2021: un Giro a misura Duomo
Come nel 2020, anche nel 2021. Stesso copione: a Filippo Ganna la prima rosa col cronoprologo, e la crono finale di Milano. Al suo capitano l’ultima: Tao Geoghegan Hart un anno fa, e ora Egan Bernal ; che ha dominato le prime due settimane, e gestito la terza dopo le sue imprese di Campo Felice e Cortina. A 22 anni il Tour, a 24 il Giro da miglior giovane: l’ultimo dei leggendari escarabajos colombiani, sette anni dopo il trionfo di Nairo Quintana, è già nella Storia. Sette come le vittorie italiane: Ganna, Vendrame-Nizzolo-Fortunato-Bettiol-Caruso-Ganna; come una filastrocca di Gianni Rodari, omaggiato dal Giro 104 col passaggio a Omegna come fatto con Dante, i 160 anni dell’Unità d’Italia, gli immortali toscani del nostro ciclismo: Gino Bartali, Alfredo Martini, Gastone Nencini. Il secondo dell’èra-Covid, il primo col ritorno del pubblico: 2021, il Giro della rinascita, della ripartenza. Una corsa moderna, spettacolare, con colpi di scena fino all’ultimo: Gann...