Woltemade und Sané im DFB-Team Plötzlich unverzichtbar
Hoffnungsträger in Freude vereint: Nick Woltemade (links)
und Leroy Sané feiern das zweite Tor in Luxemburg.
17 Nov 2025 - Der Tagesspiegel
Von Arne Richter und Patrick Reichardt
(dpa)
So viele Tore wie Nick Woltemade in einem Spiel hat Leroy Sané in der kompletten Ära von Bundestrainer Julian Nagelsmann nicht geschossen. Dafür führt der Offensivspieler von Galatasaray Istanbul vor dem großen WM-Showdown am Montag (20.45 Uhr/ZDF) gegen die Slowakei ein anderes internes Ranking an: Kein Nationalspieler polarisiert sportlich so wie Sané.
Spielt er, spielt er nicht? Wie viele Chancen bekommt er noch? Welche WM-Perspektive hat er? Hat er überhaupt die richtige Einstellung? Das Thema ist, auch durch Nagelsmann befeuert, seit Tagen omnipräsent – daran hat auch das holprige 2:0 in Luxemburg samt Sané-Assist nichts geändert.
„Auf Bewährung war er nicht da, sondern er ist da, um das Spiel zu entscheiden, mitzuentscheiden, das hat er gemacht“, kommentierte Nagelsmann Sanés Leistung. Gegen die Slowakei darf er wohl wieder ran. Karim Adeyemi ist keine Alternative.
Der langjährige Bayern-Profi war für die Partien im September und Oktober nicht nominiert worden. Überhaupt hat Sané in zwei Jahren Nagelsmann erst ein Tor beigesteuert – eine echte Stammplatz-Perspektive besitzt er angesichts der großen Konkurrenz mit Florian Wirtz und dem derzeit verletzten Jamal Musiala bei der WM in den USA, Kanada und Mexiko im kommenden Sommer kaum. Also stellt sich die Frage: Wie ist das Rätsel Sané für Nagelsmann zu lösen?
Das November-Fenster läuft bislang solide für den Offensivspieler. Sané hat in Luxemburg ordentlich gespielt, seine Kollegen zeigen sich auch von seiner Mentalität angetan. „Er arbeitet sehr hart, auch im Training – das, was ihr jetzt nicht sehen könnt. Das ist der Leroy, den wir brauchen“, sagte Aushilfskapitän Jonathan Tah.
Nagelsmann hatte zum Wochenstart mit markanten Aussagen für Aufsehen gesorgt. „Er weiß, dass es nicht mehr unzählige Chancen gibt, sich auf Nationalmannschaftsebene zu beweisen, zumindest unter meiner Führung“, hatte der 38-Jährige gesagt.
Für Sané ist das offenbar kein Problem. „Julian und ich haben eine sehr gute Verbindung. Wir sprechen offen und ehrlich miteinander. Wir haben in der letzten Zeit viel gesprochen. Ich weiß, was ich tun muss. Ich bin froh, dass ich ein Stück weit Vertrauen zurückzahlen konnte“, sagte Sané der ARD. Die WM stehe vor der Tür. „Das ist mein Ziel, dabei zu sein.“
Wo Sané ein Rätsel bleibt, ist Woltemade eine Lösung. Der 23Jährige, der sich mit drei Quali-Toren zur WM-Versicherung entwickelt hat, kann sicher für Amerika planen, sofern die sportliche Qualifikation gelingt. Woltemade kompensiert derzeit im Alleingang den enormen personellen Aderlass im Angriff nach Ausfällen von Kai Havertz, Tim Kleindienst und Niclas Füllkrug.
Ganz schön viel Druck für einen jungen Mann mit gerade einmal sieben Länderspielen. Oder? „Druck spüre ich ehrlicherweise nicht so. Ich habe sehr gutes Vertrauen in meine Fähigkeiten. Ich habe irgendwann mal aufgehört, alles zu lesen, und mache mir selbst keinen Druck. Schlussendlich hilft mir das am meisten“, sagte Woltemade.
2025 war ein Wahnsinnsjahr für Woltemade
Der Angreifer hat das Wahnsinnsjahr 2025 mit Stuttgarts Pokalsieg, U21-EM, dem Aufstieg ins Nationalteam und natürlich dem monatelangen Transfer-Wirbel samt Wechsel zu Premier-League-Klub Newcastle United selbst noch nicht richtig verarbeitet. Gelingt am Montag in Leipzig gegen die Slowakei der letzte Schritt zur WM-Qualifikation, hätte Woltemade am Amerika-Ticket großen Anteil.
„Es ist das größte Turnier der Welt. Es ist für jeden natürlich ein Traum, da irgendwann mitzukicken. Das wäre schon die Nummer eins“, sagte Woltemade auf die Frage, wo er eine erfolgreiche WMQualifikation bei all den Erfolgen der jüngeren Vergangenheit einsortieren würde.
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Portatori di speranza uniti nella gioia: Nick Woltemade (a sinistra)
e Leroy Sané festeggiano il secondo gol in Lussemburgo.
Woltemade e Sané in nazionale: improvvisamente indispensabili
17 novembre 2025 - Der Tagesspiegel
di Arne Richter e Patrick Reichardt (dpa)
Leroy Sané non ha mai segnato tanti gol in una partita quanti Nick Woltemade nell'intera èra di Julian Nagelsmann come Ct della nazionale tedesca. Tuttavia, l'ala del Galatasaray è in testa a un'altra classifica interna in vista della grande sfida di lunedì (ore 20:45/ZDF) contro la Slovacchia: nessun giocatore della nazionale polarizza l'attenzione sportiva quanto Sané.
Gioca o non gioca? Quante altre occasioni avrà? Quali sono le sue prospettive per i Mondiali? Ha l'atteggiamento giusto? L'argomento, alimentato anche dallo stesso Nagelsmann, è onnipresente da giorni e nemmeno il complicato 2-0 in Lussemburgo, con un assist (e mezzo, suo il passaggio a Ridle Baku per il secondo gol di Woltemade, ndr), di Sané, è riuscito a cambiare le cose.
“Non era lì in prova, ma era lì per decidere la partita, o per contribuire a deciderla, ed è quello che ha fatto”, ha commentato Nagelsmann sulla prestazione di Sané. Contro la Slovacchia potrà probabilmente giocare di nuovo. Karim Adeyemi non è un'alternativa.
Il veterano ex Bayern non è stato convocato per le partite di settembre e ottobre. In due anni con Nagelsmann, Sané ha segnato solo un gol e, vista la forte concorrenza di Florian Wirtz e Jamal Musiala, attualmente infortunato, difficilmente potrà contare su un posto da titolare ai Mondiali che si terranno la prossima estate negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. La domanda quindi è: come risolvere il dilemma Sané per Nagelsmann?
Finora la finestra di novembre sta andando bene per Sané. Ha giocato bene in Lussemburgo e anche i suoi compagni di squadra sono colpiti dalla sua mentalità. “Lavora molto duramente, anche in allenamento, cosa che voi (all'esterno, media e tifosi, ndr) non potete vedere. Questo è il Leroy di cui abbiamo bisogno”, ha detto il capitano ad interim (per l'infortunio di Joshua Kimmich, ndr) Jonathan Tah.
All'inizio della settimana Nagelsmann aveva fatto scalpore con alcune dichiarazioni significative. “Sa che non ci sono più infinite possibilità di mettersi alla prova a livello di nazionale, almeno sotto la mia guida”, aveva detto (di Sané) il 38enne Ct.
Per Sané questo non sembra però essere un problema. "Julian e io abbiamo un ottimo rapporto. Parliamo apertamente e onestamente tra di noi. Ultimamente abbiamo parlato molto. So cosa devo fare. Sono contento di aver potuto ripagare in parte la fiducia riposta in me“, ha dichiarato Sané all'emittente ARD. I Mondiali sono alle porte. ”Il mio obiettivo è esserci".
Se Sané rimane un enigma, Woltemade è una soluzione. Il 23enne, che con tre gol nelle qualificazioni si è assicurato un posto ai Mondiali, può già fare progetti per l'America, a patto che la qualificazione vada a buon fine. Woltemade sta compensando da solo l'enorme perdita di profondità in attacco dopo gli infortuni di Kai Havertz, Tim Kleindienst e Niclas Füllkrug.
Una pressione notevole per un giovane con appena sette presenze in nazionale. O no? “Onestamente non sento questa pressione. Ho molta fiducia nelle mie capacità. A un certo punto ho smesso di leggere tutto e non mi metto sotto pressione. Alla fine è questo che mi aiuta di più”, ha detto Woltemade.
Il 2025 è stato un anno pazzesco per Woltemade
L'attaccante non ha ancora elaborato appieno il fantastico 2025, con la vittoria della Coppa di Germania con lo Stoccarda, gli Europei Under 21, la promozione in Nazionale e, naturalmente, il trambusto durato mesi per il suo trasferimento al Newcastle United, club della Premier League. Se lunedì a Lipsia contro la Slovacchia riuscirà a compiere l'ultimo passo verso la qualificazione ai Mondiali, Woltemade avrà contribuito in modo determinante al biglietto per l'America.
“È il torneo più importante al mondo. È il sogno di tutti poterlo giocare, un giorno. Sarebbe il massimo”, ha detto Woltemade alla domanda su come classificherebbe una qualificazione ai Mondiali tra i suoi successi del recente passato.
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