2015 NBA Draft: Justise Winslow (SG; Fr; Duke)
1. Justise Winslow
Latest Rumors: SACRAMENTO
Shooting Guard / 6-6 / Duke / Freshman 12.6 ppg, 6.5 rpg, 2.1 apg
Winslow is one of the top athletes in this year's draft with an NBA body at 19 years of age plus great explosiveness and speed. He experienced ups and downs like most freshmen, but his level of consistency and skill level proved even better than advertised. He's got a solid shooting touch, granted his shot still needs work. He's got elite level defensive ability and a great NBA body. He's incredibly fast off the dribble and has really impressed with his ability to finish plays while operating at a high rate of speed in the open floor. Where the question marks still arise are his consistency and assertiveness. While he's probably a risky pick, due to having an unrefined skill set, he has upside that few can match.
Twitter: @IAmJustise
Comparison: James Harden
Global Ranking: 6th
Salary: $2,831,900*
di Lorenzo Olivieri, SpazioNBA.it
Latest Rumors: SACRAMENTO
Shooting Guard / 6-6 / Duke / Freshman 12.6 ppg, 6.5 rpg, 2.1 apg
Winslow is one of the top athletes in this year's draft with an NBA body at 19 years of age plus great explosiveness and speed. He experienced ups and downs like most freshmen, but his level of consistency and skill level proved even better than advertised. He's got a solid shooting touch, granted his shot still needs work. He's got elite level defensive ability and a great NBA body. He's incredibly fast off the dribble and has really impressed with his ability to finish plays while operating at a high rate of speed in the open floor. Where the question marks still arise are his consistency and assertiveness. While he's probably a risky pick, due to having an unrefined skill set, he has upside that few can match.
Twitter: @IAmJustise
Comparison: James Harden
Global Ranking: 6th
Salary: $2,831,900*
di Lorenzo Olivieri, SpazioNBA.it
Il nome assomiglia vagamente a quello di un supereroe, e in effetti pare che di qualsiasi cosa Duke abbia bisogno, venga chiamato il suo numero. Analizziamo quello che, un po’ a sorpresa, si sta rivelando come uno dei prospetti più intriganti della stagione.
ETA’: 18 (26.03.1996)
STATURA E PESO: 2.01 x 98 kg
UNIVERSITA’: Duke
CLASSE: Freshman
RUOLO: Small Forward
PARAGONE NBA: Kawhi Leonard/Jimmy Butler
CARATTERISTICHE:
Prima dell’inizio della stagione collegiale, Justise Winslow non era un nome molto altisonante. Certo, era comunque considerato "materiale" da primo giro, ma in pochi si aspettavano che fosse già così pronto per competere a livello NCAA. Invece il nativo di Houston ha sorpreso un po’ tutti, coach Mike Krzyzewski, forse, in primis, che riserva parole mielate per il suo freshman: “L’ultima ala che ho allenato capace di difendere fin da subito bene come Winslow, è stato Grant Hill”. Il che dà un’idea della considerazione che hanno di lui a Duke.
E in effetti difensivamente Winslow è una vera forza della natura. Fisicamente è già NBA ready, ha un corpo scolpito e solido che lo taglia come un’ala piccola naturale. In più ha uno spirito competitivo di quelli che non si possono insegnare, e prende la marcatura di un avversario come una sfida personale alla quale non si sottrae mai. Ha uno stile difensivo aggressivo, non aspetta l’attaccante ma lo aggredisce con il fisico mettendogli enorme pressione, e grazie all’eccellente mobilità laterale e agli ottimi fondamentali difensivi riesce sempre a frapporsi fra l’avversario e il canestro. Ha senso del tempo (e atletismo straripante) per effettuare stoppate roboanti così come anticipi fulminei sulle linee di passaggio, e senso della posizione unito ad ottime letture che gli consentono di essere sempre ben posizionato anche in un’ottica di difesa di squadra. Insomma, da un punto di vista sia fisico che mentale, siamo di fronte ad un giocatore che almeno difensivamente è già di livello NBA.
Ma questo era il lato di Winslow che più si conosceva ed era fin da subito sotto gli occhi di tutti. E tuttavia ridurre l’ala di Duke ad un mero specialista difensivo, almeno a livello collegiale, sarebbe quanto mai riduttivo.
“Dire cos’è che sa fare meglio? Questa è difficile. Sa fare tutto bene”. Così Jahlil Okafor, suo compagno di squadra e probabile prima scelta al prossimo draft, descrive Winslow. Elogio che non pare per nulla fuori luogo o esagerato stando a quello che ha mostrato e continua a mostrare il n.12 dei Blue Devils.
Winslow è un giocatore molto intelligente in entrambe le metà campo. E’ altruista e legge bene il gioco, riesce a trovare bene i compagni, soprattutto sul penetra e scarica, ed è cosciente dei suoi limiti. Questo lo porta ad evitare forzature e ad essere sotto controllo la maggior parte del tempo, caratteristica che vale doppio visto che si sta parlando di un freshman con 19 anni di età ancora di là da compiere.
Prende un buon numero di rimbalzi per una SF, quasi 5 a partita, frutto di tanta energia e senso della posizione, smazza due assist di media e viaggia a una rubata ad allacciata di scarpe, il tutto condito da una doppia cifra in punti, attestata a 11.
Ma misurare l’impatto di Justise Winslow dalle mere statistiche sarebbe oltremodo errato. Ciò che fa di lui un giocatore preziosissimo per Mike Krzyzewski sono tutte quelle cose che non finiscono sul tabellino, come l’energia costante che ci mette in tutte le fasi della partita, i tuffi sul parquet e le lotte per conquistare un pallone, i salti pazzeschi, le giocate di squadra per la squadra, la mentalità da vincente che rimuove la paura nei momenti decisivi di una gara.
Gli attuali limiti di Winslow si palesano, invece, nella mancata rifinitura del suo gioco offensivo. Premettiamo, il figlio del Texas è capace di segnare in molti modi diversi: in campo aperto è un’autentica forza della natura, può concludere in coast to coast in una manciata di secondi; attacca benissimo il ferro in linea retta ed è capace di finire nel traffico, o “sopra” il traffico; ha persino limato uno dei suoi difetti principali, ossia il tiro da fuori, facendo registrare un incoraggiante e per certi versi sorprendente 35.5% da tre punti con almeno una realizzazione di media a partita.
Tuttavia il suo gioco manca di pulizia generale, e questo non lo rende un attaccante nel vero senso della parola, ancora. Il tiro da fuori è tuttora un po’ altalenante nonostante i progressi mostrati, non ha uno stile di gioco ben definito o delle go-to moves, che non sia mangiarsi il ferro ad ogni salto, ed è un palleggiatore sostanzialmente nella media. E soprattutto questo gli rende difficile creare con la palla in mano ed essere una minaccia in 1v1 e situazioni di isolamento.
PREVISIONE DRAFT:
Il solo limite per Justise Winslow sembra essere il cielo, al momento. Rispetto alle osservazioni di inizio stagione, il freshman di Duke ha stupito tutti con la sua durezza mentale, il suo gioco solido e spettacolare al tempo stesso e l’efficacia con cui rende, in ogni momento, sul parquet. Che fosse un giocatore energico, atletico e con una marcia in più difensivamente, poi, già lo si sapeva, e unendo la certezza alla sorpresa si delinea il profilo di uno dei prospetti più interessanti del prossimo draft. Diversi scout NBA hanno girato lo sguardo interessati verso il ragazzo allenato da coach Krzyzewski, e molti parlano di lui come di una possibile top 5 pick. Non certo la quotazione che gli si attribuiva fino a solo qualche mese fa, e questo ci dà una misura dei miglioramenti da lui compiuti. Ancora non si può parlare di Winslow come di una vera e propria minaccia offensiva, ma la parabola di giocatori come Jimmy Butler e Kawhi Leonard ci insegna che con la giusta mentalità e nelle giuste condizioni si possono compiere passi da gigante. In un draft in cui pare esserci molto equilibrio alle spalle dei soliti due-tre nomi, una chiamata intorno alla cinque o poco più su pare, ad oggi, una possibilità molto realistica per Winslow, il quale potrebbe rivelarsi una lieta sorpresa dietro la maschera da role player difensivo che, ormai, mal porta.
Lorenzo Olivieri, SpazioNBA.it
A versatile defender with an improved offensive game, Duke's Justise Winslow doesn't represent the biggest positional need for the Kings but would add much with his basketball IQ and competitiveness.
NBA Position: SG/SF
General Information: 19 year old Freshman, played at Duke. From Houston, Texas.
Measurables: 6'6.5", 222 lbs, 6'10.25″ wingspan, 8'8.5″ standing reach
2013-14 Season Statistics: 12.9 PPG, 6.5 RPG, 2.1 APG, 1.3 SPG, .9 BPG, 1.8 TOPG (29.1 minutes per contest) - 48.6% FG, 64.1% FT, 41.8% 3P, 57.2% TS
Summary:
After coming into his freshman year as a tough competitor with exceptional defensive skills and awareness, Winslow showed significant offensive growth over the season for Duke. His mid-range game is still inconsistent, but he's got a wide-range of skills and should become the classes' premier role player.
Offensive Breakdown:
Winslow is a tad shorter than you'd like for a NBA small forward, but he makes up for it with his excellent strength, high basketball-IQ and tough play. He can outmuscle smaller guards, and still has the quickness to get by bigger forwards when attacking the basket. He had good success around the basket—43% of his shots were at the rim, and he connected on 66.7% of them. He has good handles, and showed an ability to read defenders with a solid collection of jukes and pump-fakes. His improved shooting ability made opponents respect his fakes at the three-point line, and Winslow learned to take advantage of it. He doesn't have elite-level quickness nor an explosive first step, but it's certainly not a weakness for him, and he more than makes up for it with his upper body strength and a willingness to absorb contact.
While he had zero reputation as a shooter entering Duke, Winslow finished the year shooting 41.1% on 111 attempts. He's still working on consistency in his shooting motion, and he'll likely see that percentage regresses immediately into his NBA career, but the massive improvement is a great sign of his dedication. His mid-range game still needs work—he shot 26.9% on 2-point jumpers, according to Hoop-Math.com, and his free throw success was a poor 64.1%. He's also much more of a set/catch-and-shoot player, and when he tries to create his shot off the dribble, he's far less successful.
While he shouldn't be asked to run an offense, Winslow did show off a willingness as a passer and did handle the ball a decent amount in Duke's offense. His 2.1 APG and 13.2% assist rate are behind just Justin Anderson from Virginia and RJ Hunter of Georgia State in terms of 1st Round wing prospects.
Winslow will present his NBA squad with a versatile offensive weapon, but his long-term potential is in question. He did everything Duke asked him to do—he was a danger from three and a threat to attack the basket, and could handle the ball to give PG Tyus Jonessome off-ball time—but he wasn't asked to fully carry the offense. He could continue to develop his all-around offensive game, but his solid handles and slashing game won't be as big a threat in the pros. It'll be interesting to see if he can develop his one-on-one game to a level where he could become a top offensive option, but for now he is a solid and well-rounded offensive role player.
Defensive Breakdown:
Winslow's best trait is his NBA ready defense. He doesn't have picture perfect size, but makes up for it with everything else you'd want in an elite defensive prospect. He was strong enough to handle any collegiate SF (and some PFs) and quick enough to handle most guards. In the NBA, his defensive range will shrink some, but he'll still possess the quickness and strength to guard a majority of SG/SFs and some PGs and PFs. His pick-and-roll defense is great; he outmuscled screens and fights to stick with his man, but when he does have to accept the switch he's strong enough that the screening bigs won't be able to find a mismatch inside. He's also got good ball-hawk instincts and is a capable help-defender, finishing with 1.8 steals and 1.2 blocks per 40 minutes. He wasn't afraid to stand up to big matchups and plays defense with a passion.
Another strength was Winslow's ability and willingness to fight for rebounds—6.5 a contest, a 19.8% defensive rebounding rate, and a 13.1% total rebounding rate. This won't translate as smoothly into the NBA, but it still speaks to his total skill package.
Intangibles:
Winslow is one of the more visually competitive players in the class, and showed massive improvement at Duke. Entering the year, he was a great defender with a broken shot—now he's a great defender who shot 41.1% from three on 111 makes. He still has a ways to go offensively, but it's hard not to see the long-term appeal; gym rat, versatile defender, and an NCAA Champion. Jahlil Okafor and Tyus Jones got a majority of the headlines after Duke's championship, but Winslow was the team's glue on both ends of the court. I expect him to be a visual leader wherever he ends up.
Winslow has been getting compared to guys like Kawhi Leonard and Jimmy Butler, and while I don't know that Winslow will ever become the offensive threats either of those players are, neither Leonard or Butler were big time scoring threats coming out of college. Physically, he's comparable to Lance Stephenson, or a stronger version of Andre Iguadola in 2004—he won't be present a massively intimidating defensive figure, but there's no worry that he will be able to handle himself against NBA forwards.
Fit with Sacramento:
Winslow may not represent the biggest positional need for the Kings, but when you consider Sacramento's biggest on-the-court needs—defense, three-point shooting, basketball IQ, youth leadership—he checks all those boxes and more. The Kings organization has talked about "positionless basketball", and Winslow would be a great addition to that. He's a versatile defender, and his balanced offense means he could slide in along Ben McLemore, Nik Stauskas, and Rudy Gay as needed without creating offensive redundancy. Winslow worked hard to fit in and lead the team at Duke, and it's hard to imagine George Karl couldn't find multiple ways to use him on both ends of the court. Sacramento certainly needs tough, selfless players like Winslow to help implement the culture change the organization talks about.
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