Giro '87, 14ª tappa - Cimini dimostra che non conta solo… papà

In uno sprint “strano” il romano beffa Rosola e vince con pieno merito

Speciale di BiciSport – Il giallo del Giro ’87


14ª tappa, venerdì 5 giugno 1987, chilometri 260
SAN MARINO-LIDO DI JESOLO


Schizza Cimini sulla destra. Passa tra la transenna e Colagè che per un attimo allarga. Rosola al centro sembra avercela fatta, ma proprio sulla fettuccia Cimini passa, e in maniera netta.

La tappa è tutta nella volata. Non ci sono altre emozioni nel trasferimento da San Marino a Jesolo.

La sorpresa è tutta in Cimini, un ragazzo di Roma fino a oggi chiacchierato solo perché figlio di uno degli sponsor della squadra. Per lui questa vittoria è stata una rivincita non da poco. «So di non essere un campionissimo – ha affermato – ma so anche di essere un buon corridore, uno che tra i professionisti può starci indipendentemente dai soldi del padre». E la volata che ha fatto è sembrata proprio la dimostrazione di questo. È stata una volata furba, da grintoso che non si arrende, da pistard che conosce anche i trucchi dell’ultimo decisivo colpo di reni.

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