Turgis a Troyes, Shakespeare in Love



Alla fine, molto rumor per nulla. Ma ragazzi, che spettacolo. Scespiriano.

Come il personaggio di Anthony Turgis (secondo alla Sanremo 2022 dietro Matej Mohorič e davanti a Mathieu van der Poel).

Settima vittoria in carriera e prima nel World Tour a 30 anni. Dopo dieci da pro. E un'epica cavalcata di 199 km con partenza e arrivo a Troyes, e su e giù per 32 km e 14 settori di chemins blancs. Le "strade bianche" nella terra dello Champagne che nulla hanno a che vedere con le crete senesi.

Terza vittoria francese su 9, dopo il back-to-back di Romain Bardet a Rimini e Kévin Vauquelin a Bologna. Non accadeva dal 2010, doppietta di Sylvain Chavanel e acuto di Sandy Casar (proprio alla nona tappa).

Otto vincitori di otto squadre diverse a parte il bis di Biniam Girmay, sempre più maglia verde di leader a punti: +96 su Jasper Philipsen. 

E quarto "premio alla carriera" dopo Romain Bardet e Richard Carapaz in giallo, e il "dica 35" di Mark Cavendish.

Dietro, i big se le suonano come neanche negli spaghetti-western di Bud Spencer e Terence Hill.

Ai -99,3 km Jonas Vingegaard Hansen deve farsi dare la bici dal compagno Jan Tratnik (misure simili: 1,73 x 65 kg lo sloveno, 1,75 x 58 kg il suo capitano). 

Tadej Pogačar (tre volte) e Remco Evenepoel cercano di scrollarselo di ruota, ma lui - grazie anche al gran lavoro di Matteo Jorgenson e Christophe Laporte - non si stacca. E con cento km su bici non sua il danese (che ha pure forato due volte) non può certo dare cambi. 

Tra i fab four perde anche 25" Primož Roglič, che però riesce sempre a rientrare.

Così questo spettacolare mix fra un Fiandre in cui mettere giù il piede come si scalasse il Koppenberg bagnato, e il polverone delle Roubaix più assolate, in classifica - a parte il balzo di cinque posizioni di Derek Gee, terzo al traguardo dietro Tom Pidcock e nono nella generale a 4'02" - Pogačar resta in giallo con 33" su Evenepoel, 1'15" su Vingegaard Hansen e 1'36" su Roglič.

Ma ragazzi, che Tour: anche quando non succede niente, si vede di tutto.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
domenica 7 luglio 2024

***

Tour de France: à Troyes, Anthony 
Turgis renaît dans la poussière

«Que de poussière ! Que de poussière !» Face à ces chemins blancs dans les vignes de Troyes, on ne se sent pas plus inspiré que le président MacMahon qui, dit la légende, s’exclama, «que d’eau, que d’eau», devant une crue de la Garonne. C’est dans une étape magnifique sur les chemins blancs que le Français de la TotalEnergies a triomphé et s’offre sa première victoire sur la Grande Boucle.

(Libération, 8 Jul 2024)

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