Un secondo, una vita: "Vingo" su "Pogi", che show a Le Lioran



Una tappa da leggenda racchiusa in un secondo. Un attimo - pollackiano - una vita.

Novantasette giorni fa, il 4 aprile al Giro dei Paesi Baschi, quella di Jonas Vingegaard era appesa a un filo; 85 giorni senza dorsale, e poi il via al Tour. 

Il primo con i Fab Four tutti insieme al via. Contro il miglior Pogačar, a caccia della doppietta pantaniana; più Evenepoel e Roglic, anche loro caduti in quella maledetta discesa. 

Nella 11esima tappa, il danese li ha messi in fila tutti.

Gli ultimi 30 km verso le Lioran (dei 211 totali. con 4350 mt di dislivello) sono già nella storia del ciclismo. Scontro tra titani, quello fra i Fab Four. Una sorta di The Avengers del pedale, con là davanti i dioscuri di quest'epoca.

Pogacar attacca dove si pensava avesse predetto, ai -31 km sul Puy Mary, e fa il vuoto. Vingegaard (staccato di 30") lo riprende in salita ai -15 km. Tadej gli riscatta in faccia prendersi gli 8" di abbuono in cima all'inedito Col de Pertus, Jonas ne intasca cinque.

E alla fine, a sorpresa, con l'arrivo che piega all'insù, è il danese a battere al fotofinish lo sloveno, partito con un rapporto troppo agile.


Intelligente e furbo "Vingo", a partire lungo, non avendo pari spunto veloce. Per lui anche i 10" di bonus, contro il 6" del piazzato. Il delta fra loro quindi dice: -15" Jonas, -14" Tadej.

Dietro, Remco Evenepoel è salito del suo passo, più brillante di Primož Roglič, scivolato senza danni in discesa nel finale. Al traguardo, pèrdono solo 25".


Nella generale "Pogi" - nuova maglia a pois, strappata al no0rvegese Jonas Abrahmsen - ha ora 1'06" su Remco, 1'14" su Vingegaard e 2'15" su Roglič.

Bravissimo anche Giulio Ciccone, quinto a 1'47" e primo degli umani all'arrivo e di nuovo in top ten: decimo a 7'36".

E questo era solo il Massiccio Centrale. Pensate a che spettacolo sarà sui Pirenei...

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
mercoledì 10 luglio 2024



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