JIM LOSCUTOFF - Welcome to the Jungle
di DANIELE VECCHI
Old Timers - Quando la NBA era lʼAmerica
Si fa sempre un gran parlare di giocatori duri che provengono dai più malfamati ghetti di Oakland, Philadelphia, New York, Chicago, Los Angeles. I più famosi sono ovviamente quelli di città che hanno dato più talenti alla NBA, come Chicago e New York, oppure, tra le aree meno metropolitane, Oakland (Gary Payton, Drew Gooden, Greg Foster, Jason Kidd, Brian Shaw, Antonio Davis, Isaiah Rider) e Philadelphia (Rasheed Wallace, Malik Rose, Cuttino Mobley, Lynn Greer, Rasual Butler, Marc Jackson, Kobe Bryant*). Su questi giocatori aleggia ancora un mito di durezza, dettata in parte dalle origini, anche se qualcuno di loro, in confronto a certi giocatori del passato, sembravano dei poppanti.
Direttamente da San Francisco veniva invece Jim Loscutoff, lʼanima, il cuore e soprattutto la mano armata dei grandi Boston Celtics della Dynasty. Quella originale, tra la fine degli anni Cinquanta e la fine degli anni Sessanta, quella imbattibile e frustrante per ogni avversari. Uno squadrone ricchissimo di talento, intelligenza cestistica, determinazione e mentalità vincente, in cui tutti avevano un ruolo e delle responsabilità. La sognante e pionieristica visione dello sport professionistico di Walter Brown – il proprietario che diede carta bianca a Arnold “Red” Auerbach, uno sconosciuto newyorkese con qualche anno di esperienza da allenatore a Washington e una maniacale, lucida ossessione per la vittoria – fece dei Celtics la più vincente franchigia di tutti i tempi.
Sette giochi in tutto, ecco di cosa era composto il playbook di Auerbach. Sette giochi che qualsiasi avversario conosceva, ma che nessuno riusciva a fermare. Quei Celtics semplicemente inventarono il contropiede, il correre fino a sfiancare, affliggere, umiliare gli avversari. Per fare questo ci voleva colui che ha inventato il passaggio dietro la schiena. Quello che Auerbach non voleva in squadra. Un giocatore considerato, perlomeno al principio, troppo protagonista e giocoliere: Bob Cousy. Dopo gli iniziali problemi di approccio, Auerbach si rese conto del talento smisurato di Cousy, e presto gli affidò il comando della squadra. Si cominciò a correre e arrivò il centro più versatile e difensivo della NBA di quel tempo, il grande Bill Russell. Formidabile stoppatore e intensissimo difensore, con le sue stoppate lanciava direttamente Cousy e il contropiede dei Celtics, che anno dopo anno vinsero quella incredibile sequela di titoli NBA che rimarrà per sempre negli annali.
Ma per fare tutto ciò, per proteggere le stelle della squadra, per ottenere e mantenere credibilità e rispetto dagli avversari, cʼera bisogno di giocatori duri, intimidatori, “sporchi”, ma assolutamente necessari allo scopo finale di una squadra, vincere il titolo. Prima di Bruce Bowen, Kurt Thomas, Charles Oakley, Michael Cage, Maurice Lucas, Leonard “Truck” Robinson, Marvin Webster (RIP) e Jerry Sloan, prima di tutti i più arcigni e duri difensori che la NBA ha conosciuto, prima di tutti loro cʼera Jim Loscutoff, il primo “poliziotto” nella storia della lega.
Nato il 4 febbraio 1930 a San Francisco, il biondino Jim fa subito valere le sue doti di cestista alla Palo Alto High School. Nel 1948 si iscrive al Grant Technical College, vicino Sacramento, dove anche lì si distingue per le doti atletiche e caratteriali, 196 centimetri di intensità e aggressività. Loscutoff al Grant College viene notato dagli scout della University of Oregon, ateneo molto più rinomato come programma di basket e soprattutto di maggiore visibilità per la National Basketball Association, la lega professionistica nata nel 1946 come BAA (Basketball Association of America) e che nel 1949 aveva cambiato dopo nome dopo la fusione con la National Basketball League (NBL). Ormai solida ala specializzata nellʼarcigna difesa sul miglior giocatore avversario, anche “Oregon Jim” fa parlare di sé. E al Draft NBA del 1955 i Boston Celtics di Red Auerbach, da cinque anni incaricato dal proprietario Walter Brown di portare la franchigia alla vittoria, vedono in lui qualcosa di importante. Alla quarta chiamata assoluta, dopo Dick Garmaker (da Minnesota ai Minneapolis Lakers, Tom Gola (il più forte giocatore di college di tutti i tempi, da LaSalle University ai Philadelphia Warriors) e Dick Ricketts (da Duquesne ai Milwaukee Hawks), ecco Jim Loscutoff, da Oregon ai Celtics, fortemente voluto da Auerbach.
Boston stava cominciando a costruire la propria dinastia, basandosi su due soli aspetti: difesa e contropiede. Nella sua prima stagione, 1955-56, Loscutoff ebbe subito un impatto difensivo notevole, partendo dalla panchina in una squadra che anno dopo anno stava diventando sempre più importante nella NBA. Quella stagione “Jungle Jim”, soprannominato così da Johnny Most, faziosissima voce storica dei Celtics, per la tendenza di Loscutoff a rendere lʼarea difensiva una giungla per gli avversari, chiuse con 8.3 punti e 8.8 rimbalzi in 22.3 minuti di media, dimostrandosi subito un acquisto fondamentale per una squadra ormai a un passo dallʼessere la migliore nellʼintera NBA.
Nella stagione successiva, 1956-57, in biancoverde arrivano Bill Russell e Tommy Heinsohn e i Celtics, sconfiggendo 4-3 in finale gli acerrimi rivali St. Louis Hawks, conquistano il loro primo titolo NBA.
Quella fu la migliore stagione di Loscutoff a livello di cifre: doppia doppia di media (10.6 punti e 10.4 rimbalzi a partita). Da lì partì la dinastia dei Celtics: undici titoli in tredici anni, sette dei quali (sei consecutivi, dal 1959 al 1964) con Loscutoff come “poliziotto”. Divennero celebri le sue sporadiche ma intensissime sfide con il giovane e iper-esplosivo Wilt Chamberlain, sul quale Auerbach, per brevi periodi di partita, piazzava “Jungle Jim” per fargli assestare qualche colpetto sporco, per innervosirlo e per dare un poʼ di fiato alla difesa (sempre estremamente qualitativa) dello stesso Russell su “The Stilt”. Nonostante la differenza di stazza, classe e velocità, Loscutoff è sempre riuscito a mettere in difficoltà Chamberlain. Anche se Wilt si è sempre considerato un duro, contro “Jungle Jim” aveva parecchio filo da torcere.
Qualcuno a Boston sosteneva che Loscutoff fosse così duro in campo perché assieme a Tommy Heinsohn (perenne capro espiatorio del coach) era lʼunico contro cui Auerbach inveiva senza pietà, anche senza motivo, e quindi quando scendeva in campo era talmente arrabbiato e gonfio di rancore che si sfogava sugli avversari.
Tutto ciò a testimonianza del fatto che in una grande squadra vincente le superstar vanno “protette” da giocatori duri e intimidatori, come è accaduto, ad esempio, negli anni Novanta nei Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen, che avevano prima Horace Grant e poi Dennis Rodman. E trentʼanni prima nei Boston Celtics di Bob Cousy e Bill Russell con Jim Loscutoff, la bionda ronda biancoverde a difesa delle stelle celtiche.
(*) Kobe Bryant viene da Philadelphia (Lower Merion High School), ma è considerato un “quasi philadelphiano”, perché non è cresciuto nei playground dei ghetti, ma nella agiata zona residenziale di Ardmore, a nord-ovest Philadelphia.
James Loscutoff, Jr.
Ruolo: ala forte
Nato: 4 febbraio 1930, San Francisco, California (USA)
High school: Palo Alto (Palo Alto, California)
Statura e peso: 1,94 m x 100 kg
College: Oregon
NBA Draft: 1º giro, 3ª scelta assoluta (Boston Celtics, 1955)
Pro: 1955-1964
NBA: Boston Celtics (1955-1964)
Palmarès: 7 titoli NBA (1957, 1959, 1960, 1961, 1962, 1963, 1964)
Riconoscimenti: maglia «LOSCY» ritirata dai Boston Celtics
Cifre NBA:
punti: 3.156 (6,2 PPG)
rimbalzi: 2.848 (5,6 RPG)
assist: 353 (0,7 APG)
Numero: 18
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