Il canto triste dell'ultimo EuRonaldo


"Triste, solitario y quarto de final", parafrasando l'argentino Osvaldo Soriano.
O meglio ancora "El monarca del tiempo" l'avrebbe tratteggiato il gran madrileno e madrilista Javier Marías, che tanto lo avrà tifato ai tempi del Real.

Anche per l'ultimo highlander CR7, a meno di ripensamenti mondiali nel '26 (a 41 anni), è però arrivato il momento di abdicare.

Stavolta senza lacrime slovene (o da al-Nassr) ma non per questo senza inverno nel cuore.

È forse un altro, l'ennesimo segno del destino che il suo probabile addio alla nazionale sia arrivato da quei maledetti o benedetti undici metri che qualcuno, persino il suo pupillo Leao che mai gli sarà erede, si ostina a definire "lotteria" dei rigori.

Come nei matrimoni, specie se lunghi 212 presenze (e 130 gol) in 21 anni di nazionale, nella buona e nella cattiva sorte anche la processione dal dischetto ne ha segnato la inarrivabile carriera.

Nei club come nella Selecção. 
Da Mosca 2008, la finale di Champions League dello scivolone di John Terry e l'errore di Nicolas Anelka, fino al suo sesto e ultimo Europeo, chiuso col maggior numero di tiri in porta e, per la prima volta in uno suo grande torneo, a zero gol.

Gli unici, che però statisticamente non entrano negli annali, li ha segnato proprio ai rigori.
Negli ottavi alla Slovenia dopo che Jan Oblak - da dieci anni goleiro e anima colchonera dell'Atlético - gli aveva parato quello nei tempi regolamentari.
E l'ultimo, inutile contro la Francia, nella sera dell'addio al suo adorato Portogallo. 

A Germania 2024 abbiamo assistito, ma non applaudito, al suo canto del cigno. Pieno d'orgoglio, ma in un "do" (troppo) minore per un cinque volte Pallone d'oro.

Lo si è notato più per la staticità in area (specie nella morsa francese Upamecano-Saliba) e lo stacco perduto dei bei dì.
O come l'unico dei suoi seduto a recuperare nell'huddle pre-supplementari.
E a fare notizia, più che l'1/61 su punizione fra Europei e Mondiali, è stato l'insospettabile, altruistico assist nel 3-0 di Bruno Fernandes alla Turchia alla prima giornata.

Il "vero" Cristiano Ronaldo, quello del proverbiale "eu estou aqui", mai lo avrebbe fatto. Ma è proprio quello che più è mancato. E più ci mancherà.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 6 luglio 2024
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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