Pogacar in giallo: è primo in tre classifiche


Tadej Pogacar, 26 anni, ha già vinto 3 volte il Tour: 2020, 2021 e 2024.

Evenepoel domina la crono a Caen, Affini ottimo terzo Lo sloveno si prende quasi tutto. Vingegaard male ora è a 1'13" in classifica

dal nostro inviato COSIMO CITO
La Repubblica - Giovedì 10 Luglio 2025
Pagina 40

Pogacar ha dato uno schiaffo al Tour, ma non ha vinto la cronometro di Caen. Però ora è in testa a tre classifiche, anche quella a punti, e questo non era mai successo prima, nemmeno a lui, collezionista di maglie (su 110 tappe in carriera al Tour, 98 volte al via con colori diversi da quelli del suo team). È stata però la grande giornata di Remco Evenepoel, l'altro campione del mondo in corsa. Si è preso quanto gli spetta di diritto — iridato e oro olimpico della specialità — e l'ha fatto gestendo un vantaggio di partenza per il quale a crono, nonostante le sue misure minute, è praticamente imbattibile se in giornata sì. Un metro e settantuno per 61 kg si traducono sulla bici da cronometro in una posizione a uovo inimitabile per chiunque altro, simile a quella del vecchio primatista dell'ora Graeme Obree, lo scozzese che si fabbricò la bici con i pezzi della sua lavatrice.

Oltre al fattore umano, alla sua conformazione fisica, Remco ha anche un paio di segreti nel suo straordinario andare forte contro il tempo (ieri 33 km a 54 di media). Il suo casco ha la visiera tagliata sul davanti per permettergli di tenere la testa bassa quando è in posizione. Così, in certi momenti, Evenepoel è sembrato non guardare affatto la strada, con il volto appoggiato sulle braccia. E poi ha spinto una moltiplica da 64, non estrema rispetto ad altre viste anche ieri (Edoardo Affini, ottimo 3° all'arrivo, aveva un 68), ma prodotta in modo "carbonaro" dall'italiana Carbon-Ti, stesso fornitore di Pogacar. Carbonaro, perché in realtà il vero fornitore ufficiale di quel componente della bici della Soudal-Quick Step è un altro. Quindi la corona montata a Remco era no logo. Dalla natura Evenepoel è stato dotato della capacità di tenere una posizione aerodinamica ideale, del 10% migliore di quella dei suoi avversari, con bassissimo coefficiente di resistenza aerodinamica. Sarebbe un caso da studiare, se non lo facessero già i suoi tecnici e Castelli, fornitore delle divise del team. In più c'è un aspetto, per così dire, intimo: il bicampione olimpico, anche grazie a sua moglie Oumi, ha abbracciato la fede musulmana durante un inverno trascorso in convalescenza dopo un grave incidente in allenamento: era finito contro la portiera di un furgone. Fratture multiple, è tornato in gara ad aprile.

Evenepoel ha dato 16" a Pogacar, che va forte sempre e dovunque.

Vingegaard ha preso una paga terrificante dal rivale sloveno e ora è a 1'13" dalla nuova (si fa per dire) maglia gialla. «Devo restare focalizzato su tutti i rivali» ha come sempre tenuto bassi i toni Pogacar, «la strada è lunga e non abbiamo affrontato una sola montagna».

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