Ranieri esonerato

Claudio Ranieri non è più l'allenatore del Leicester City campione d'Inghilterra. Centrotrentatré anni spazzati via nove mesi dopo averli sublimati con l'unico titolo della propria storia.

A sorprendere davvero però è solo il momento, non l'esonero in sé.

"La decisione più difficile" recita il comunicato ufficiale della scoeità, nei sette anni in cui il club è di proprietà della King Power.

Il Leicester viveva un periodo di profonda crisi: a fine febbraio non aveva ancora segnato un gol in campionato nel 2017, ed era reduce da cinque sconfitte consecutive

Per i media inglesi, l'esonero sembrava dover arrivare il 12 febbraio in caso di sconfitta a Swansea, scontro diretto per la salvezza, poi arrivata; 

ma alla viglia del replay del quarto turno di FA Cup, poi vinto ai supplementari sul Derby County, il presidente Vichai lo aveva confermato (almeno) fino a fine stagione.

In realtà, allenatore e spogliatoio non remavano più dalla stessa parte già dal mercato di gennaio.

Il 30 Ulloa, in rotta con la società che non ha voluto cederlo al Sunderland, altra diretta concorrente, aveva minacciato lo sciopero e giureato che non avrebbe più giocato per il club.

Il 3 febbraio, lo stesso Ranieri, davanti alle telecamere, aveva dichiarato che se i suoi giocatori non credevano più in lui non dovevano far altro che andare in scoietà a chiederne l'esonero. 

L'8 febbraio, il presidente Vichai era volato dalla Thailandia a Londra per garantire all'allenatore il pieno sostegno.

Ahia. Mai un gran segnale, in questi casi.

Il 21 febbraio, Ranieri, ammetteva per la prima volta che a fine stagione avrebbe potuto lasciare il Leicester.

La situazione poi è precipitata con l'uscita dalla FA Cup contro il Millwall, più che per quella - ribaltabile al King Power Stadium - in Champions contro il Siviglia.

Non a caso, nel comunicato ufficiale (nel suo genere molto lungo e dettagliato) si fa riferimento ai pessimi risultati nelle competizioni nazionali.

Claudio Ranieri se ne va. Una scelta dolorosa, forse la più difficile. Non da tutti condivisa...

Con Ranieri se ne vanno i suoi preparatori paolo benetti e Andrea Azzalin.

La squadra, in vista del match col Liverpool è stata affidata ad interim agli assistenti Craig Shakespeare e Mike Stowell.

La società, finché non sarà individuato il successore, non emanerà altri comunictai.

Altre tredici partite per non spazzare via, non così, 133 anni di storia. 



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