Così è ancora più bello
BETTINI - Abbraccio Mads Pedersen, 29 anni, abbraccia
Giulio Ciccone, 30: sono compagni di squadra dal 2019
Ciccone va in fuga e lancia Pedersen «Ho dato il cuore»
Nuove proteste dei pro-Pal, cade lo spagnolo Romo Timori anche per il gran finale domenica a Madrid
A questo punto della Vuelta pensavo di avere più vantaggio. Il riposo mi serve Jonas Vingegaard ha vinto i Tour 2022 e 2023
8 Sep 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Ciro Scognamiglio @CIROGAZZETTA
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Giulio Ciccone non sta benissimo: al fastidio al soprassella che si trascina da alcuni giorni, si è aggiunto il mal di gola. «Sono malato – dice lui stesso al traguardo -. In questa fuga non ci sono entrato con le gambe, ma con la testa. Era da tempo che stavamo pensando a questa tappa...». Giulio, e i compagni della Lidl-Trek, hanno appena finito di dimostrare che cosa sia una squadra. A Monforte de Lemos, Galizia, traguardo della tappa 15 della Vuelta, ha trionfato Mads Pedersen, che ha ottenuto così il 60° successo da professionista. Il danese ha vinto sul venezuelano Aular e sul nostro Marco Frigo una volata a 9 di “superstiti” della fuga da lontano che all’inizio era di 47 corridori. E di questi, ben 5 battevano maglia Lidl-Trek: Pedersen, Ciccone, Verona, Bernard, Ghebreigzabhier... Una masterclass, insomma, della squadra del team manager lombardo Luca Guercilena, l’unico italiano del World Tour che abbia questo ruolo: i successi nel 2025 sono 44, e solo la corazzata UAE Emirates-XRG, con 81, sta facendo meglio.
Osservati
«Guardavano noi. Tutti sapevano quale fosse il nostro piano. Vincere così è ancora più bello», ha detto Pedersen, quest’anno già grande protagonista al Giro d’Italia, con 4 vittorie e la maglia della classifica a punti che, salvo imprevisti, porterà a casa pure alla Vuelta (al Tour l’aveva conquistata il compagno Jonathan Milan...). Quanto a Ciccone, sta stringendo i denti e il giorno di riposo di oggi è decisamente opportuno per fare il punto sulla sua condizione fisica, al di là del fatto che con la fuga di ieri sia risalito in 13a posizione: l’abruzzese è il riferimento principale per la Nazionale del ct Marco Villa al Mondiale in Ruanda di domenica 28 settembre. Un successo di tappa gli è mancato finora – lo ha sfiorato a Limone Piemonte, battuto di 5 cm da Vingegaard -, ma Giulio sta onorando comunque la corsa, dimostra di essere prezioso pure da uomo-squadra.
Stallo
Il gruppo dei migliori ha lasciato fare, arrivando a 13’31”, e dunque la generale non è cambiata: tra Jonas Vingegaard, in maglia rossa, e João Almeida, ci sono sempre 48” («Speravo di avere più vantaggio», ha ammesso il danese); la lotta per il ruolo di terzo uomo resta tra Tom Pidcock, 3°, e Jai Hindley, 4°, separati da 32”; Giulio Pellizzari, 6°, continua a essere il miglior giovane. Ma sullo sfondo restano sempre le tensioni legate alla presenza di Israel-Premier Tech (che ha tolto il nome dalla maglia) in gruppo: a 56 km dalla fine un manifestante stava irrompendo in strada prima di scivolare, un poliziotto si è mosso per bloccarlo e uno dei fuggitivi, Romo, ha frenato ed è caduto. Al traguardo le misure di sicurezza sono state rafforzate, senza dimenticare che in partenza diverse persone avevano urlato “assassini” ai mezzi al seguito del gruppo. E sabato c’erano state delle interferenze durante la tappa sulle frequenze ufficiali di radiocorsa, interrotte con canzoni e messaggi per la causa palestinese. Ieri sera è spuntata addirittura un’ipotesi clamorosa: che la Vuelta termini sabato, con una tappa d’anticipo, per evitare che domenica a Madrid la situazione precipiti. Ma la direzione di corsa ha assicurato che il gran finale sarà nella capitale spagnola.
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Vingegaard leader con 48” su Almeida, oggi si riposa
ARRIVO
1. Mads PEDERSEN (Dan, Lidl-Trek) 168 km in 4.02’13”, media 41,566;
2. Aular (Ven, Movistar);
3. Frigo (Israel-Premier Tech);
4. Buitrago (Col);
5. Dunbar (Irl);
6. Bernal (Col);
7. Vervaeke (Bel);
8. Vine (Aus) a 8”;
9. Sheffield (Usa);
10. Segaert (Bel);
17. Garofoli; 26. Verre; 37. Ciccone; 40. Aleotti; 50. Tiberi a 13’31”; 65. Vingegaard (Dan).
CLASSIFICA GENERALE
1. Jonas VINGEGAARD (Dan, Visma) 57.35’33”, media 41,749;
2. Almeida (Por, Uae Emirates) a 48”;
3. Pidcock (Gb, Q36.5) a 2’38”;
4. Hindley (Aus) a 3’10”;
5. Gall (Aut) a 3’30”;
6. Pellizzari a 4’21”;
7. Riccitello (Usa) a 4’53”;
8. Kuss (Usa) a 5’46”;
9. Lecerf (Bel) a 5’49”;
10. Traeen (Nor) a 6’33”;
13. Ciccone a 12’21”; 14. Bernal (Col) a 15’42”.
IL PROGRAMMA
Oggi: riposo. Domani: 16a tappa, Poio-Mos/ Castro de Herville, 168 km e arrivo in salita. Tv: diretta Eurosport.
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OCCHIO A...
Ultima settimana: crono Valladolid e Bola del Mundo
Dopo il giorno di riposo odierno, la Vuelta entrerà nel vivo e potrebbero essere due i momenti-chiave.
Giovedì, a Valladolid, cronometro individuale di 27,2 km: fa gola a Ganna, e Almeida cercherà di guadagnare tempo su Vingegaard.
Sabato, ecco il temuto arrivo in salita sulla Bola del Mundo, 12,3 chilometri all’8,6% medio di pendenza. Fu la tappa-chiave anche nell’edizione 2010, quando Vincenzo Nibali - secondo alle spalle di Mosquera, che poi fu squalificato per doping - mise il sigillo sul primo dei suoi 4 grandi giri vinti.
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