Roubaix 2025: VdP uno e trino, Pogi e l'invidia degli dèi
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Ai -38 km dall'Olimpo ecco, inesorabile, l'invidia degli dèi.
Non tollerano che gli umani, per quanto super, si spingano al di là dei limiti stabiliti, e li privano della gloria.
Tadej Pogačar, che alla prima Roubaix da pro' doma il pavé come un Hors Catégorie al Tour, sbaglia una curva e finisce nel fosso.
Perde 21", ma van der Poel è già volato via. Verso il tris consecutivo come solo il francese Octave Lapize nel 1909-11 e Francesco Moser dal 78 all'80.
Millennio scorso.
In questo, il neerlandese raggiunge lo sloveno a 8 monumenti. Ed è l'ottavo a centrare la tripletta dopo anche i belgi Gaston Rebry, Rik Van Looy, Eddy Merckx e Johan Museuuw e lo svizzero Fabian Cancellara.
Per Mathieu seconda doppietta Sanremo-Roubaix come nel 2023.
Pogačar, terzo nella classicissima dietro VDP e Ganna, al velodromo è piazzato, a 1'18".
Sul podio anche Mads Pedersen, che a 2'11" infilza allo sprint i belgi Wout Van Aert e Florian Veermersch, compagno di Pogi alla UAE e secondo nel 2021 dietro Sonny Colbrelli e davanti allo stesso Mathieu.
Sfortunatissimo il danese, attardato ai -71 km da una foratura sull'attacco di Pogačar.
Stessa sorte di Jonathan Milan ai -91 km e di Pippo Ganna (ai -150 km, prima ancora del pavè), poi 13esimo e primo degli italiani ma a 4'45" dal vincitore.
Anche VDP fora, ai -700 metri dall'uscita dal Carrefour de l'Arbre; ma a vittoria ormai in tasca.
Il 122esimo Inferno del Nord - ennesimo scontro fra titani di questa età dell'oro - è stato il Paradiso del ciclismo. Ma non ditelo agli dèi. Sono invidiosi.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
Domenica 13 aprile 2025
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