HOOPS MEMORIES - Cincy, back-to-back senza Oscar


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di CHRISTIAN GIORDANO ©
Rainbow Sports Books ©

Nel biennio 1959-60 Oscar Robertson era stato il miglior giocatore d’America e Cincinnati veniva considerata la squadra più forte in assoluto, ma aveva sempre perso la semifinale NCAA con la sua bestia nera: California. Andato via “Big O”, nel 1961, non molti erano disposti a credere che quei Bearcats sarebbero potuti arrivare in fondo. I favori del pronostico erano tutti per la rivale statale Ohio State, che aveva superato California nella finale del 1960 e che poteva ancora contare sulle stelle Jerry Lucas, John Havlicek e Larry Siegfried.

I Buckeyes di Ohio State marciarono imbattuti per tutta la stagione 1960-61 e furono una delle squadre più prolifiche nella storia dell’ateneo. Ma Cincinnati, guidata dal fortissimo frontcourt formato da Paul Hogue, Tom Thacker e Bob Wiesenhahn, compilò un record di 27-3. I Bearcats avevano modificato il proprio modo di giocare, rallentando il ritmo in attacco e inasprendo la difesa, una miscela, questa, che li fece approdare dritti dritti alle finali NCAA, e proprio contro Ohio State.

I Buckeyes venivano da una striscia di 34 successi e perciò erano i grandi favoriti. Ma Cincinnati giocò una gara quasi perfetta. In difesa tenne gli avversari ad appena 50 tiri e in attacco ebbe solo 3 palle perse. Verso la fine dell’incontro Cincinnati era avanti di 2, ma a 56’’ dal termine Ohio State pareggiò con un layup in entrata di Bobby Knight (l’unico canestro del Generale, il leggendario coach di Indiana University).

Le due squadre andarono al supplementare sul 61-61. Poi Cincinnati assunse il comando e nel periodo aggiuntivo, superando Ohio State con un parziale di 9-4, vinse la gara, 70-65, e il titolo nazionale. Ma Lucas (27 punti) e compagni avrebbero potuto rifarsi l’anno seguente.

Nel 1962, i campioni in carica di Cincinnati incontrarono in finale di nuovo i Buckeyes ancora una volta primi classificati. Entrambe le squadre avevano perduto un paio di giocatori che si erano laureati, ma i Bearcats avevano sempre Hogue e Thacker, e Ohio State Lucas e Havlicek, e tutte e due le squadre schieravano ancora tre titolari delle formazioni finaliste l’anno precedente. 

Cincinnati voleva dimostrare che la splendida annata del 1961 non era stato un caso fortuito, e ripeté la prestazione difensiva che tanto l’aveva aiutata in quell’occasione. Lucas era claudicante per via di un infortunio al ginocchio patito in semifinale, così Hogue ne approfittò per raggranellare un game-high di 22 punti e 19 rimbalzi. Lucas, di punti, riuscì a farne solo 11 e i Buckeyes vennero subito estromessi dalla partita. Cincinnati era avanti di 8 all’intervallo, poi non rischiò più nulla. Punteggio finale: Cincinnati 71, Ohio State 59.

Le vittorie di Cincinnati su Ohio State sono state l’unico caso in cui squadre dello stesso Stato si sono incontrate in due finali NCAA consecutive. Sorpresa delle sorprese, la squadra che aveva perso il suo fuoriclasse, Oscar Robertson, era riuscita a battere quella dei grandi nomi che pure avevano già vinto un titolo nazionale. Potenza del basket.

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