FOOTBALL PORTRAITS - Eusébio, il mio nome è Nessuno
di Christian Giordano, Eurocalcio «Nacque destinato a lustrare scarpe, vendere noccioline o borseggiare la gente distratta. Da bambino lo chiamavano “Ninguém” – niente, nessuno, ndr – (…) Fece il suo ingresso sui campi correndo come può correre solo chi fugge dalla polizia o dalla miseria che gli morde i talloni. E così, tirando e zigzagando, divenne Campione d’Europa a vent’anni. Allora lo chiamarono la Pantera». Nera. Ecco come l’uruguayano Eduardo Galeano descrive il leggendario Eusébio in «Splendori e miserie del gioco del calcio», autentico testo sacro di ogni devoto a calcio e letteratura. Tra grandi, si sa, ci s’intende. Eusébio da Silva Ferreira nasce nel gennaio 1942 in una modesta dimora di Mafalala, “bairro” alle porte della capitale mozambicana, che per liberarsi del passato coloniale (quasi 500 anni di dominazione portoghese) ha barattato il nome da esploratore, Lourenço Marques, con quello di un fiume, l’attuale Maputo. Sul giorno di nascita, esistono poche cert...