Antetokounmpo, da ambulante a futura star
http://www.gazzetta.it/Nba/12-01-2014/nba-antetokounmpo-giannis-greco-milwaukee-bucks-ambulante-202046438553.shtml
Il 19enne greco dei Bucks è figlio di immigrati nigeriani che per anni hanno vissuto illegalmente in un quartiere di Atene vendendo riproduzioni di griffe famose per strada. Al primo anno in Nba molti vedono in lui un potenziale da stella. Compreso Kevin Durant, a cui viene paragonato
Il 19enne greco dei Bucks è figlio di immigrati nigeriani che per anni hanno vissuto illegalmente in un quartiere di Atene vendendo riproduzioni di griffe famose per strada. Al primo anno in Nba molti vedono in lui un potenziale da stella. Compreso Kevin Durant, a cui viene paragonato
Chissà se un domani si parlerà del Draft 2013 come quello in cui
Giannis Antetokounmpo venne scelto “solo” al numero 15. Già il fatto che
i primi mesi di Nba del rookie dei Milwaukee Bucks abbiano dato adito a
questa ipotesi è però indicativo di quanto sia grande il suo
potenziale. Catapultato in pochi mesi dalla serie A2 greca all'Nba,
nessuno si aspettava dal 19enne un impatto immediato: invece
Antetokounmpo si è fatto largo nella fiducia di coach Drew fino a
guadagnarsi il posto in quintetto nelle ultime 12 gare. E contro i
Thunder e Kevin Durant, il giocatore cui lo paragonano e a cui si
ispira, ha piazzato la seconda doppia doppia della sua giovane carriera:
13 punti, 11 rimbalzi, ma anche 5 assist, oltre a due stoppate ed una
schiacciata con “vittima” proprio la stella di Oklahoma City.
le origini —
Antetokounmpo, sorriso da ragazzino e forte accento greco, vive tutto
come un sogno. Quando ha messo piede allo Staples Center, il suo unico
obiettivo era riuscire a vedere dal vivo Kobe Bryant. E quando a Natale
Larry Sanders gli ha regalato un paio di scarpe di Gucci, la sua
reazione è stata spontanea: “Non dovevi farmi un regalo così costoso”.
In quel momento, probabilmente, Giannis sarà tornato con la mente alle
proprie origini, quando le riproduzioni di griffe famose le vendeva,
illegalmente, per le strade di Sepolia, quartiere di Atene dove è nato.
Non una ragazzata, ma una necessità. Arrivati dalla Nigeria nel 1992,
gli Adetokunbo (questo il cognome originale della famiglia) hanno
infatti vissuto vent'anni da clandestini, tra povertà e razzismo: oltre a
lavori saltuari come tuttofare e babysitter, i genitori Charles e
Veronica per sbarcare il lunario vendevano orologi, borse e occhiali da
sole per strada.
da ambulante a star —
A dar loro una mano come “vu cumprà” anche Giannis e il fratello
maggiore Thanasis, oggi in D-League a Delaware. “C'erano giorni in cui
se non vendevamo nulla non avevamo i soldi per la cena – ha ricordato
Antetokounmpo dopo il draft -. Vivevamo col pensiero che la polizia
potesse fermarci ed espellerci dal paese. E' stata dura”. L'occasione
per lasciare Sepolia, spesso anche teatro di episodi di violenza
razziale, arriva dal basket: a notare i fratelli Adetokunbo è il
Filathlitikos, club da cui Giannis spicca il suo volo, con Dimitris
Diamantidis come idolo ed un cognome grecizzato, frutto della tanto
sospirata cittadinanza. Da lì, la sua popolarità è cresciuta
repentinamente, tanto da fargli firmare inizialmente un quadriennale con
Saragozza, prima di entrare in ottica Nba e muovere frotte di scout per
tutta la scorsa primavera.
in nba —
E proprio per la grandezza e la velocità del salto compiuto da
Antetokounmpo, la notizia è che già oggi sta in campo nella Nba pur
essendo il più giovane della stagione (è nato il 6 dicembre 1994): da
ala piccola titolare, in 30' segna 7.9 punti con 6 rimbalzi, 2.5 assist e
1 stoppata. Numeri in evoluzione, simili a quelli avuti all'Europeo
Under 20 la scorsa estate. A mettere Giannis sulla bocca di tutti sono i
lampi di talento. Non è un giocatore interno, ma le braccia infinite
(223 centimetri di apertura) lo rendono un intimidatore. Non è un play,
ma quando parte in palleggio, con quelle mani enormi (26 centimetri di
lunghezza) a controllare il pallone, può fare ciò che vuole. I suoi
margini di miglioramento sono in buona parte inesplorati, e forse lo
saranno ancora per un po'.
come durant? —
Alto 208 centimetri, agilità e coordinazione ricordano proprio quelle di
Durant, ma ogni paragone oggi è frenato due fattori: il primo è che il
suo gioco offensivo è ancora tutto da costruire o quasi, il secondo è la
prospettiva di crescita fino a 213 centimetri. Potrebbe diventare un
giocatore incredibile, unico, ma anche restare un talento incompiuto.
Ciò che conforta sono l'approccio e l'etica di lavoro di Antetokounmpo,
quelle che hanno conquistato Drew ed anche lo stesso Durant. “Un 19enne a
questo livello potrebbe aver paura, invece Giannis non vede l'ora di
sfidare i migliori” dice Drew. “Vorrei giocare contro ragazzi come lui
ogni sera – ha aggiunto la stella dei Thunder dopo averlo visto da
vicino -, è uno che dà tutto per la sua squadra. Ha tante qualità, va
tenuto d'occhio, con un po' di esperienza in più diventerà molto forte”.
E se lo dice Durant...
Michele Talamazzi
Gazzetta dello Sport
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