17 ottobre 1992 - Giro di Lombardia



Alla partenza condizioni pessime: piove a dirotto, nebbia, strade allegate, freddo. Nasce subito una fuga con protagonisti una ventina di corridori tra i quali Ekimov, Pagnin, Saligari, Colagè, Podenzana e Bolts. Il loro vantaggio non decolla per merito soprattutto della Carrera; sul valico di Esino Lario Rominger attacca con decisione, supera agevolmente tutti i battistrada e rimane in testa da solo. Gli si accoda prontamente Bugno e i due transitano in vetta con 25" su un gruppetto comprendente Roche, Chiappucci, Cassani, Tonkov, Alcala', Breukink e Pellicioli (unico superstite della fuga iniziale); a 1' giungono Rebellin, Bolts e Aldag; a 1'35" Zulle, Lelli e Theunisse; a 3' il gruppo. Continua intanto a piovere con grande insistenza e in discesa Bugno soffre moltissimo il freddo, addirittura si ferma per infilarsi i guanti e coprirsi meglio, mentre i suoi avversari scatenano un altro attacco. In particolare è Chiappucci a mostrare tutta la sua grinta ed il suo coraggio, rischiando moltissimo ma riuscendo comunque a raggiungere e superare Rominger. A Cortenova infatti Chiappucci ha 15" su Rominger e Cassani; a 30" giugne Bugno in compagnia di Alcala e Roche; a poco più di un minuto troviamo Sorensen, Pellicioli, Rebellin, Breukink e Tonkov. Nei dintorni di Introbio il battistrada viene raggiunto da Cassani e Rominger, quindi poco prima del Colle Balisio rientra sui primi anche Alcala. Bugno, invece, bloccato dalla pioggia e dal freddo, perde terreno e il suo ritardo oscilla in breve sui 2'. I quattro battistrada collaborano e ad Oggiono (100 km al traguardo) hanno 2'25" su Galleschi, Kummer e Bruyneel mentre il gruppo di Bugno è a 3'32". Sul Ghisallo cede Alcala, che transita in vetta con 25" di ritardo sui tre ex compagni di fuga che ormai sembrano avere la corsa in mano visto che il gruppo inseguitore si trova ad oltre 5'. In discesa ruzzolone di Rominger mentre sta espletando un bisogno fisiologico ma lo svizzero si rialza prontamente senza conseguenze. Sul Lissolo, tra la nebbia e la pioggia battente, lo svizzero sferra l'attacco decisivo. Cassani cede subito di schianto mentre Chiappucci prova disperatamente a resistere ma non ha più energie per contrastare Rominger che guadagna rapidamente terreno e transita in vetta con 21" su Chiappucci, 45" su Cassani, 2'40" su Alcala', 6'05" su Soerensen, 7'00" su Bugno. Mancano 22 km all'arrivo e il battistrada rilancia l'azione sotto una pioggia torrenziale, la strada allagata e le luci dei fari delle auto e delle moto accese. Lo svizzero va così a cogliere un prestigioso bis dopo una corsa massacrante mentre Chiappucci coglie un meritatissimo secondo posto. 

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