Guido Bontempi, formidabile passista


Formidabile passista dotato di un fisico non comune, dopo essere stato una specie di fenomeno nelle categorie minori (ha ottenuto titoli sia fra gli allievi, sia fra gli juniores in pista e il record mondiale del chilometro a Mosca dove si piazzò 4° alle Olimpiadi dell'80) ha collezionato numerose vittorie anche tra i professionisti, nei quali ha esordito nel 1981.
Naturalmente il suo non comune spunto di velocità gli ha permesso di realizzare un sostanzioso bottino lasciandosi alle spalle i più quotati sprinter del momento. Sono state, in particolare, le tappe dei Grandi Giri a farlo salire alla ribalta (16 vittorie al Giro, 6 al Tour e 4 alla Vuelta), ma con gli anni, perdendo il micidiale spunto veloce, si è trasformato in grande passista e uomo di fondo, riuscendo a vincere anche per distacco. Nel 1992 partecipa e conclude Giro, Tour e Vuelta, impresa riuscita a pochissimi. Tra i suoi successi spiccano le due Gand-Wevelgem: nel 1984 davanti a Vanderaerden e Gavazzi (al termine di una volata burrascosa) e nel 1986 dopo essersi riportato in compagnia di Imboden sui due battistrada (Wampers e Poel) a 600 metri dal traguardo per poi bruciare tutti allo sprint.
E' stato azzurro su strada (4 volte) e anche su pista (2 volte). Su pista venne brutalmente mandato all'ospedale nella semifinale del mondiale di velocità '81 dal giapponese Nakano e conquistò la medaglia d'argento nel keirin '81 e nella prova a punti '83.
Chiude nel 1995 dopo 15 anni di professionismo con 80 vittorie. L'anno successivo diventa PR alla Gewiss e nel 1997 DS alla Batik.

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