Milan-bis in volata, Ganna-Tiberi podio - E ora la Sanremo


17 Mar 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Ciro Scognamiglio

Agli azzurri 4 tappe su 7: mai così tante dal 2006 Trionfo finale di Ayuso che punta al Giro Orgoglio Pippo: abbuono, ed è 2°

"Una settimana fa non avrei creduto di terminare 2°. 
Mi sento più consapevole di me stesso e di ciò che la squadra fa per me"
   - Filippo Ganna

"Mi aspettavo Ganna 2° grazie agli abbuoni: ci stava. 
Sono comunque contento, 
in progressione ho superato momenti duri"
   - Antonio Tiberi

Da sinistra Filippo Ganna, 28 anni, 2°; Mathieu van der Poel all’attacco da lontanissimo, lo sprint intermedio lottato come se fosse quello finale, il 2° e il 3° in classifica finale che cambiano, e una volata mozzafiato a concludere il tutto: anche all’ultima giornata la Tirreno-Adriatico n° 60, vinta da Juan Ayuso che l’aveva ipotecata sabato con il successo in salita a Frontignano, non ha risparmiato emozioni.Podio il vincitore Juan Ayuso, 22; Antonio Tiberi, 23, 3°

Mente

A tirare le somme, forse ciò che più resta impressa è la connection Filippo Ganna&Jonathan Milan, che finora siamo stati (ben) abituati a vedere nel quartetto (con Consonni e Lamon) oro e bronzo olimpici. Si sono dati una mano a vicenda, pur essendo in squadre diverse e dunque non è sorprendente che nel dopo tappa abbiano glissato. «Io ho fatto il mio e Jonny il suo», ha detto Ganna. «C’è stato un insieme di fattori», le parole di Milan. Fatto sta che Ganna dal giorno prima aveva studiato il piano: era terzo in classifica, ma ad appena 1” da Antonio Tiberi, e lo sprint intermedio metteva in palio 3”, 2” e 1” per i primi tre. Ineos ha tenuto cucita la corsa, poi ci ha pensato (anche) Milan a mettere in carrozza Ganna che si è preso i 3”, mentre Tiberi con il terzo posto ha guadagnato 1”. Dunque, sorpasso alle spalle di Ayuso: Ganna 2° a 35”, Tiberi 3° a 36”. Per la volata finale, poi, è stato (anche) Ganna a dare delle belle trenate in testa al gruppo: Milan non aveva più l’apripista Consonni (ritirato nella quinta tappa) e ha lanciato lo sprint tutto a sinistra, contenendo la rimonta di Sam Bennett. Secondo successo parziale a suggello di una corsa da punto esclamativo per gli azzurri: 4 tappe vinte su 7 (mai così tante dal 2006: 1 Ganna, 1 Vendrame, 2 Milan) e due sul podio finale, come non capitava dal 2010 con Garzelli primo e Scarponi secondo. «E ora la Sanremo. Siamo pronti», è la sintesi dei pensieri di Pippo&Jonny, che giustamente non si spingono in chissà quali proclami. Però Ganna qui è stato «il miglior Ganna della nostra vita» in salita, mostrando dei progressi davvero notevoli, e può legittimamente sperare di “tenere” pure Pogacar e Van der Poel sul Poggio. Mentre Milan è di sicuro uno dei velocisti più forti, anche se in squadra avrà un certo Pedersen, che alla Parigi-Nizza ha mostrato meraviglie. Di sicuro entrambi sono sul pezzo e già sono in zona Sanremo – sabato la Classicissima - per ripassare, finale: male non fa...

Forti

Ma dalla Tirreno-Adriatico sono arrivati pure dei messaggi in chiave Giro d’Italia (il via venerdì 9 maggio da Durazzo, Albania). Anzitutto da Juan Ayuso, che ha avuto un inizio di stagione sullo stile del suo capitano Tadej Pogacar, fatte le debite proporzioni: 4 corse, 3 vittorie (e poteva vincere anche la prima senza un errore di percorso). A 22 anni, lo spagnolo mostra la saggezza di un veterano e non difetta in personalità: «Volevo cogliere quest’occasione e l’ho fatto.

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