Merlin Polzin, un allenatore-tifoso sulla panchina dell'Amburgo
La squadra anseatica ha cambiato allenatore. Fino alla pausa invernale sulla panchina del HSV siederà un ragazzo di Amburgo, tifoso del club fin da bambino
dic 13, 2024
Di certo durerà fino a Natale e alla (breve) pausa invernale. Merlin Polzin, 34 anni, è da fine novembre l'allenatore dell'Amburgo. Subentra a Steffen Baumgart, autore di un avvio di stagione sottotono con la squadra all'ottavo posto, anche se solo a tre punti dalla zona promozione. Per Polzin però sedere sulla panchina del HSV non è un'esperienza qualsiasi.
Un ragazzo di Amburgo
Merlin, che già nel febbraio 2024 aveva ricoperto il ruolo di allenatore a interim per un match (il 2-2 contro l'Hansa Rostock), è nato a Bramfeld, un quartiere della città anseatica, lì dove poi ha cominciato a giocare a calcio. Prima nelle giovanili, poi tra i dilettanti del Bramsfelder SV. La massima serie che Polzin ha raggiunto è stata la quinta, dove ha disputato solo una partita, nella stagione 2010/2011, prima di ritirarsi a causa dell'artrite. Quando lui non giocava, il suo posto nei weekend era al Volksparkstadion, dove - come ha raccontato in un'intervista - è entrato per la prima volta con suo nonno, per poi passare alla Nordtribüne. Era un Amburgo-Bayern Monaco, finito 2-0 per i bavaresi con un gol di Hasan Salihamidzic, un altro che nel nord della Germania ha lasciato un'impronta (19 gol in 72 presenze nel triennio 1995-98, ndr).
Tornare e andare
Nel 2011, a 21 anni, per la prima volta Merlin “veste” la maglia dell'Amburgo. Lavora per una stagione all'interno del centro di formazione giovanile, dove ricopre diversi incarichi, tra cui match analyst e scout, lavorando anche nella scuola calcio. E insegnare è l'altra faccia del ragazzo di Bramfeld. Nel 2012, infatti, Polzin comincia il Lehramt, il corso che abilita all'insegnamento per tedesco ed educazione fisica e lo fa all'Università di Osnabrück.
L'incontro con Daniel Thioune
Nella città che ha dato i natali a Erich Maria Remarque, Merlin si avvicina nel 2014 al club locale, il VfL Osnabrück, dove viene assunto nel settore giovanile, diretto da Daniel Thioune. Con l'ex centrocampista del Rot-Weiss Ahlen, di cui diventa assistente a partire dall'Under 17, Polzin inizia la sua scalata al calcio d'élite. Nell'autunno 2017 quando Joe Enochs viene esonerato, Thioune assume la guida della prima squadra, con il quasi 27enne al suo fianco. Nel 2019 conquistano la promozione in 2. Bundesliga, e nella stagione successiva si salvano.
A casa
Nel 2020 i pianeti sembrano allinearsi per Polzin, perché Thioune viene chiamato proprio alla prima squadra del HSV, alla perenne ricerca della risalita in Bundesliga. L'esperienza del suo mentore al Volksparkstadion dura meno di una stagione. Merlin però rimane, prima con la leggenda Horst Hrubesch chiamato a un disperato assalto (fallito) alla promozione, poi con Tim Walter e infine con Steffen Baumgart. Sempre lo stesso ruolo, quello di assistente.
La seconda volta
In questa posizione dietro le quinte, ma ugualmente importante il 34enne si è fatto conoscere dai giocatori per la sua conoscenza e la sua capacità di relazione. È uno che sa, sa trasmettere ed è capace di rapportarsi bene con il gruppo, ma che è anche conscio dei propri limiti. Come quando nel febbraio 2024, chiamato ad interim, ha ammesso di non essere ancora pronto. Anche per questo è stato scelto in un momento estremamente delicato per il club, nonostante una classifica corta.
Non solo ad interim
La fiducia accordata a Polzin dal diesse Stefan Kuntz potrebbe non essere “a tempo”. L’ex Ct dell’Under 21 tedesca considera Merlin un “talento” dell’allenamento e ha detto che all’Amburgo serve una buona soluzione, non una soluzione rapida. In altre parole ha lasciato intendere che Polzin, in assenza del candidato giusto, potrebbe rimanere al proprio posto. Grazie alla sua capacità di analisi e al suo modo di motivare la squadra, utili per tentare la tanto sperata risalita in Bundesliga.

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