Tour 1987 – Dal muro della pace a quello della vergogna
di Françoise & Serge Laget, Philippe Cazaban, Gilles Montgermon
La grande storia illustrata del Tour de France
In quel periodo il Tour ha a che fare con due muri. Il primo nel 1988, quello di un palazzo che si trovava tra la Tour Eiffel e il metrò Bir-Hakeim. Per rimetterlo a nuovo la RTL e la città di Parigi lo trasformano in un “muro delle celebrità”, quelle che hanno caratterizzato il XX secolo.
Con l’aiuto dell’agenzia Avenir, Dominique Durand, colui che lo concepisce e realizza, riunisce centinaia di ritratti colorati di grandi personalità, dai primi del ‘900 fino al 1988. Einstein, Maria Callas, Nixon, M.me Curie e tanti altri. Ci sono anche gli sportivi come Jean Bouin, Cerdan e due giganti della strada e del Tour: Henri Pélissier e Anquetil, vicini a Proust e Pasteur.
Il secondo muro è quello su cui il Tour ha messo le mani nel 1987. Per il 750° anniversario della fondazione della città di Berlino, la settantaquettresima edizione del Tour è partita dalla allora capitale della Germania Est.
Il Tour non era mai partito così lontano dalla Francia, ma come sempre, con le centinaia di giornalisti che lo seguono, esso riunisce Paesi e culture, questa volta mette le sue lunghe dita su una cicatrice che fa ancora male: sul muro che separa le due Germanie dalla guerra fredda. Le pareti grigie sono ormai colorate, graffiti color sangue per mostrare la sua assurdità.
Questa audace partenza era stata proposta in primis da Bernard Creff, direttore degli Hotel Ibis in Germania. L’idea aveva sedotto Félix Lévitan e Naquet-Radiguet che avevano incaricato Marillier e Louy di fare il punto della situazione. Xavier Louy era il più “politicizzato” della banda del Tour, il solo che parlava tedesco e si era dedicato con passione all’operazione che prevedeva anche un passaggio in Germania dell’Est, alla presenza delle autorità delle due Germanie.
Alla fine riuscirono a organizzare la partenza da Berlino e fu un gran successo. Alcuni hanno persino ipotizzato che il Tour de France fu la prima manifestazione sportiva a sensibilizzare l’Europa intera su questa divisione senza senso che, fortunatamente, venne abbattuta nel 1989.
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