2015 NBA Draft: Georges Niang (SF/PF; Jr; Iowa State)

di Alberto Buffin, SpazioNBA.it

Età: 22 (17/6/1993)
STATURA E PESO: 2.04 x 107 kg
Università: Iowa State Cyclones
Classe: Junior
Ruolo: Ala piccola / Ala grande
Paragone: DeShaun Thomas


Intro:
Niang è uno scorer molto prolifico e, se vogliamo, decisamente atipico per la pallacanestro odierna. Nel sistema dei suoi Cyclones spesso si ritrova ad essere utilizzato da 4 o addirittura, nonostante la modesta stazza, da 5. Il prodotto della Tilton, dove ha giocato assieme all’attuale rookie dei Philadelphia 76ers Nerlens Noel, all’uscita dal liceo è passato molto sotto i radar, finendo alla corte di Fred Hoiberg come un prospetto di buon livello ma senza alcun riflettore puntato addosso.
Dopo un’annata da freshman durante la quale è riuscito a traslare il suo gioco dall’High School all’NCAA, terminando con 12.1 punti e 4.6 rimbalzi per partita, il figlio del Massachussetts ha migliorato ottenuto maggiore fiducia dal coaching staff, avendo così la possibilità di incrementrare ulteriormente le sue cifre, che nell’annata da sophomore parlano di 16.7 punti e 4.5 rimbalzi ad allacciata di scarpe, ma soprattutto di 3.6 assistenze, numero raddoppiato rispetto alla prima annata nel campus dell’Iowa. Solo un infortunio al metatarso gli ha impedito di guidare Iowa State nel torneo, finendo la stagione anzitempo.
Al momento in questa sua annata da junior sta catturando un numero maggiore di rimbalzi (5.6 a partita) mentre sta segnando meno rispetto alla scorsa stagione (15.3 punti), con un impiego che è rimasto invariato (30.1 minuti di media, come nel 2013/14). Di fatto, Niang utilizza il 19.3% dei possessi di squadra, capitalizzando il 19.2% dei punti totali per i Cyclones.


Caratteristiche:
Pros
- Scorer, riesce a segnare in molti modi e con discreta efficienza sia internamente che perimetralmente (34.6% da oltre l’arco, 3.5 tentativi per partita);
- Gioco in post concreto, usa il peso e la buona tecnica per segnare o guadagnarsi viaggi in lunetta (4.7 tentativi per partita, 80.3%);
- Visione di gioco, legge i movimenti dei compagni, sa come pescare l’uomo libero anche spalle a canestro quando raddoppiato (3.7 assist per partita);
- Gioca con grande intensità, capace di segnare quando la palla scotta;
- Grande etica lavorativa, ha perso 11 kili durante l’estate per diventare più rapido;


Cons
- Rimbalzista mediocre (5.8 totali per partita, 9.4 TRB% contro il 15.8% di Branden Dawson, il migliore nel suo ruolo per quanto riguarda il campo dei rimbalzi);
– Mezzi atletici di molto sotto la media;
– Tweener, troppo basso per essere utilizzato da ala grande ma al contempo troppo lento e poco propenso alla soluzione personale per giocare da ala piccola;
– Incapace di segnare dall’arresto e tiro, evita questo tipo di soluzione, talvolta forzando una penetrazione sconsigliata;
– Stazza penalizzante per un 4, solamente 204 centimetri per un corpo già formato (21 anni), scarsa apertura alare (207 centimetri);
– Non in grado di difendere l’anello, soffre molto gli avversari che lo sfidano in post nonostante il buon tonnellaggio (107 kg);


Draft:
Il futuro non è dei più rosei per il nativo di Methuen. Sebbene sia uno dei leader statistici della Pac-12, una delle division più competitive della Nazione, i suoi limiti sono emersi più volte durante le passate stagioni, soprattutto quando ha dovuto fronteggiare avversari fisicamente probanti e rapidi. Il fatto che non riesca a crearsi un tiro efficace dal palleggio è un dato allarmante per un’ala piccola, con solamente 9 tentativi derivanti da un pull-up jumper durante questa stagione, strategia comunque prediletta dal suo ateneo, di gran lunga ultimo per tiri presi dal palleggio. Ciò, unito alla scarsa propensione al rimbalzo, lo rende in sé un prospetto poco attraente; tuttavia, la sua grande dedizione per il gioco e l’ottima tecnica, che gli permette addirittura di giocare da point-forward affiancando Monte Morris in cabina di regia, sono delle carte che il talentuoso numero 31 si giocherà fino in fondo, che si dichiari quest’anno o decida di portare a compimento il suo percorso collegiale.
Personalmente prevedo per Niang una chiamata tra la metà del secondo giro e la fine di esso, con il rischio di non essere scelto. A pesare in questo senso sarà l’andamento della sua squadra ed un’eventuale crescita di rendimento nei match più interessanti, come ad esempio quelli contro Texas (26 Gennaio, 21 Febbraio), Kansas (2 Febbraio) e Baylor (25 Febbraio), tutte rivali che possono schierare un frontcourt di ottimo livello in grado di infastidire Hoiberg e i suoi ragazzi.

Alberto Buffin, SpazioNBA.it

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