SIDNEY MONCRIEF - Il Profeta della Mecca
di DANIELE VECCHI
Old Timers - Quando la NBA era lʼAmerica
Può un giocatore essere ricordato tra i più grandi pur non avendo mai giocato una Finale NBA, non essendo mai stato tra i primi dieci realizzatori, i primi cinque negli assist o nei rimbalzi, o non essendo mai apparso in alcuna categoria statistica significativa all-time? Certo che può, è lʼeloquente caso di Sidney Moncrief, uno dei più solidi giocatori NBA degli anni Ottanta. Sidney è forse il più lampante prototipo di giocatore all-around, solido, versatile, affidabile nel crunch time (cioè quando conta), poco propenso al lamento e con unʼinvidiabile etica del lavoro. E, parola di Larry Bird, «il più forte difensore contro cui abbia mai giocato in tutta la mia carriera».
Nato il 21 settembre 1957 e cresciuto a Little Rock (la stessa città di Derek Fisher), Arkansas, Sidney trascorre l’infanzia e l’adolescenza nei quartieri-progetto di East Little Rock, rioni popolati da afro-americani (siamo a sud dellʼAlabama e del Texas, lungo il fiume Mississippi, e negli anni Sessanta cʼera ancora razzismo vero e manifestato pubblicamente) e con la fama di essere pericolosissimi. Lo stesso Moncrief ha ammesso di essere diventato così duro e determinato giocando nei playground del quartiere, dove spesso le partite non si risolvevano a punti e canestri, ma a pugni, calci e coltellate. La fortuna di Sidney è stata la rigidissima madre, che gli ha sempre imposto una ferrea disciplina di compiti casalinghi e di studi, che lo hanno fatto crescere con punti fermi e un grande senso di responsabilità.
Già alle superiori Moncrief è una superstar del basket con i Warriors della Hall High School, ma alle sue doti cestistiche però non si accompagna un buon rendimento scolastico, anche se con lʼimpegno e lʼabnegazione riesce in extremis a conquistare la media necessaria per ottenere una borsa di studio per meriti sportivi alla University of Arkansas, con i Razorbacks (i Cinghiali) che da tempo non riescono più ad avere un ruolo importante nel college basketball.
Con lʼarrivo di Sidney Moncrief e di Ron Brewer (altro prodotto dell’Arkansas), UA si impone come una delle più forti del Torneo NCAA, raggiungendo le Final Four nel 1978. Moncrief, fenomenale attaccante e straordinario difensore, fu All-American nella stagione da senior e al Draft NBA 1979 venne scelto con la chiamata numero 5 dai Milwaukee Bucks dopo Earvin “Magic” Johnson (Los Angeles Lakers), David Greenwood (Chicago Bulls), Bill Cartwright (New York Knicks) e Greg Kelser (Detroit Pistons).
Moncrief era un all-around player, una esplosiva small forward di 1.95, dotata di un fulminante primo passo, di un mortifero arresto-e-tiro e oltre che un grandissimo difensore era anche un ottimo passatore, con un affidabile tiro da fuori e una miriade di movimenti in post basso. A Milwaukee, il nuovo arrivato si integrò così alla perfezione in un team solido e duro, con la coppia di guardia, estremamente fisica, formata da Marques Johnson e Junior Bridgeman, e con il centro difensivo per eccellenza, il tostissimo Bob Lanier, arrivato a stagione in corso da Detroit e già in età avanzata, ma fondamentale per i meccanismi difensivi dei Bucks.
Lʼanno da rookie di Sidney coincise con il miglioramento dei Bucks da 38-44 a 49-33 nel bilancio vinte-perse, il primo dei loro sette titoli consecutivi della Midwest Division e la prima delle loro dieci apparizioni filate ai playoff. Leggenda vuole che il premio di Difensore dellʼanno, istituito dalla NBA nel 1982, sia stato fatto apposta per tributare a Moncrief il giusto riconoscimento per la sua asfissiante abilità nel limitare le potenzialità offensive degli avversari.
Dopo una prima stagione ad altissimo livello difensivo ma interlocutoria in attacco (8.5 punti a partita), Moncrief già da sophomore (1980- 81) diventa il leader dei Bucks, per lui 14 punti e 5 rimbalzi di media, cifre e prestazioni che trascinarono Milwaukee a 60 vittorie in regular season. Purtroppo, però, come succederà spesso nelle loro postseason, i Bucks vennero eliminati in semifinale della Eastern Conference dai Philadelphia 76ers.
In quegli anni se non erano i Sixers erano i Boston Celtics a sbarrare il passo ai Bucks, perché quelli erano anni di duopolio nella NBA a Est. Milwaukee ha comunque sempre venduto cara la pelle, in ogni playoff vincere alla Mecca era una impresa, i Bucks – soprattutto in casa – erano una squadra dura, intensa, spigolosa, caratteristiche che avevano in Sidney Moncrief l’icona più rappresentativa.
Per lui 19.8 punti, 6.7 rimbalzi e 4.8 assist di media nella stagione 1981-82, 22.5 punti, 5.8 rimbalzi e 4 assist nel 1982-83, 20.9 punti, 6.7 rimbalzi e 4.5 assist nel 1983-84, 21.7 punti, 5.4 rimbalzi e 5.2 assist nel 1984-85, 20.2 punti, 4.6 rimbalzi e 4.9 assist nel 1985-86. Queste le migliori stagioni di Moncrief, cinque volte All-Star, due volte Defensive Player of the Year. Storiche le parole di Michael Jordan: «Contro Moncrief devi essere preparato a una serata di basket completo. Ovunque vai cʼè sempre un segugio che ti bracca e che non ti molla un attimo, su entrambe le estremità del campo. Contro Moncrief devi sempre aspettarti una brutta serata».
Nella seconda parte degli anni Ottanta, però, gli infortuni e lʼinesorabile scorrere del tempo segnarono la parabola discendente della carriera di Moncrief, e il contestuale passaggio dai Bucks agli Atlanta Hawks del titolo di Division nel 1986-87.
Sidney giocò in maglia Bucks altre tre stagioni, fortemente limitate nel rendimento da gravi infortuni alle ginocchia. A 33 anni, nel 1990-91, con la maglia degli Atlanta Hawks disputò la sua ultima stagione NBA, giocando pochi minuti e avendo un impatto trascurabile sulle sorti della squadra.
Moncrief si ritirò con 11.931 punti segnati in 11 stagioni NBA e una percentuale al tiro su azione del 50.2, ma soprattutto ha lasciato nella lega una memorabile impronta difensiva, dimostrandosi un giocatore solido, sobrio, duro e versatile, senza fronzoli e di poche parole, in campo e fuori. Uno che sul parquet si sporcava le mani, senza fiatare, perché «difendere è uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo».
Sidney A. Moncrief
Ruolo: guardia
Nato: 21 settembre 1957, Little Rock, Arkansas (USA)
High school: Hall (Little Rock, Arkansas)
Statura e peso: 1,92 m x 85 kg
College: Arkansas (1975-1979)
Draft NBA: 1º giro, 5ª scelta assoluta 1979 (Milwaukee Bucks)
Pro: 1979-1991
NBA: Milwaukee Bucks (1979-1990), Atlanta Hawks (1990-91)
Riconoscimenti: 2 NBA Defensive Player of the Year (1983–1984), 5 NBA All-Star (1982-1986), All-NBA First Team (1983), 4 All-NBA Second Team (1982, 1984, 1985, 1986), 4 NBA All-Defensive First Team (1983-1986), NBA All-Defensive Second Team (1982), Consensus NCAA All-American First Team (1979), numero 4 ritirato dai Milwaukee Bucks
Cifre NBA:
punti: 11.931 (15,6 PPG)
rimbalzi: 3.575 (4,7 RPG)
assist: 2.793 (3,6 APG)
Numeri: 4, 15
Da coach: University of Arkansas at Little Rock (1999-2000), Fort Worth Flyers (NBA D-League, 2006-07)
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