Champions 1995: Kluivert, il re bambino


di CHRISTIAN GIORDANO ©
Guerin Sportivo ©

In quello che un tempo era noto come il mitico Prater di Vienna, oggi dedicato a uno dei grandi del calcio austriaco, Ernst Happel, l’esperto Milan di Fabio Capello, un’autentica multinazionale del pallone, affronta il giovane e stravagantemente dotati olandesi dell’Ajax.

Anche se gli uomini di Louis Van Gaal avevano battuto il Milan due volte nel corso del torneo, in Champions League il Milan non subiva gol da cinque partite e si presentava da favorito. Nonostante l’assenza dell’infortunato Savicevic, rimpiazzato da Massaro, il Milan disputa una perfetta gara di contenimento grazie all’organizzazione difensiva e a rapide giocate di rimessa sempre pericolose per i talentuosi giovani dell’Ajax, e in una di queste stavano quasi per capitolare. In buona sostanza, la partita era un affascinante confronto di stili.

Sin dall’avvio, la maturità e il collettivo della difesa del Milan ebbe il sopravvento, con Desailly, Baresi e Maldini a distruggere le trame offensive di Litmanen, Overmars e [Finidi] George. Anche se la prima palla gol capitò all’Ajax – su un colpo di testa di Frank De Boer su corner di Davids – il Milan accresce il suo dominio nel primo tempo con il suo gioco fatto di corti fraseggi e movimenti precisi. Il tiro di desailly al 41’ del secondo tempo viene deviato sulle braccia di Van der Saar e lo stesso accadeva d’istinto al 45’ per un tiro al volo di Simone, servito d un cross del sempre pericoloso Donadoni.

Dopo l’intervallo Seedorf, poco incisivo per tutta la gara, viene sostituito da Kanu, che con i suoi scatti e la sua velocità comincia a scombinare la difesa italiana. Il Milan continua a contrattaccare, comunque, e una superba palla di Albertini per Massaro al 62’ veniva girata fuori di poco dall’attaccante. A 25 minuti dal termine, Van Gaal faceva entrare il promettente attaccante di 18 anni Patrick Kluivert al posto del deludente Litmanen, ma il Milan continuava ad attaccare.

A dieci minuti dalla fine, Simone e Kanu sprecavano ciascuno una buona chance, ma il colpo vincente arrivava all85’. Kluivert serviva Davids sulla sinistra e da questi a Rijkaard al limite dell’area. Rijkaard pesca Kluivert che fa filtrare il pallone alla sinistra di Rossi, e l’Ajax è avanti 1-0. All’età di 18 anni e 327 giorni, Kluivert diventa il più giovane marcatore in una finale di Coppa dei Campioni. Le sostituzioni di Capello di lentini per Boban e di Eranio per Massaro erano tardive per cambiare il risultato, e l’Ajax riconquistava il trofeo dopo 22 anni di attesa.

L’Ajax e la sua politica dei giovani aveva trionfato sui miliardi di Berlusconi e, anche se il Milan avrebbe meritato almeno i supplementari, molti osservatori neutrali convenirono che l’esuberanza e lo spirito d’avventura messo in mostra dall’Ajax in quella stagione fosse stato adeguatamente ricompensato.

Il tabellino della finale
Vienna (Ernst Happel Stadion), 24 maggio 1995
Ajax-Milan 1-0 (0-0)
Ajax: Van der Saar; Reiziger, Blind (C), Rijkaard, F. De Boer; Seedorf (53’ Kanu), Davids, R. De Boer; [Finidi] George, Litmanen (70’ Kluivert), Overmars.
Allenatore: Louis Van Gaal.
Milan: Rossi; Panucci, Costacurta, Baresi (C), Maldini; Donadoni, Albertini, Desailly, Boban (84’ Lentini); Massaro (88’ Eranio), Simone. 
Allenatore: Fabio Capello.
Arbitro: Craiunescu (Romania).
Marcatori: 85’ Kluivert.
Spettatori: 50.000 circa.

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