Ma che bel Castiglia

A cura di Alex Campanelli

Luca Castiglia, il sorriso dopo il lungo infortunio. Protagonista lo scorso anno della promozione in Serie A con l’Empoli, il centrocampista di proprietà della Juve ha dovuto purtroppo abbandonare i compagni sul più bello a causa di un problema fisico. Cinque mesi dopo, l’esordio da titolare con la nuova maglia della Pro Vercelli, festeggiato con il poker ai danni del Varese».

- Com’è stato esordire dal primo minuto con la nuova maglia della Pro Vercelli?
«E' stato un debutto molto positivo vista la grande partita che abbiamo disputato. Erano cinque mesi che non scendevo in campo, rientrare e vincere 4-0 mi ha fatto molto piacere. Penso sia il giusto premio dopo questi ultimi periodi difficili».

- Come mai hai deciso di ripartire proprio da Vercelli?
«Credo in questo progetto, qui mi hanno fortemente voluto. Ora tocca a me e ai miei compagni di squadra metterci in mostra e fare il meglio possibile».

- Nel 2009 hai vinto il Torneo di Viareggio con la Primavera della Juventus. Con te tanti compagni che sono riusciti ad affermarsi come Immobile, Giovinco e Marrone. Ricordi e sensazioni?
«Ho ben impresso nella mente quel periodo visto che avevo l’onore di essere il capitano di quella squadra. Eravamo una bella corazzata e avremmo potuto anche fare meglio secondo me. Per quanto riguarda i miei compagni direi che meritano davvero di essere dove sono oggi».

- Com’è stato esordire con la prima squadra della Juve in Serie A e Champions League?
«Debuttare in campionato e Champions é stato un sogno che si realizza, per me sono juventino fin da piccolo poi… Sono ancora oggi orgoglioso di quei minuti giocati e li ricordo sempre con tanto piacere.

- Dopo il Torneo di Viareggio, la Juventus ti ha mandato in prestito prima al Cesena e poi in diversi club di Lega Pro. Quanto è stato difficile trovare spazio per la prima volta nel calcio dei grandi?
«Ormai sono sei anni che sono in giro per l’Italia, ma devo dire che ho mosso i passi giusti. Giocare in Lega Pro mi é servito tanto a livello personale, ora quello che voglio fare è riuscire a confermarmi in Serie B. Per il futuro poi si vedrà».

- La tua prima annata importante a livello di presenze in campo è stata al Viareggio: cosa ti ha lasciato quell’esperienza?
«Giocare con continuità serve sempre per la maturazione. Quell’anno è stato positivo e ho imparato tanto, in più ci siamo salvati raggiungendo l’obiettivo prefissato a inizio stagione».

- Nel 2012, la grande occasione col Vicenza: emozioni e difficoltà del primo anno da titolare in Serie B?
«Quello al Vicenza é stato fino ad ora l’anno nel quale mi sono tolto più soddisfazioni: alla prima stagione in Serie B sono riuscito a collezionare 33 presenze e 5 gol. Ricordo il grande entusiasmo che in quel periodo mi trasportava senza darmi tempo di pensare alle difficoltà . É stata una stagione bellissima e sono rimasto molto legato all’ambiente vicentino».

- Com’è stato festeggiare lo scorso anno la promozione diretta con la maglia dell’Empoli?
«Ho avuto la fortuna di far parte di una grandissima squadra e di un grandissimo gruppo. Eravamo molto forti e organizzati alla perfezione. Il mio unico rammarico è stato dover abbandonare i compagni nel mio momento migliore, ad inizio aprile, per via dell’infortunio. Sono sceso in campo 19 volte ma ne vado comunque fiero. E poi vincere un campionato è sempre bellissimo».

- Per concludere, qualche battuta sul tuo ex compagno Daniele Rugani che sta facendo bene anche in Serie A e con l’Under 21?
«"Ruga" è un predestinato, un professionista esemplare e un difensore che ha tutte le carte in regola per diventare un grande. Sta a lui continuare a fare cose straordinarie come sta facendo ora. Glielo auguro perché lo merita seriamente».




Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?

I 100 cattivi del calcio