Dopo i Pirenei, le Alpi: questo è un lavoro per Arensman
Superbagnères in fuga sui Pirenei (alla 14a), La Plagne davanti ai big sulle Alpi. Sa scegliersele bene, le imprese, Thymen Arensman.
Secondo tappone al primo Tour per il 25enne neerlandese, scattato forte due volte ai -14,3 km e -13 km dall'arrivo in vetta, ai 2052 metri di altitudine, dove nel 1987, l'anno magico della sua tripla corona, Stephen Roche virtualmente si vestì di giallo dopo essere stato soccorso con la maschera dell'ossigeno.
Nel secondo e ultimo tappone alpino, accorciato da 129,9 km a 93,1 km per l'epidemia di dermatite bovina scoppiata in 34 follicoli negli allevamenti sul col des Saisies, è lui che infila Pogačar e Vingegaard, più impegnati a far perdere l'altro che a vincere loro, mentre Lipowitz dietro blindava maglia bianca e podio sull'altro baby-rivelazione Onley.
A due giorni da Parigi, tutto deciso o quasi: per la terza volta dopo Dunkerque (alla 3a) e Laval (all'8a), mette la ruota davanti alla maglia gialla, che gli lascia 2" al traguardo ma in classifica lo precede di 4'24".
Lipowitz resta terzo ma a 11'09" e con 1'03" su Onley.
Milan sempre più verde a +80 punti su Pogacar, stanco e stressato come l'addetto alla sicurezza che sul traguardo stava per travolgere lui e Vingegaard.
A la Plagne, come in ogni fine Tour, si arriva sempre senza fiato.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
venerdì 25 luglio 2025



Commenti
Posta un commento