Davide Ballerini - Aspirante al titolo di “Monsieur Roubaix”


Buongiorno e ben trovati a tutti gli sportivi ed amici di PEDALE TRICOLORE; la stagione delle corse è terminata ma, Vito Bernardi direttore del giornale ed io non ci fermiamo; oggi siamo a CANTU’ per scambiare quattro chiacchiere con DAVIDE BALLERINI un corridore emergente dell’ANDRONI SIDERMEC che l’anno prossimo vestirà la maglia dell’ASTANA.

Quante volte sentiamo dire in giro: ah, non ci sono più i figli di una volta, i ragazzi di oggi vogliono tutto e subito, non sono riconoscenti verso i genitori, non comprendono i loro sacrifici, ebbene oggi ne abbiamo trovato uno, se cosi’ si può dire di vecchio stampo; e si tratta proprio di DAVIDE: 24 anni; diplomato geometra, non frequenta discoteche, non è fidanzato (per il momento), va a dormire alle 10 di sera, vive con i genitori ai quali vuole un bene dell’anima, corridore professionista recentemente premiato a Calenzano con il GIGLIO d’ORO GASTONE NENCINI quale rivelazione dell’anno, premiato a SANTA LUCIA alla CASTELLINA centro spirituale del ciclismo dai frati CARMELITANI con il premio CORAGGIO E AVANTI, con un’avvenire luminoso nella professione da lui scelta. Cosa si può desiderare di più da un figlio così.

Ed è proprio lui insieme alla sua cagnetta YUMA ad aprirci il cancello di casa, dove ad attenderci c’è la madre signora SILVANA. Sulle mensole della parete tra i trofei e le medaglie vinte, notiamo un quadro con una bimba: LARA la nipotina di un anno, figlia di suo fratello Marco, uno sportivo anche lui; la sua disciplina nuoto e nuoto di salvamento, tra l’altro lo stesso sport fatto da Davide prima di dedicarsi alla bicicletta il suo pallino.

Ha iniziato a pedalare agonisticamente nel 2010 come allievo 2° anno in livrea S.C. Capiaghese. L’anno dopo è al CC Canturino categoria Juniores e, nel 2012 approda al “Biassono”.

La carriera prosegue ottimamente e le prime esperienze tra gli Under 23 le fa nel “Team Idea” vincendo una gara in Irlanda.

La stagione successiva, il 2015, è in maglia UC Trevigiani. Solo un anno a Treviso poi si va in Toscana con l’Hopplà, direttore sportivo Omar Piscina e vittoria nel Piccolo Giro dell’Emilia.

Lo nota Gianni Savio e, in occasione del Trofeo Sportivi di Briga, lo invita negli stabilimenti di Mario Androni per firmare il contratto col Team “Androni Giocattoli-Sidermec” e, con la maglia rossa del Team Lombardo/Piemontese, Davide vince le sue prime tre gare da professionista.

Il prossimo anno 2019 sarà per Ballerini un salto di qualità con la squadra KAZAKA; infatti il team farà tutti i grandi giri vale a dire: GIRO d’ITALIA, TOUR e VUELTA oltre a tutte le classiche del calendario WORLD TOUR, il suo direttore sportivo sarà probabilmente il varesino ZANINI mentre i suoi compagni di avventura italiani saranno: CATALDO, VILELLA e BOARO.

La corsa che mi piacerebbe vincere più di tutte è la PARIGI-ROUBAIX, cosi’esordisce Davide, ci tengo molto l’ho già corsa due volte da Under 23 in maglia azzurra e da allora è diventata un chiodo fisso, non l’ho mai terminata, sono caduto in entrambe le edizioni, ma la seconda volta sono giunto all’arrivo in bicicletta fuori gara. Gli ultimi 80 km. del tracciato”micidiali” sono gli stessi dei professionisti, il CARREFOUR de L’ARBRE, MONS EN PEVELLE ecc. l’unica difficoltà risparmiataci; la FORESTA DI ARENBERG che comunque l’abbiamo costeggiata.

Dopo la corsa e dopo la doccia mi tremavano le mani, anche i miei che mi avevano seguito in camper se lo ricordano ancora.

Tra un caffe’ gentilmente offertoci dalla signora Silvana e un racconto di DAVIDE incontriamo anche papà FABIO il suo primo e giustamente super tifoso. Si mostra raggiante dei traguardi raggiunti dal figlio e si augura possano continuare anche per il futuro che, inquadra come un’occasione da non perdere, una nuova esperienza da affrontare con la massima concentrazione. Tranquillo, Fabio, vedrai che Davide non ti deluderà, anzi farà meglio.

La sua vera carriera da professionista inizia dopo la corsa di BRIGA NOVARESE, là patron Mario Androni e Gianni Savio lo portano a Varallo Pombia negli stabilimenti Androni e gli fanno firmare il contratto per il 2017 e il 2018.

Lo scorso anno L’ANDRONI SIDERMEC, anche grazie al suo contributo, ha conquistato la CICLISMO CUP che dà diritto alla partecipazione al GIRO, quest’anno gli atleti biancorossi si sono ripetuti sempre nella CICLISMO CUP e Davide ha fatto sue tre gare: la tappa a cronometro nella SIBIU CYCLING TOUR, il TROFEO MARCO PANTANI e il TROFEO MATTEOTTI.

La più bella vittoria di quest’anno è stata il PANTANI; il giorno perfetto, dove tutto è girato a meraviglia.

Al Matteotti invece la gara è stata disputata con uno stampo dilettantistico vale a dire si procedeva a scatti i gruppetti cambiavano in continuazione davanti tiravano tutti specialmente Visconti, ricordo di aver fatto 7 giri a manetta,gli ultimi sono stati più lenti ma decisivi Belletti doveva vincere, ma purtroppo è incappato in un guasto meccanico alla catena, cosi’ ho fatto la mia volata e ho vinto.

Ma qual è la grande differenza che hai trovato tra il ciclismo minore e quello dei prof?

«La differenza è sostanziale; nei dilettanti si va avanti a scatti, poi magari la fuga va in porto, nei professionisti sono tre fasi di gara; la partenza, dove probabilmente nasce la fuga, segue il barrage come lo chiamiamo noi per consentire ai temerari della prima ora di guadagnare, poi si entra nel vivo, aumenta la velocità e quasi sempre se siamo a tutta e non c’è arrivo in salita la riprendiamo.

Nei dilettanti devi conservare molte energie per il finale in quanto la selezione avviene in modo naturale; su duecento alla partenza ne rimangono un’ottantina e soltanto una ventina si giocano la vittoria e la spunta chiaramente quello che ha conservato più forza, in volata o per distacco.

Le fughe iniziali nascono da sole, non ci mettiamo mai d’accordo, pronti via chi è il più lesto oppure specialmente al GIRO gli atleti delle squadre professional per ovvie ragioni sono i primi a mettersi in gioco. 

Io vivo il presente e penso poco al futuro, se sbaglio mi piace farlo di testa mia perchè sbagliando s’impara come è successo quest’anno al TOUR DU LIMOUSIN, dove ho gettato alle ortiche una tappa già vinta.

Non abbiamo ancora concordato un programma ufficiale per il prossimo anno, tuttavia già so che esordirò al TOUR DOWN UNDER in Australia, continuerò con altre corse in loco; in Italia non so quando ne dove inizierò, spero di fare il GIRO perchè lo preferisco al TOUR anche se quest’ultimo mi intriga.

Mi fa piacere quando per strada mi riconoscono, alla partenza quando mi chiedono l’autografo, tuttavia non sono uno che se la tira, sono amico di tutti, specialmente di quelli che capiscono i sacrifici che faccio.

Una cosa mi dispiace; è non riuscire a visitare i posti dove corro, sono stato praticamente in tutto il mondo; da Gerusalemme alla Cina, una cosa meravigliosa per un ragazzo di 24 anni, purtroppo di quei luoghi ricordo le strade, la partenza, gli arrivi, gli alberghi e basta».

Concludiamo con il ricordo di un nostro collaboratore che ci ha lasciato lo scorso mese di agosto e che seguiva Davide fin dal 2009 quando ancora non correva ma si dedicava al nuoto: GIUSEPPE CASTELLI detto KIA, anche lui di Cantù.

«Mi è dispiaciuto moltissimo quando ho appreso la notizia, è stato un vero fulmine a ciel sereno, io gli ho dedicato la mia vittoria al PANTANI e mi dispiace che la TV abbia pensato ovviamente, in modo diverso, ma comunque lo porto e lo porterò sempre nel cuore».

Cosa dire ancora la chiacchierata ormai è giunta al termine ringraziamo Davide per la sua disponibilità gli auguriamo tutto il bene possibile e l’anno prossimo o il prossimo ancora dove lo aspetteremo? ma a ROUBAIX naturalmente : E’ una promessa che Davide ha già fatto da Carmagnini al Giglio D’Oro dove è stato premiato col Premio Gastone Nencini quale promessa del Ciclismo Italiano e lo ha fermamente ribadito sull’Altare del Centro Spirituale del Ciclismo Italiano di Santa Lucia alla Castellina dove ha recentemente ricevuto il Premio “Coraggio e Avanti” quale rivelazione del 2018 e promessa del nostro ciclismo.

E… di cognome fa Ballerini, il nostro “Monsieur Roubaix”, un ttitolo al quale Davide Ballerini tiene molto.

Intanto a Cantù stà nascendo il Ballerini Fan Club. Ma di questo parleremo nelle prossime settimane.

Un plauso anche ai genitori: Silvana e Fabio che hanno tirato su un figlio come Davide, chissà da quante altre famiglie saranno invidiati.

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