Evenepoel è in ritardo
Beneficenza - Remco Evenepoel, 24 anni, braccio destro bloccato per le fratture,
mostra le sue 5 maglie per la campagna contro la solitudine Remco Evenepoel
Primi allenamenti solo a inizio febbraio «L’obiettivo è la Liegi» Il 3 dicembre l’incidente con un furgone: scapola e mano fratturate. Punta alle classiche delle Ardenne ad aprile
30 Dec 2024 - La Gazzetta dello Sport
Di Alessandra Giardini
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Com’era Evenepoel si è capito quando aveva cinque anni, e si presentò al campo dell’Anderlecht convinto di fare il portiere. «Era minuscolo ma con due guanti più grandi di lui». Il rapporto con i suoi allenatori è sempre stato difficile finché, stremato dalle panchine e dagli infortuni, ha scelto il ciclismo. È diventato una stella luminosa, ma i tormenti non sono finiti. Prima di compiere 25 anni (a fine gennaio), Remco ha vinto due ori olimpici (a Parigi), tre Mondiali (uno in linea e due a crono), un grande giro (la Vuelta) e due Monumento (la Liegi, nel 2022 e nel 2023). Viene da domandarsi dove sarebbe arrivato senza i lunghi stop che ne hanno segnato la carriera. Il 15 agosto 2020 cadendo in una scarpata al Lombardia si ruppe il bacino e riportò una brutta contusione a un polmone: tornò dopo quasi nove mesi. Quest’anno è caduto il 4 aprile al Giro dei Paesi Baschi fratturandosi clavicola e scapola destre: è rientrato due mesi più tardi al Delfinato. Meno di un mese fa, il 3 dicembre, in allenamento si è rotto la scapola (ancora), la mano destra e una costola, si è lussato la clavicola (sempre la stessa) e si è procurato contusioni ai polmoni. Non stupisce che al momento Evenepoel e il suo entourage siano prudenti.
Dolore
Un conto sono le classiche, un conto una corsa di tre settimane. Remco voleva debuttare a inizio marzo. Ma i progressi sono lenti. «Non posso fare niente. Mi massaggiano i muscoli del gomito, del braccio, ma è tutto. A volte sento ancora dolore alla spalla. Vuol dire che la lesione sta ancora guarendo, era piuttosto grave». Farà una TAC il 9 gennaio e, in caso di esito positivo, potrà pedalare un po’ sui rulli. Di sicuro non all’aperto fino a inizio febbraio. «Ho solo un’idea in mente: essere al via della Freccia del Brabante (18 aprile)». Per poi presentarsi con le dovute ambizioni alle classiche delle Ardenne (Amstel, Freccia Vallone e Liegi: 20, 23 e 27 aprile). «Probabilmente sarà troppo tardi per il Giro, ma non si sa mai».
Ritardo
A questo punto l’obiettivo Tour sembra decisamente più realistico, anche se Evenepoel parte in ritardo rispetto ai due fuoriclasse che lo hanno preceduto sul podio di Nizza e che proseguono i loro allenamenti senza intoppi. Pogacar debutterà all’UAE Tour (17 febbraio), di Vingegaard si sa soltanto che sarà alla Parigi-Nizza (9 marzo). «Posso competere con loro due, ma devo continuare a lavorare duramente. In questa stagione abbiamo visto Pogacar sempre calmo, perché è stato chiaramente superiore a tutti. Ma arriverà il giorno in cui non sarà più così, magari già l’anno prossimo». Remco ha studiato il percorso della Grande Boucle. «Vincere la cronometro alla quinta tappa è l’obiettivo. Credo che quel giorno ci si giocherà la maglia gialla, sarebbe fantastico indossarla almeno una volta».
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IDENTIKIT
Remco Evenepoel è nato ad Aalst (Belgio) il 25 gennaio 2000 e corre per la Soudal-Quick Step.
Iridato jr strada e crono nel 2018, è pro’ dal 2019: 59 successi con 17 crono.
Oro olimpico 2024 in linea e a crono, iridato in linea nel 2022 e due volte a crono (2023 e 2024).
Ha vinto due Liegi (2022-’23) e la Vuelta 2022; 3° al Tour 2024.
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