2015 NBA Draft: Shannon Scott (PG; Sr; Ohio State)

di Federico Roma, SpazioNBA.it

Età: 22 (21/12/1992)
STATURA E PESO: 1.85 x 84 kg
Università: Ohio State Buckeyes
Classe: Senior
Ruolo: playmaker
Giocatore NBA simile: Andre Miller (meno determinante in attacco)


Caratteristiche:
uno dei miglior senior di questo draft, che dopo anni nascosto dall’ombra di Aaron Craft è oramai il playmaker titolare dei Buckeyes.

“It’s not really a different feeling because I’ve had a lot of these guys around me for the last three years so I kind of understand what they like to do on the court, but I understand that I’ve gotta be very aggressive this year. I can’t look to Aaron to help me on the court, I’ve really gotta pick it up and keep going by myself in getting everyone where they need to be.”

Fa della difesa il proprio punto di forza, è capace di marcare sia guardie che play, è molto veloce e reattivo e ciò gli permette di aiutare i compagni, rompere blocchi, inoltre ha un eccezionale istinto per rubare la palla dal palleggio o inserendosi nelle linee di passaggio altrui, senza commettere fallo, 2 spg in 30 minuti di gioco, che permettono spesso ai buckeyes digiocare in transizione velocemente; non bisogna sottovalutare neanche il suo contributo a rimbalzo, nonostante l’altezza non eccezionale strappa 3.3 rimbalzi ad allacciata di scarpe.

Scott è anche un solido passatore, veloce nel prendere decisione , trova spesso il compagno libero anche a costo di evitare l’azione personale: è tutto tranne che un giocatore egoista, all’inizio di questa stagione mettendo a referto 25 assist in due partite, è diventato un recordman di OSU.

Il punto debole è il suo gioco offensivo, segna molto poco, mai in doppia doppia, e solo dal suo terzo anno ha un percentuale dal campo superiore al 50%, da tre invece non è così affidabile, 25% in questa stagione, il suo problema principale negli scorsi anni probabilmente era il fatto che giocasse lontano dalla palla, ma che non fosse un affidabile tiratore, è un discreto ball handler, ma perde 2.2 palle a partita, può e deve migliorare il suo tiro dalla lunetta 71%, per un piccolo è troppo poco.

Conclusioni:
prospetto abbastanza particolare, credo che se inserito nel giusto complesso possa ritagliarsi un ruolo da specialista difensivo, capace che di marcare il piccolo più forte avversario, con buone dote di playmaking, ha già dimostrato nei suoi primi anni di riuscire a incidere come role player, dovrebbe sicuramente rendere più affidabile il tiro per essere un giocatore più interessante a livello NBA.
Sarà chimato dopo la 40° scelta.


Storia:
Shannon Scott nasce a Alpharetta, Georgia, il 21 dicembre 1992, figlio di Trudy Scott e Charlie Scott, ex giocatore professionista di basket, frequenta UNC, 2 stagione in Aba, nei Viginia Squires, 8 in Nba dove ha vestito le maglie dei Suns, Boston Celtics, Los Angeles Lakers, Denver Nuggets, meritandosi due convocazioni all’All star game e vincendo il titolo del 76/77 con la casacca verde dei Celtics.

Segue le orme del padre e si appassiona alla pallacanestro, frequenta la Milton High School, contribuendo a far raggiungere alla sua squadra negli ultimi tre anni un record di 82-15 vincendo un titolo dello stato e raggiungendo tre volte il “championship game”. Nel suo anno da senior mantiene ottime medie: 14 ppg 7.4 apg 4.3 rbg 2.7 spg , contribuendo così alle 29 vittorie e 3 sconfitte stagionali.

Anche a livello personale ottiene vari riconoscimenti: Atlanta-Journal Constitution Player of the Year in 2011, la convocazione al Jordan Brand All-American, Gatorade Georgia Player of the Year, Atlanta Tip-Off Club Georgia Player of the Year, City of Palms Runner-Up, Hoophall Hall of Fame champion e membro del Georgia 5A First Team All-State. Viene classificato da Scout come il 12° playmaker e il 53° giocatore in generale, il 25 novembre 2009 comunica che ha accettato la borsa di studio di Ohio State.

Alla corte di coach Matta guadagna stagione dopo stagione progressivamente spazi, minutaggio ed importanza all’interno del roster, fino a questo stagione dove è uno dei principali protagonisti della squadra, segnando 8.1 ppg e 6.6 apg 2 spg in 30 minuti di utilizzo medio.

Suo padre durante la prima partita del figlio contro la ex squadra dirà: “I’ve always been a Carolina fan, and I will always be a Carolina fan, I’m a Carolina alum, I’m a member of the alumni association for life, so I consider myself a Tar Heel all the time. But that’s my son. I don’t think anybody has any trepidation about where my loyalties will be. I will be rooting for my son 100 percent.”
Federico Roma, SpazioNBA.it

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