Roubaix 2024: MVDP, il cielo con un mito
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Fiandre e Roubaix con l'iride addosso: come solo Rik Van Looy nel '62.
Back to back leggendario per Mathieu van der Poel nell'Inferno del nord più veloce di sempre: 47,802 km/h di media, stracciato il suo stesso record (46,841) di un anno fa.
Il bis consecutivo mancava da Tom Boonen 2008-2009, la doppietta Muri-pavé da Fabian Cancellara 2013.
Il 29enne fenomeno olandese ormai non corre più solo per i contemporanei, ma per i posteri. Per la storia.
Cinque giorni di gara su strada nel 2024: primo a Harelbeke, Fiandre e Roubaix, secondo alla Wevelgem battuto allo sprint da Mads Pedersen, decimo al debutto stagionale alla Sanremo ma correndo per Philipsen, che quella classicissima l'ha vinta.
E al velodromo, come l'anno scorso, si è piazzando secondo, stavolta sverniciando in rimonta Pedersen (quarto nel 2023) e Nils Politt, terzo al Fiandre una settimana fa per declassamento di Michael Matthews.
Mai una squadra aveva vinto le prime tre monumento dell'anno: l'Alpecin-Decuceink ci è riuscita con Philipsen in via Roma e le doublé di VDP.
Alla Harelbeke aveva attaccato ai -44 km, alla Ronde ai -45 km.
Qui, dei 259,7 km totali, con precisione chirurgica giusto ai -59,7: per trovare un assolo-record ai -60 km bisogna risalire di trent'anni: a Andrei Tchmil '94.
E i 3'00" di distacco ai piazzati sono roba da Johan Museeuw 2002: 3'04" su Steffen Wesemann.
Nel dopoguerra, meglio solo i 5'21" di Eddy Merckx su Roger De Vlaeminck nel '70, i 4'16" di Franco Ballerini su Andrea Tafi e Wilfried Peeters nel triplete Mapei '98, i 4'08" di Felice Gimondi su Jan Janssen.
Ma basta paragoni: aggiungi un posto a tavola, ché c'è un mito in più.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
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