Milan, che potenza: «Somiglio a Kittel. Il modello è Boonen»
Jonathan Milan, 24 anni: a destra, il colpo di reni in volata.
In basso, con la maglia di leader dell’UAE Tour
Jonathan in volata impone la sua legge: «Un bel lavoro verso le classiche» Pogacar in luce: 10°
18 Feb 2025 - La Gazzetta dello Sport
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In Belgio, per tentare di descriverne la potenza, hanno paragonato Jonathan Milan a Obelix, il personaggio dei fumetti coprotagonista della serie Asterix dotato di una forza fisica ineguagliabile: «Sembra che, come lui, sia caduto in una pentola piena della pozione che gli ha dato il superpotere». Ma quelle sono storie di fantasia – e il fisico di Obelix non ricorda quello di un ciclista... - mentre ciò che Johnny riesce a fare in bici è reale e riesce anche a impressionare, tipo ieri.
Tipo la prima tappa dell’Uae Tour negli Emirati Arabi, 138 chilometri e finale inedito a Liwa Palace, 1500 metri al 4,2% di pendenza media (massima 8%). In una situazione di caos anomalo in cui si è lanciato ai 400 metri pure l’iridato Tadej Pogacar (poi 10°), una volta che il suo compagno Molano era caduto, il friulano si è esibito in uno sprint da lontano tra i più lunghi della carriera: una progressione di 18 secondi che gli ha permesso di vincere alla grande, resistendo a ogni tentativo di rimonta compreso quello di Jasper Philipsen, il re della Sanremo (poi declassato per una manovra che la giuria ha considerato scorretta). «Sono brutalmente stanco, ma felice», le prime parole di Johnny, una sintesi mirabile. I dati forniti da Velon confermano: negli ultimi 45”, su una pendenza media del 6,7%, ha sprigionato 1070 watt di potenza, con una punta di 1580. Valori davvero alti, visto che non si trattava di un rettilineo piatto. Con una punta massima di velocità di 45,4 km/h, e usando la monocorona da 54 denti.
Lavoro
Jonathan in pista ha fatto presto a conquistare gli allori più prestigiosi: l’oro olimpico e iridato con il quartetto assieme a Ganna, Consonni e Lamon, la maglia arcobaleno nell’inseguimento individuale con record del mondo annesso (3’59”153). Su strada, se si volte alle spalle già vede quattro tappe vinte al Giro d’Italia, con il bonus non trascurabile di due maglie ciclamino, ma a 24 anni l’idea - con la maglia della Lidl-Trek di Luca Guercilena – è quella di lavorare per fare un ulteriore salto di qualità.
Per 45”, Milan ha espresso una potenza media di 1070 watt: 45,4 km/h la velocità di punta sullo strappo «Dicono che assomiglio a Marcel Kittel, che lo ricordo un po’ anche fisicamente, e ci sta – ama ripetere Milan, 1.94 per 85 chili, soprannominato il Toro di Buja -. E parliamo di un atleta che ha vinto 14 tappe al Tour, dunque mi fa piacere. Ma il mio modello è Tom Boonen, perché spero un giorno di saper eccellere pure nelle classiche, come faceva lui, e non solo allo sprint. Stiamo lavorando per questo». Milan è un formidabile agonista, quando pedala ci mette una determinazione feroce, ma nella vita di tutti i giorni è capace di gentilezze che sembrano quasi d’altri tempi: per esempio, al ritiro della Lidl-Trek di dicembre, si era accorto che c’erano poche sedie rispetto ai cronisti presenti e si è occupato personalmente di andare a prendere e portare quelle mancanti.
Centri
L’Uae Tour è un bel test in questo periodo della stagione, perché ci sono tutte le migliori ruote veloci del mondo: Philipsen, Kooij e Merlier su tutti. Il friulano è già a quota due successi: era andato a segno il 9 febbraio alla Valenciana, mostrando di tenere senza dubbio meglio in salita rispetto al passato.
Per lo sprint, focus sulla potenza («Sì, posso migliorare», aveva detto) e anche sul muovere meno la testa e il corpo, cercando di stare più composto in sella per disperdere meno energia invece di spingere sui pedali e basta. Oltre al migliorare gli automatismi del treno: non è un caso che all’Uae Tour ci siano con lui Simone Consonni e Edward Theuns. Troppo presto per dire che Johnny sarà protagonista pure alla Milano-Sanremo del 22 marzo? Ora sì. Ma certo, se continuasse così...
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IDENTIKIT
Jonathan Milan
Nato a Tolmezzo il 1° ottobre 2000, è originario di Buja (Udine).
In pista, con il quartetto, ha vinto l’oro olimpico e mondiale nel 2021, più il bronzo olimpico nel 2024 (sempre con Ganna, Consonni e Lamon), mentre nell’individuale, nel 2024, ha conquistato l’oro iridato con record del mondo (3’59”153).
Su strada, corre per la Lidl-Trek: finora 18 successi, tra cui 4 tappe al Giro d’Italia, oltre alla maglia ciclamino nelle ultime due edizioni Certezza
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IL NUMERO: 1070 - Per 45”, Milan ha espresso una potenza media di 1070 watt: 45,4 km/h la velocità di punta sullo strappo.
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ORDINE D'ARRIVO 1T
1. Jonathan MILAN (LidlTrek) 138 km in 3h31’34”, media 39,137, abb. 10”
2. Finn FisherBlack (N. Zel., Red Bull) abb. 6”
3. Tobias Lund Andresen (Dan, Picnic), abb. 4”
4. Van Eetvelt (Bel)
5. Onley (Gb)
10. Pogacar (Slo)
14. Ciccone
CLASSICA GENERALE 1T:
1. Jonathan MILAN (LidlTrek) in 3h31’24”
2. Finn FisherBlack (N. Zel., Red Bull) a4”
3. Tobias Lund Andresen (Dan, Picnic) a 6”
4. Van Eetvelt (Bel) a 10”
5. Onley (Gb)
10. Pogacar (Slo)
14. Ciccone seconda tappa, Al Hudayriyat Island, 12,2 km (crono individuale)
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Bernal, clavicola destra rotta «Ma spero di tornare presto»
18 Feb 2025 - La Gazzetta dello Sport
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Non ci voleva: una caduta in discesa nel finale della Clásica Jaen, sullo sterrato di Spagna, e Egan Bernal è finito all’ospedale San Juan De Dios di Ubeda. Il referto comunicato attraverso il team Ineos Grenadiers: per il 28enne colombiano frattura della clavicola destra, mentre intanto la gara era stata vinta dal suo compagno Michal Kwiatkowski. Una disdetta per Bernal, che era all’esordio stagionale in Europa con la maglia di campione nazionale conquistata domenica 9 febbraio. Egan aveva vinto tre giorni prima pure il titolo a crono: i suoi primi successi dopo il Giro 2021, e dopo l’incidente in allenamento in Colombia del 24 gennaio 2022 in cui aveva rischiato la vita.
Nella Clásica Jaen stava ben figurando, prima dell’ennesimo imprevisto. I tempi di recupero per lui, che aveva messo in programma il ritorno al Giro, sono da valutare: al via di Durazzo, Albania, del 9 maggio mancano 80 giorni. «Stavo andando forte. Ora devo rimettermi e continuare a lavorare. La stagione è lunga, spero di tornare presto», ha detto Bernal.
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