a tavolino, per il belga all’orizzonte c’è pure il Tour de France, dal 5 al 27 luglio: ma ci sarà tempo per pensarci. È comprensibile che Van Aert, dopo le tante vicissitudini, voglia procedere un passo alla volta: terminare bene la stagione del cross, essere protagonista nelle classiche di primavera, e poi farsi applaudire al Giro d’Italia. Perché - come ha detto di recente - «nonostante tanti ostacoli, il talento non svanisce».
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Intanto nel cross trionfa due volte in quarantotto ore
In questo fine settimana Wout Van Aert ha gareggiato nel cross in Belgio - il grande rivale van der Poel è ai box per dolori alle costole - e ha vinto due volte per distacco: sabato 4 gennaio, nel Superprestige di Gullegem, e ieri - nella foto - nella Coppa del Mondo di Dendermonde, coperto di fango: «Sono più avanti del previsto», ha detto.
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Ha vinto 49 corse Sue 9 tappe al Tour Re a Sanremo 2020
È nato a Herentals, in Belgio, il 15 settembre 1994. Pro’ dal 2017, al team Visma dal 2019 (ha firmato un contratto a vita), vanta 49 vittorie, tra cui Strade Bianche e Sanremo 2020, Gand-Wevelgem e Amstel 2021, 9 tappe al Tour, 3 alla Vuelta (tutte nel 2024). Ai Mondiali 4 secondi posti: 2 in linea e 2 a crono. Olimpiadi: argento in linea 2021, bronzo a crono 2024.
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