Match-point Virtus


Trascinatore - Alessandro Pajola, 25 anni, in penetrazione contro David Cournooh. 
L’azzurro ha tagliato il traguardo delle 500 partite con la Virtus

Guida Pajola, Bologna corre: 2-0 
Martedì può vincere lo scudetto

Brescia paga senza Ndour Cinque uomini in doppia cifra tra i bianconeri e Hackett incide Coach Ivanovic: «La difesa è la chiave»

15 Jun 2025 - La Gazzetta dello Sport 
Di Giorgio Burreddu BOLOGNA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

A un passo dal sogno. In una stagione da incubo. Tra addii in panchina, colpi di scena in società, infortuni e difficoltà, ora la Virtus è a un match dallo scudetto. Questo il verdetto espresso dal 75-65 contro la Germani Brescia in gara-2. Onore sempre alla squadra di Peppe Poeta, ma l’energia non è stata la stessa di sempre. I tiri nemmeno, anche a cronometro fermo. L’assenza di Ndour ha pesato. E il solo Burnell (21 punti) non poteva bastare. Se mai c’è stata una vittoria di squadra per le Vu Nere, quella di ieri ne è espressione e compimento. Cinque in doppia cifra (Taylor, Shengelia, Hackett, Akele, Pajola), tanti tiri (27/64), bene a rimbalzo, cinismo e precisione. Pajola ha festeggiato le 500 presenze: «Abbiamo vinto di squadra. E fatto bene in difesa. Profilo basso: non è finita». Ma per capitan Belinelli la prossima potrebbe essere l’ultima. Intanto, Dusko Ivanovic si gode l’attimo: «Noi abbiamo tirato fuori una difesa migliore. E avuto molta pazienza in attacco. Loro sono comunque una squadra completa in tutti i ruoli. Ma la difesa è la chiave».

Energia 

Non era la sera dei miracoli, non esageriamo. Ma se da lunghe, estenuanti partite la Virtus faticava anche solo a tentare la sorte dall’arco, ieri se non altro le triple hanno funzionato meglio. Non è poco. Percentuali non al top all’intervallo lungo (33), ma un numero di conclusioni (11/27 finali) sufficienti a dare l’idea della voglia bianconera. Senza Ndour, Brescia ha dato a Ivanovic più responsabilità. Tolto l’inizio divertente (6 triple in fila, 9-9), le Vu Nere con un super Hackett cercano uno scatto in avanti che nel primo tempo non riesce mai davvero. Taylor mette il 17-11, poi un mini-break (0-6) riporta Brescia in parità. E addirittura avanti con Burnell (20-21). La Virtus aveva dalla sua l’entusiasmo e un palazzo stracolmo. Brescia, invece, uno spirito indomito (vedi Bilan per il 29-32). Non basta. Difesa e rimbalzi (21 in 20’) danno a Bologna quel guizzo per arrivare al +7 (36-32) sull’asse Taylor-Shengelia.

Gestione 

E così nel giorno dell’addio di Carlo Gherardi, socio di minoranza, che ha lasciato proprio mentre la corsa-scudetto impazza, Zanetti continua a sorridere: «È un mio grande amico. Ha aiutato la Virtus. Quello che sarà il futuro lo vedremo». All’orizzonte qualcosa c’è. Ma c’è un presente e per ora si chiama Shengelia. Meno rullante del solito magari, ma il Toko del secondo tempo è chirurgico (tipo il canestro di fine terzo periodo). E così Cordinier. Senza ritmo nelle triple (o comunque meno del solito), la Germani fa fatica mentre Bologna con un 15-0 aperto può scivolare fino al 44-32. Le finali, si sa, non finiscono mai. Burnell e Dowe ricamano uno 0-10 che tiene vivo il match, o così pare. Perché già sopra di 6, la Virtus nell’ultimo quarto fa gli occhi della tigre. Tutti bravi i ragazzi di Ivanovic, da Akele a Pajola (triple pesanti, una stoppatona e molto altro), da Diouf a Morgan. A 2’ Shengelia mette il +12 (73-61), una sentenza. Poeta: «Abbiamo fatto una partita con tanto cuore, ci è mancata lucidità in attacco. Abbiamo fatto quello che potevamo. Bravi i miei. Commoventi». Brescia va dal suo pubblico. E come insegna il basket: tutto può succedere. «Non vogliamo arrenderci».

LE PAGELLE

VIRTUS BOLOGNA

7,5 HACKETT 
Inizia con due triple in un minuto e mezzo, ieri era Mr Intensità, non solo in difesa (ancora super), ma anche in attacco: 10 punti, 6 assist.

6 CORDINIER 
Una partita silente dal punto di vista realizzativo, di supporto. Tanta difesa, 3 recuperi, 3 assist.

7,5 TAYLOR 
Sveglio e veloce dietro, centrato in attacco (2 recuperi, 13 punti), l’intesa con gli altri playmaker è ottima, si dividono le competenze.

7,5 SHENGELIA 
22 di plus minus è il dato più alto della squadra. Perché? 15 punti, 8 rimbalzi, 7 assist. Totale. È un MVP sempiterno.

6 ZIZIC 
Far sentire il fisico a Bilan là sotto è un lavoraccio. Gioca una partita di applicazione.

7 AKELE 
Super a rimbalzo in attacco (5) ed è bravissimo a fare il movimento giusto quando raddoppiano su Shengelia. E poi chiude il match con 10 punti senza errori dal campo.

6 BELINELLI 
Sempre il movimento giusto, stavolta senza canestro nei suoi minuti in campo.

6 MORGAN 
Un coast-to-coast fulminante, poi ieri si è potuto prendere una giornata di “pausa”.

6 DIOUF 
Un po’ meno brillante del solito, ma fa il suo nei 13 minuti in campo 7,5 ALL. IVANOVIC Chiede e ottiene una difesa soffocante sul perimetro. Gestione perfetta dei minutaggi.

6 IVANOVIC 
Dopo lo 0/6 da 3 in gara-1, ieri chiude con 4/6 che per un po’ dà speranza a Brescia. Gestisce, ma non distribuisce neanche un assist. La vena offensiva va scemando nel secondo tempo.

GERMANI BRESCIA

5,5 DELLA VALLE 
Più che i 3 punti, il problema sono i 3 tiri. Fa tanti assist (8), ribalta anche bene il lato per vincere la pressione, ma fatica a inventarsi le contromisure per una difesa della Virtus che sui palleggiatori è davvero impressionante.

5,5 RIVERS 
Non riesce a dare continuità e pasticcia troppo: 4 palle perse. Ma il fatto che Brescia sia sempre lì è merito di chi non ha brillato, ma neanche mai mollato.

5,5 MOBIO 
Non facile trovarsi in quintetto, il coach gli dà la fiducia. Ha coraggio, ma non trova il canestro (0/4 da 3 punti).

6,5 BILAN 
Tutta la potenza della Virtus sotto canestro è concentrata su di lui: comunque chiude con 10 punti e 7 rimbalzi. E in difesa spesso aiuta sui mismatch.

6 DOWE 
Una grande stoppata su Zizic, non arretra mai di un centimetro. Nel terzo quarto riporta sotto Brescia, è l’unico con il plus-minus positivo, anche se in attacco fatica.

6 COURNOOH 
Ci mette sempre personalità e intensità, si spende sul Beli che lo grazia in un paio di occasioni.

6 ALL. POETA 
Con l’organico all’osso, è riuscito a persuadere la sua pattuglia che l’assenza di Ndour fosse assorbibile. Ma il tonnellaggio degli avversari non ha dato scampo ai suoi ragazzi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

I 100 cattivi del calcio

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?