Il gran ballo di Thy e il giorno triste di Remco all'ombra del gigante


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Non era la tappa-regina, l'ultima del trittico. Ma con freddo, 5020 metri di dislivello e il Tourmalet - il gigante dei Pirenei - ci si aspettava uno scontro fra i titani di questo Tour.

Invece, è stato il gran ballo del debuttante Thymen Arensman - al secondo successo in un grande giro dopo quello (a Sierra Nevada) alla Vuelta 2022 e quello solo accarezzato a Le Mont-Dore alla 14esima (di questo Tour).

È stato anche il giorno triste (solitario y final) di Remco Evenepoel, che la Grande Boucle l'ha salutata (al terzo posto e in maglia bianca, entrambi ora di Florian Lipowitz, sempre meno vice-Roglič) ai -100 km dall'arrivo, e dopo appena trecento metri di Tourmalet.


Per il 25enne belga terzo grande giro non finito su sei. Urge riflessione su preparazione, e cosa fare da grande.

Quanto ai titani, maglia gialla mai stata in discussione.

Figuriamoci per i due scattini di Vingegaard ai -4 km e ai -2,2 km, cui Tadej Pogačar ha risposto sprintando - con un pizzico di arroganza - per il secondo posto e sfilargli altri 4" più 2" di abbuono sul traguardo, classicissimo, della Pau-Luchon-Superbagnères. Vingo ora insegue a 4'13".

E difficilmente, in discussione, quella maglia lo sarà, dopo il riposo, sul Ventoux martedì, sul Col de la Loze giovedì e a La Plagne venerdì. Le vere tappe regine, per un unico gigante.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 19 luglio 2025

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