La Germani scrive la storia Prima finale per lo scudetto


Fantastici - La Germani ha conquistato, battendo il Trapani, la finale scudetto. 
Un risultato storico, mai il basket bresciano così in alto (Ciamillo e Castoria)

Poeta: «Un gruppo fantastico abbiamo un’alchimia incredibile sin dal 20 agosto» 
Della Valle: «Se lo merita la città e anche noi, stiamo andando oltre ogni limite» 

5 Jun 2025 - Corriere della Sera (Brescia)
Lu.Ber.
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4 giugno 2025, è la sera dei miracoli. È questa la notte magica che tutta una città non aveva mai nemmeno sperato di poter vivere. Per la prima volta, la pallacanestro bresciana è in finale scudetto. La Germani si giocherà il tricolore contro Milano o Bologna. Oltre ogni limite, ma non oltre ogni aspettativa. Lo aveva detto la stagione regolare, lo hanno ribadito questi play off nei quali la squadra dell’alchimista Peppe Poeta ha vinto per ora sei partite perdendone solo una. Contro Trieste, non con Trapani, punta ancora una volta nel finale in volata da quelle zanzare con la maglia bianca: 92 a 86 ha segnato il tabellone al fischio finale, sommerso dai cori dei tifosi che hanno riempito il Palaleonessa A2A.

La Germani ha dimostrato di essere una squadra vera, verissima. «Un gruppo fantastico» ha detto Poeta che ha trascinato i suoi fino a questa serata magica. «Una serata fantastica» per Amedeo Della Valle, stratosferico, che ha fatto segnare 23 punti, nessuno come lui in campo. Quel sogno che comincia da bambino, per molti bresciani, è iniziato solo in età adulta. Con i propri figli, con i propri padri. Il basket a Brescia è scomparso per quasi vent’anni, già rientrare in Serie A Dilettanti nel 2009 era parso un miracolo. Invece, la sera dei miracoli doveva ancora arrivare: era il 4 giugno 2025, era questa la notte magica che tutta una città non aveva mai nemmeno sperato di poter vivere. Per la prima volta, la pallacanestro bresciana è in finale scudetto. Potrebbe persino giocarla con il fattore campo, ma è presto: intanto da stasera si metterà sul divano con il pensiero stupendo di giocarsi il tricolore contro Milano o Bologna. Oltre ogni limite, ma non oltre ogni aspettativa. Lo aveva detto la stagione regolare, lo hanno ribadito questi play off nei quali la squadra dell’alchimista Peppe Poeta ha vinto per ora sei partite perdendone solo una. Contro Trieste, non con Trapani, punta ancora una volta nel finale in volata da quelle zanzare con la maglia bianca, spinte da un palazzetto che si era riempito con largo anticipo. Brescia non poteva più aspettare: voleva divorarsi l’attesa, si è mangiata anche l’avversario.

Nello sport, una squadra compatta batte sempre una miscellanea di individualità: questa era la squadra ospite, mentre la Germani è una Squadra vera, verissima, in difesa e in attacco, nei momenti bui e in quelli felici. E c’è voluta molta testa, tantissimo sangue freddo, anche l’esperienza dei veterani per portare a casa la pelle in una sfida velenosa che era partita male, poi sembrava volgere al sereno ma stava per sfuggire via. Invece, ancora una volta, il cuore di Brescia nonostante le sue rotazioni limitate ha avuto la meglio. Non poteva che finire così, con un Della Valle ancora stratosferico da 23 punti, chirurgico nel sapere punire gi avversari in ogni momento di difficoltà; Ndour è stato il solito leone, nei tiri liberi finali lui e Burnell (con preghiera, esaudita, per la nonna che lo ha lasciato durante quest’annata) sono stati glaciali, mentre Trapani si è spenta quando ha esaurito la verve di Robinson, proprio dopo che quest’ultimo aveva realizzato la tripla del sorpasso (82-84) a tre minuti dal termine. Brescia qui ha resistito, trovando due rari punti di Rivers e poi aggrappandosi al suo totem senegalese: non solo quattro canestri decisivi dalla linea di carità, anche la stoppata su Robinson che ha alzato i decibel del Palalonessa (tutto esaurito) a livelli mai visti. Quando il suo trascinatore ha lasciato la contesa per cinque falli, Horton a 18 secondi dal termine ha avuto i due liberi utili per pareggiare: uno era scentrato, il secondo addirittura è stato goffamente sbagliato apposta nel tentativo, fallito, di prendere un rimbalzo. Vero, i tanti falli subiti sono stati decisivi. Ma la Germani se li è guadagnati con il suo gioco cerebrale, fondato sulla fiducia. Può portare lontano. Il finale è ancora da scrivere, la Finale invece è qua.

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Due semifinali contro l’Olimpia nel 2018 e nel 2024

5 Jun 2025 - La Gazzetta dello Sport - Cagliari

Quella del 2025 sarà la prima finale scudetto nella storia della Pallacanestro Brescia. Dopo la promozione in Serie A nel 2016, la Germani aveva già raggiunto due semifinali: nel 2018, dopo aver vinto gara-1 contro Milano, perse poi la serie 3-1. Nella scorsa stagione Brescia aveva chiuso la regular season al terzo posto, superando Pistoia nei quarti (3-0) prima di arrendersi ancora a Milano, questa volta per 3-0. La Germani si sta affermando con costanza come una delle realtà più solide della Serie A, in un percorso impreziosito dalla vittoria della Coppa Italia nel 2023.

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