Gimondi ’76, Moser all’Arena Quando il tic-tac ribalta tutto
@cirogazzetta
Un Giro d’Italia ribaltato da una prova contro il tempo all’ultimo giorno: solo tre precedenti.
FELICE
È il 12 giugno 1976: sono in tre ad essere vicinissimi. Il belga Johan De Muynck ha 25” su Felice Gimondi e 32” su Fausto Bertoglio. Ci sono due semitappe ma quella decisiva misura 28 km ed è battezzata crono della Brianza. A metà gara, il grande Felice aveva eroso appena 10” a De Muynck. Ma poi, sospinto dal tifo della folla, si era involato riuscendo a rifilare 42” a Ber toglio e 44” al belga, che prece derà di appena 19” nella gene rale. Così, a 33 anni e 8 mesi, vinse il suo terzo Giro d’Italia. Proprio il numero di successi che insegue Vincenzo Nibali.
FRANCESCO
È il 10 giugno 1984 quando si mandò in sce na il capovolgimento finale più clamoroso di tutta la storia ro sa. Era Laurent Fignon a pre sentarsi in rosa all’ultimo atto, una cronometro di 42 km da Soave a Verona, con 1’21” di vantaggio su Francesco Moser. Due giorni prima lo aveva piegato sulle Dolomiti. Moser pe rò scese in campo con una bici spaziale: due ruote lenticolari e il manubrio a corna di bue. Quella del trentino fu una pro gressione impetuosa: dopo 12 km aveva strappato 31” a Fignon, dopo 21 km già 56”. Vinse all’Arena con 2’24” sul fran cese. Pedalò a 50,977 km/h di media, sfondando per la prima volta il muro dei 50 all’ora al Giro. Così, all’undicesimo ten tativo finalmente lo vinse, con 1’03” di margine su Fignon.
RYDER
L’ultima volta è stata 5 anni e un giorno fa, il 27 maggio 2012. In ballo ci sono lo spagnolo Joaquim Purito Rodriguez e il canadese Ryder Hesjedal, in una corsa che in montagna aveva respinto le ambizioni di un terzo trionfo per Ivan Basso. Il primo si era presentato in maglia rosa alla crono finale di Milano (28,2 km) con 31” sul canadese, più accreditato contro il tempo. Così era finita secondo logica: Hesjedal riuscì a sopravanzare Rodriguez di 47” e trionfò in rosa in Piazza del Duomo per 16”.
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