Eine Frage der Verantwortung

5 Dec 2025 - Hamburger Morgenpost
FREDERIK AHRENS f.ahrens@mopo.de

Wäre der HSV eine Drama-Serie, der Regisseur würde sich wohl mit verheerenden Kritiken auseinandersetzen müssen. Viel zu überzeichnet das Ganze. In Kurzfassung: Der lange verschmähte Glatzel trifft beim Startelf-Debüt, verletzt sich, Ausgleich, HSV in Unterzahl, Stuttgart mit der dicken Freistoß-Chance in der letzten Minute der Nachspielzeit, Traum-Konter, 2:1. Explosion im Volkspark. Märchenhafte Fortsetzung. Der ewig verschmähte Jatta trifft. Nächste Explosion im Volkspark. Bevor es aber zu kitschig wird, die dramatische Wende. Ausgleich in der 118. Minute. Aus im Elfmeterschießen. Herzen, die kurz zuvor noch sprangen, zerreißen. Tränen.

Wer Fan des HSV ist, weiß, dass man dafür nicht zartbesaitet sein darf. Das Auf und Ab dieser Tage aber ist dann doch schon außergewöhnlich. Und das Derby kommt erst noch. Will der HSV gegen Werder bestehen, muss er die bittere, aber nicht unverdiente Pleite gegen den Tabellen-13. der

2. Liga schnell aufarbeiten. Der HSV hatte über weite Strecken der gut 120 Minuten die Entschlossenheit vermissen lassen, die ihn gegen Dortmund und Stuttgart noch ausgezeichnet hatte. Nur selten blitzte ein Klassenunterschied auf.

Dass mit Aboubaka

Soumahoro dann ein 20-Jähriger zum Elfmeterschießen antrat, der in dieser Saison nur gegen die Bayern 45 Minuten in der Bundesliga spielen durfte und dabei leider zeigte, dass sein Nervenkostüm nicht gerade aus Stahlseilen besteht, sollte sich als verhängnisvoller Fehler herausstellen. Wenn es so war, wie Miro Muheim sagte, dass viele Profis schießen wollten, dann hätten die arrivierten Spieler den jungen Franzosen vor seiner eigenen Courage schützen und sich verantwortlich zeigen müssen. Immerhin zeigten sie direkt nach dem Fehlschuss, wie gut es um das Zusammengehörigkeitsgefühl im Kader bestellt ist. Geschlossen wurde der Pechvogel getröstet, während im Netz mal wieder einige Fans ihre hässliche Fratze entblößten. Die rassistischen Kommentare gegen Soumahoro sind unverzeihlich und müssen Folgen haben. Auch aus dem Hamburger Amateurfußball meinte ein Kicker, ein Affen-Emoji posten zu müssen. Lustig? Verwerflich!

Beim Farmsener TV spielt der junge Rassist, der offenbar glaubt, dass es kein Problem darstellt, solche Dinge zu tun. Will sein Verein seiner Verantwortung gerecht werden, darf er ihm gerne deutlich machen, dass er damit komplett falsch liegt.

***

Una questione di responsabilità

5 dicembre 2025 - Hamburger Morgenpost
FREDERIK AHRENS - f.ahrens@mopo.de

Se l'HSV fosse una serie drama, il regista dovrebbe probabilmente fare i conti con recensioni devastanti. Il tutto è esagerato. In breve: Glatzel, a lungo snobbato, segna al suo debutto stagionale da titolare, si infortuna, pareggio, HSV in inferiorità numerica, Stoccarda con una grande occasione su calcio di punizione all'ultimo minuto dei tempi supplementari, contropiede da sogno, 2-1. Il Volkspark esplode. Il sequel è da favola. L'eterno snobbato Jatta segna. Il Volkspark che di nuovo esplode. Ma prima che la trama diventi troppo sdolcinata, arriva la svolta drammatica. Pareggio al 118'. Eliminazione ai rigori. I cuori che fino a poco prima battevano forte, si spezzano. Lacrime.

Chi è tifoso dell'HSV sa che non bisogna essere troppo sensibili. Ma gli alti e bassi di questi giorni sono davvero un'eccezione. E un altro derby deve ancora arrivare. Se l'HSV vuole avere la meglio sul Werder, dovrà superare rapidamente l'amara, ma non immeritata, sconfitta contro la tredicesima in classifica della 2. Bundesliga. Per gran parte dei 120 minuti, l'HSV ha mancato della determinazione che lo aveva contraddistinto contro Borussia Dortmund e Stoccarda. Solo raramente si è vista la differenza di categoria.


Il caso-Aboubaka

Soumahoro, un ventenne che in questa stagione aveva giocato solo 45 minuti in Bundesliga contro il Bayern, si è presentato ai calci di rigore dimostrando purtroppo di non avere i nervi saldi, il che si è rivelato un errore fatale. Se, come ha affermato (il capitano) Miro Muheim, molti suoi compagni volevano tirare, allora i giocatori affermati avrebbero dovuto proteggere il giovane francese dal suo stesso coraggio e assumersi la responsabilità. Dopo tutto, subito dopo l'errore, hanno dimostrato quanto sia forte lo spirito di squadra. Lo sfortunato giocatore è stato consolato all'unisono, mentre in rete alcuni tifosi hanno nuovamente mostrato il loro volto peggiore. I commenti razzisti contro Soumahoro sono imperdonabili e devono avere delle conseguenze. Anche nel calcio dilettantistico di Amburgo, un calciatore ha ritenuto opportuno pubblicare una emoji raffigurante una scimmia. Divertente? Riprovevole!

Il giovane razzista gioca nel Farmsener e sembra credere che non ci sia niente di male nel fare cose del genere. Se la sua società vuole assumersi le proprie responsabilità, dovrebbe fargli capire chiaramente che il ragazzo si sbaglia di grosso.

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