La luna nel Pep

Per uno abituato a pretendere la luna, da se stesso prima ancora che dai propri dirigenti, giocatori e collaboratori, il pericolo (di pancia piena) pare non sussistere.

Ma proprio perché sembra tutto apparecchiato per fargli eguagliare il record di 14 vittorie consecutive in Premier - primato stabilito dall'Arsenal 2001/2002 - Antonio Conte deve stare attento a non fare indigestione.

Il sempre più "suo" Chelsea è atteso dal compito più difficile della 20esima giornata spalmata su tre giorni: il derby londinese al White Hart Lane con gli Spurs.

L'occasione però è troppo ghiotta: vincendo andrebbe a +13 su dirette concorrenti comeTottenham (secondo un anno fa) e lo United, che ha espugnato a fatica (severa espulsione di Feghouli e gol della staffa in offisde) l'Olympic Stadium del West Ham. Per Mou è la sesta vittoria in fila in campionato.

Non solo: con l'Arsenal in campo il giorno prima a Bournemouth, la capolista allungherebbe a +8 sulla seconda, il Liverpool, fermato sul 2-2 a Sunderland, e addirittura a +10 sul City, vittorioso soffrendo in dieci col Burnley e ancora sotto-choc per l'intervista in cui Guardiola ha dichiarato alla NBC di aver imboccato l'ultimo tratto di carriera.

Decisione ribadita anche nella conferenza stampa post-match. Per uno abituato a raggiungerla, la luna, ma a prezzo di indicibili stress psicofisici, il pericolo (di burn-out) non solo pare sussistere. È una certezza.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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