Milano-Sanremo 1978 - Giuseppe Saronni



Milano-Sanremo 1978, 18 marzo.

Giuseppe Saronni (1957), Roger De Vlaeminck (1947), Yves Hézard (1948) e Alessio Antonini (1949).

Inizia il lungo corteggiamento alla Sanremo da parte di Beppe Saronni. Già protagonista sul Poggio nel 1977 alla sua prova d'esordio, corsa a nemmeno vent'anni e poi chiusa al 19° posto, Saronni sarebbe stato secondo per tre anni in fila, 1978, 1979 e 1980. Riuscì infine ad aggiudicarsi la Classicissima nel 1983, quando tagliò per primo il traguardo di via Roma da solo e da campione del mondo in carica. 

Nella Sanremo 1978, Saronni trovò, invece, sulla sua strada un De Vlaeminck ancora troppo forte per lui, specie al termine di una maratona ciclistica come la Sanremo. 

La fuga buona era stata promossa, a venti chilometri da Sanremo, dal bresciano Alessio Antonini, alla miglior prova della sua carriera di onesto faticatore del pedale. Sia Saronni sia De Vlaeminck avevano interesse a che la fuga andasse in porto e così fu. Hézard forò scendendo dal Poggio e rimasero quindi in tre a giocarsi la vittoria. Antonini, che in volata non era fermo, provò a partire lungo e ad anticipare i due rivali, ma non ci fu niente da fare: lo spunto di De Vlaeminck fu irresistibile anche per Saronni e "Monsieur Roubaix" poté cogliere il suo prestigioso bis a Sanremo dopo la vittoria del 1973. 
______

Milano-Sanremo 1978, 18 marzo. 288 km

1. Roger De Vlaeminck (Belgio) – Sanson in 6h47’35” 
2. Giuseppe Saronni (Italia) – Scic s.t.
3. Alessio Antonini (Italia) – Selle Royal s.t. 
4. Yves Hézard (Francia) – Peugeot a 16”
5. Rik Van Linden (Belgio) – Bianchi-Faema a 21”
6. Francesco Moser (Italia) - Sanson s.t.
7. Giuseppe Martinelli (Italia) - Magniflex s.t.
8. Jacques Esclassan (Francia) - Peugeot s.t.
9. Marcello Osler (Italia) - Selle Royal s.t.
10. Clyde Sefton (Australia) - Fiorella s.t.

— a Sanremo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?

I 100 cattivi del calcio