Carlo Sabatini, il calcio pane e cioccolata (2009)

Tanti anni nei settori giovanili e negli staff di Cosmi, Galeone e Malesani, poi il salto: «La salvezza? Per questa squadra è riduttiva». Il padre operaio alla Perugina, il fratello attaccante in A. Tutor di Del Piero, fa volare il Padova: «Era destino»

di NICOLA BINDA, Gazzetta dello Sport, 14 ottobre 2009

Un fratello come un mito, un pallone e una montagna di cioccolato. Così è nato Carlo Sabatini, allenatore del momento di un Padova neopromosso e lanciatissimo. Tutto comincia a Ponte San Giovanni, alle porte di Perugia, dove la squadra si chiama "la" Pontevecchio (al femminile) e dove è nato pure Serse Cosmi. E tutto s' è spostato a Padova, città del destino.

Walter
Il fratello è Walter, d.s. del Palermo: se gli levi i (pochi...) capelli, è identico a Carlo, che lo rimprovera: «Deve smettere di fumare, da bambino mi ha intossicato». Il padre era operaio alla Perugina: «Il cioccolato a casa non ci mancava mai». Come il pallone. Walter è arrivato in A con Perugia e Roma, Carlo s'è fermato alle giovanili del Grifone: «Ero un po' gracile, mi hanno ceduto in Promozione, ero un po' deluso e ho smesso». Per modo di dire: «A 21 anni ho iniziato ad allenare i ragazzini della Pontevecchio, insieme a Serse. Nel 1990 lui è stato promosso alla prima squadra e io alla Juniores, ma mi hanno chiamato Aggradi e Sandreani al Padova e sono partito». 

Del Piero 
Il primo incarico è stato di tutor della foresteria dove stava, tra gli altri, Del Piero: «Già a 14 anni aveva una maturità e una determinazione fuori del comune. Facevamo infinite partite a tennis e ping pong. L' ho rivisto da poco, a Torino: s' è presentato in ritiro come un tifoso, senza fare il presuntuoso. E' un grande». Non solo Del Piero: «In quegli anni ho avuto Gastaldello, Foggia, Andreolli, Sartor e altri. Ho allenato tutte le squadre, sono stato responsabile del settore giovanile e anche il secondo a Fedele in C1». Tre figli pane e calcio, certo. Ma Sabatini ha anche una vita normale e «un figlio per Mondiale»: nel 1994 (Virginia), nel 1998 (Gianandrea) e nel 2002 (Camilla). La moglie Roberta è romagnola e ha lavorato (consulente legale) a Bologna e lì Sabatini ha vissuto dividendosi con Padova. Nel 2001 s' è spostato a Venezia per tre anni e, dopo un altro anno a Padova, nel 2005 è andato all'Udinese con Cosmi: «Era l' anno della Champions, della beffa col Barcellona che segnò la stagione. Lavoravo con Serse in campo e vedevo gli avversari. A gennaio l'hanno esonerato e Sensini mi ha tenuto, come Galeone e Malesani: esperienze fondamentali». Fino 2007. Poi, Padova. 

Prima squadra 
«Ero stufo di fare il collaboratore, volevo una squadra e mi hanno dato la Berretti. Poi a marzo 2008 mi hanno promosso al posto di Ezio Rossi e abbiamo sfiorato i playoff. La stagione scorsa è cominciata male: alla prima di ritorno, dopo un brutto pari interno e la contestazione, il presidente d'impulso mi ha esonerato». Dopo 5 partite con Tesser, Cestaro l'ha richiamato. E' stata la mossa vincente, con la cavalcata verso i playoff, poi la B e questo secondo posto.

Tiri da fuori
Sabatini ha già capito tutto: «Credevo solo che Torino e Reggina avrebbero fatto qualche punto in più, che sui loro campi fosse più difficile a livello ambientale. La vera differenza rispetto alla Prima sono certi attaccanti: in B sono di più quelli che possono far gol in ogni momento». Obiettivo? «Sono i giocatori che mi devono dire dove possiamo arrivare: se continuano a lavorare così, la salvezza è riduttiva». Se funziona come la settimana scorsa, il Padova va temuto: «Ho fatto vedere ai ragazzi le statistiche che dicevano che siamo squadra che tiene palla ma tira poco. Ecco, vedere poi alla domenica due gol come quelli di Italiano e Rabito, beh, è stata una bella soddisfazione». 

DEBUTTI v Francesco Moriero, tecnico del Frosinone: lo scorso anno ha portato il Crotone in B V Pierpaolo Bisoli allena il Cesena dopo la promozione ottenuta lo scorso anno V Alessandro Pane guida l' Ascoli dopo aver portato la Reggiana ai playoff di Prima. Otto gli allenatori al debutto in B: oltre a Sabatini, Moriero, Bisoli e Pane, ci sono Giannini, Lerda, Serena e Cari.

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