HOOPS PORTRAITS - Walt "The Bell" Bellamy, per chi suona il Campana?


di CHRISTIAN GIORDANO

I big men che viaggiano a 20 punti e 13 rimbalzi di media sono una rarità, nella NBA di oggi. E uno con quelle cifre per un arco di tredici anni, sarebbe considerato fra i grandi di tutti i tempi. Eppure Walt Bellamy, le cui statistiche quelle sono, non è stato un All-NBA.

Ma la cronica sottovalutazione di Bellamy era in gran parte figlia della sua stessa epoca di giocatore. Bellamy irruppe nella Lega nel 1961, quando ad avere perennemente sotto chiave il ruolo di centro all'All-Star Game erano un paio di tipini di nome Bill Russell e Wilt Chamberlain. E il povero Bellamy era ancora in circolazione quando su quelle scene si presentò un certo Kareem Abdul-Jabbar. Allora ditelo.

L'unico riconoscimento che Bellamy fece in tempo a cogliere, fu Rookie of the Year 1962. Prima scelta al draft 1961, Bellamy, 2,09 per 112 kg, pareva già destinato a una franchigia di espansione, i Chicago Packers. Ma la matricola uscita da Indiana University aveva ricevuto anche una grossa offerta dalla squadra di Cleveland della neonata American Basketball League, prima di scegliere la lega già affermata.

Walt era considerato un talento della classe di Russell e Chamberlain e quella sua prima stagione a 31,6 punti di media parve confermare le attese. Certo non mancarono dei momenti di difficoltˆ, come la prima sera che si trovò davanti Chamberlain, da cui sub“ l'affronto di quattro stoppate consecutive. Ma quello era Wilt "the Stilt", e ci poteva stare. Nel suo primo faccia a faccia con Russell, Bellamy tenne invece botta, segnando 21 punti contro il signore della difesa NBA.

Il vero problema di Walt era la sua incapacità di avere continuità ai massimi livelli. Nei sei anni successivi la sua media realizzativa precipitò e poi aveva quell'aria quasi letargica, da eterno svampito che lo faceva sembrare uno non disposto a mettercela tutta per sfondare. "Non è così", protestava Bellamy. "Io ci provo. Credetemi. Ma certe volte si può anche non farcela".

Nelle sue prime quattro stagioni NBA Bellamy non scese mai sotto i 24 punti e i 14 rimbalzi di media. Ma la sua squadra, che intanto si era trasferita da Chicago a Baltimore cambiando anche il nome in Bullets, non ebbe mai un record vincente. Nel novembre 1965, sperando di aggiungere profondità al roster, Baltimore cedette Bellamy ai Knicks in cambio di Johnny Green, John Egan, Jim "Bad News" Barnes e contanti. La mossa fu però un boomerang per i Bullets, che andarono anche peggio la stagione seguente, mentre i Knicks, che al momento dell'affare erano messi altrettanto male, con "Bells" incominciarono a migliorare.

Con Bellamy nel mezzo, New York fece i playoff nei due anni successivi e compilò un record vincente per la prima volta dopo nove stagioni. Walt giocò bene in coppia con il giovane Willis Reed, che per fargli posto in quintetto era stato spostato all'ala, e così i Knicks si ritrovarono con due dei migliori rimbalzisti della lega. Ma il futuro di Reed era a centro area e quando fu il momento, nel dicembre 1968, i Knicks non ci pensarono due volte a rimpacchettare l'ex Bullet.

Questa volta la destinazione era Detroit e la contropartita l'ala Dave DeBusschere. Lo scambio permise a Reed di tornare al suo ruolo naturale di pivot, e ai Knicks di acquisire la vera ala di cui avevano un disperato bisogno. Non a caso lÕanno dopo New York vinse il suo primo titolo NBA.

Bellamy, poveretto, approdò ai derelitti Pistons, che con lui non migliorarono di una virgola. Nel 1970 altro giro, altra cessione: agli Atlanta Hawks, una squadra di mezzo gradino sopra. Nel 1974, dopo tredici anni di professionismo e solo tre campionati chiusi con un record vincente, "Big Bell" disse stop.

Ma forse la sua vera carriera era finita a New York. La cessione aveva costretto Walt a lasciare la miglior squadra in cui avesse mai giocato, ma gli aveva anche consentito di stabilire un singolare primato NBA: per motivi di calendario Bellamy era sceso in campo in 88 partite su... 82 di regular season, un record che mai sarà battuto. E uno dei pochi motivi per cui questo grande e sottovalutato centro verrà ricordato.


Walter (Walt) Jones Bellamy
Nato: 24 luglio 1939, New Bern (North Carolina); deceduto: 2 novembre 2013, College Park (Georgia)
Statura e peso: 2.09 per 112 kg
Ruolo: centro
High school: J.T, Barber (New Bern, North Carolina)
College: Indiana (1962-66), 20.6 PPG, 15.5 RPG
Carriera NBA: 1961-75
Squadre: Chicago Packers (1961-63)-Baltimore Bullets (1963-65), New York Knicks (1965-68), Detroit Pistons (1968-70), Atlanta Hawks (1970-74), New Orleans Jazz (1974-75)
Medie in carriera: 20.1 PPG, 13.7 RPG, 2.4 APG (regular season); 18.5 PPG, 14.8 RPG, 3 APG (playoff)
Riconoscimenti: eletto nella Hall of Fame (1993), Rookie of the Year (1962), 1 oro olimpico (1960); 4 volte All-Star

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