Draft 2015, le ali: Winslow, Johnson e Lyles

di Davide Fumagalli, Basketcaffe.com

Justise Winslow (Duke), Stanley Johnson (Arizona) e Trey Lyles (Kentucky) dovrebbero andare entro le prime 15 posizioni, Dekker, Oubre e Looney nel primo giro, addirittura entro le prime 20


Justise Winslow (SF, Fr. - Duke)
Ragazzo di Houston, mancino e grande fan di James Harden, è destinato ad una solida carriera come ala piccola NBA. Non diventerà una star ma è un giocatore solido, capace di fare tutto, alla Andre Iguodala: il freshman texano è stato forse il migliore è più continuo nella cavalcata di Duke verso il titolo NCAA dove il suo fisico e il suo atletismo si sono rivelati immarcabili prima per Gonzaga e poi per Wisconsin.

Ha braccia lunghe e sfiora i due metri, in attacco sa tirare da tre (deve diventare più sciolto e sicuro), attaccare i recuperi e andare verso il ferro grazie al collaudato euro step. In difesa è molto mobile, stoppa, è un notevole rimbalzista (6.5 in stagione) ed è bravissimo a giocare sulle linee di passaggio per scatenarsi in contropiede e chiudere con tonanti schiacciate. Ha carattere, è cattivo e ha voglia di vincere. Winslow, che ricorda anche Jimmy Butler, piace tantissimo ai Knicks – pare sia già amico di Melo Anthony – ma alla 4 non lo chiameranno: più probabile siano i Pistons alla 8 a sceglierlo.


Stanley Johnson (SF, Fr. - Arizona)
Californiano di Fullerton, nella sua unica annata ad Arizona ha mostrato poco del suo potenziale nonostante abbia chiuso con circa 14 punti, 6 rimbalzi e 2 assist di media. Molto più maturo dei suoi 19 anni, un ragazzo pronto, duro, con carisma e molto solido, uno destinato a una carriera comunque importante tra i pro nel ruolo di esterno, guardia ma anche ala piccola.

A tutti ricorda Metta World Peace ma anche, esagerando, Kawhi Leonard, per il grande atletismo, la difesa, la ferocia con cui va a rimbalzo e attacca il ferro e la capacità di fare tutto in attacco senza però eccellere in niente. Devastante in campo aperto, ha tiro da fuori ma non continuo e affidabile, sa prendere il jumper dalla media distanza o andare al ferro se ha spazio ma deve lavorare sulle letture, sulla mano sinistra e contenere la sua straripante forza. Altro profilo adatto ai Pistons alla 8, Miami potrebbe pescarlo alla 10 mentre i Thunder sognano che cada fino alla 14, anche se è molto difficile che scenda fino a lì. 


Trey Lyles (SF, Fr. - Kentucky)
Canadese cresciuto cestisticamente in Indiana, è reduce da una stagione a Kentucky dove, vista la concorrenza, ha raccolto le briciole – 8 punti, 5 rimbalzi e 1 assist – ma il suo talento e il suoi fondamentali non sono passati inosservati. Alto 208 cm, ha braccia lunghe e fisico longilineo, ideale per occupare anche la posizione di stretch four che tanto è utile in questo momento nella NBA.

A Kentucky giocava ala piccola di fianco a Towns e a Cauley-Stein, una mossa in chiave piano di sopra di coach Calipari visto che di solito, al college, quelli col suo fisico fanno i pivot. Intriga per la pulizia con cui gioca, il tocco morbido, la capacità di giocare sia spalle, sia fronte a canestro, anche se il tiro da tre è tutto da sviluppare, è bravo a mettere palla per terra e ha notevole coordinazione. In difesa, pur non essendo iper esplosivo, è un ottimo rimbalzista e ha senso della posizione. Ricorda Shane Battier per la duttilità e la pulizia di gioco, ha stregato Phil Jackson anche se NY non lo prenderà mai alla 4: più probabile venga chiamato tra la 10 di MIAMI e la 15 di ATLANTA.


Gli altri
Sam Dekker (SF, Jr. - Wisconsin) ai Badgers è stato il gemello di Frank Kaminsky, cresciuto tantissimo nell’ultima stagione. Ha grande fisico, capacità di attaccare il ferro e gran tiro da tre (chiedere ad Arizona e a Kentucky al Torneo NCAA), è un discreto rimbalzista e muove bene i piedi in difesa. Lavora sodo e ha grande etica, una garanzia insomma. Ricorda Gordon Hayward e andrà tra la 15 di ATLANTA e la 20 di TORONTO. 

Di maggior potenziale due talenti acerbi come Kelly Oubre Jr e Kevon Looney

Kelly Oubre Jr (SF, Fr. - Kansas)
Il primo doveva essere l’erede di Wiggins a Kansas ma, a parte qualche lampo, ha chiuso a 9 punti e 5 rimbalzi. Atleta notevole, ha braccia interminabili – 219 cm! – ed è un fuscello di quasi 2,04 che corre, schiaccia e ha un tiro da tre più che affidabile (è mancino). E’ un progetto, deve migliorare nelle scelte e soprattutto avere continuità visto che spesso si estranea. Thunder alla 14 e Hawks alla 15 potrebbero chiamarlo. 

Kevon Looney (SF-PF, Fr - UCLA)
Il secondo invece ha lasciato diversi segni nella sua unica annata a UCLA, chiusa a 11 punti e 9 rimbalzi di media, 15 doppie doppie e una gara da 27 punti e 19 rimbalzi vinta in doppio overtime su Stanford. E’ discontinuo ma ha grande talento, è un ottimo rimbalzista, è lunghissimo, ben "più" dei 204 cm di statura e trova estimatori per la capacità di mettere palla per terra, passare e tirare anche da tre. All’inizio qualcuno lo paragonava a Durant, poi a Lamar Odom mentre ora si fa l’accostamento con Aminu: è un progetto ma chi lo chiama tra la 15 di ATLANTA e la 25 MEMPHIS fa un affare. 

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