TADEJ VS REMCO AL "CAMPIONATO DI ZURIGO"
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Il Mondiale svizzero chiude (quasi) una stagione storica per le pedivelle.
Due dei tre favoritissimi ci arrivano da faro della corsa, annunciati dalle recenti vittorie.
Tadej Pogacar, che a Montréal avrebbe fatto la stessa tripletta dell'Eddy Merckx 1974, e Remco Evenepoel, iridato a cronometro.
Tutti si attendono il duello diretto, tra i rivali generazionali di questo ciclismo, tra freak, ma entrambi dovranno constatare - sul percorso - quanta benzina sia rimasta nel serbatoio.
Soprattutto lo sloveno, reduce da un'annata simil-Coppi '49, in Canada pareva testarsi più che correre a manetta.
E il belga, domenica scorsa, ha chiuso in (lieve) calando rispetto a Pippo Ganna.
Pallini sparsi..
- Il tracciato non è duro come si era detto. Trattasi della versione moderna del caro, vecchio, Campionato di Zurigo. Classica - di alto livello - prima primaverile, poi agostana, infine autunnale. I 4291 metri di dislivello non hanno impedito a un marcantonio come Niklas Behrens di vincere la prova under 23.
- Cittadino, tecnico (pericoloso: ci sono pure i tombini), veloce nelle congiunzioni tra uno strappo e l'altro. Solo qualcuno col "gambone", magari con la giusta tattica, può isolarsi. Come dimostrato da Lotte Kopecky, tra le donne, si rientra bene: se poi trovi come alleata la tua avversaria - Demi Vollering, un'altra esponente alla van Vleuten del ciclismo ignorante (..) - è ancora meglio. E' un'Amstel più che una Doyenne.
- E' il motivo per il quale le due superstar potrebbero fare il gioco di altri (all'ombra). Il Mathieu van der Poel lussemburghese ha mostrato una forma diversa da quella estiva. Più asciutto e reattivo, se indovina la giornata, realizzerebbe un clamoroso bis.
- Sui 274 chilometri, con due squadroni - più il Belgio che la Slovenia - a menare per far selezione, gli outsider non mancheranno. Attenti, se la contesa rincula, e diventa come quella femminile, anche a Mads Pedersen e a Matteo Jorgenson. E in contropiede, oltre la fatica, agli Juan Ayuso e Primoz Roglic. Qualcosa faranno pure Julian Alaphilippe e - sulle sue strade - Marc Hirschi, il corridore più brillante di questo settembre.
- 5 Era il disegno altimetrico perfetto per Wout Van Aert. Paperino. Ahilui.
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